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Vittorio Amadeo Cigna-Santi
Mitridate, rè di Ponto

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  • ATTO PRIMO
    • Scena tredicesima. Mitridate, guardie reali ed esercito schierato
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Scena tredicesima. Mitridate, guardie reali ed esercito schierato

 

Recitativo accompagnato

Mitridate
Respira alfin, respira, o cor di Mitridate. Il più crudele de'tuoi timori ecco svanì. Quel figlio si caro a te fido ritrovi, e in lui non vedrai costretto a punire un rival troppo diletto. M'offenda pur Farnace: egli non offre al mio furor geloso che un odiato figlio a me nemico a de'Romani ammiratore antico. Ah se ma l'ama Aspasia, se un afetto ei mi toglie a me dovuto, non speri traditor da me perdono: per lui mi scordo già che padre io sono.

No. 10 Aria

Quel ribelle e quell'ingrato
vuò che al piè mi cada esangue,
e saprò nel empio sangue
più d'un fallo vendicar.

 




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