Mitridate
Sedete, o Prenci, e m'ascoltate. [siedono Sifare e Farnace]
E troppo noto a voi Mitridate, per creder, ch'egli
possa in ozio vile passar più giorni ed aspettar, che venga qui di nuovo a
cercarlo il ferro ostile. Il terribile acciaro, riprendo, o figli.
E da quest'erme arene cinto
d'armi, e di gloria l'onor m'affretto a vendicar del soglio, ma non già su
Pompeo, sul Campidoglio.
Sifare
Sul Campidoglio?
Farnace
- Oh van consiglio!-
Mitridate
Ah forse cinta da inaccessibili difese Roma credete, o
vi spaventa il lungo disastroso sentiero? All'Asia non manchi un Mitridate, ed
essa il trovi, Farnace, in
te. Sposo ad Ismene i regni difendi, e i doni suoi:
passa l'Eufrate, combatti, e la sua sette colli ov'io
eretto avrò felicemente il trono di tue vittorie a me poi giunga il suono.
Farnace
Ahi qual nemico nume si forsennata impresa può
dettarti , o Signor?Ma quanta de'tuoi regni parte
illesa riman! Questa piuttosto sia tua cura a serbar.
Se t'allontani , chi fido resterà? Chi
m'assicura del volubile Parto e come...
Sifare
È giusto che là donde le offese vengono a noi, della vendetta il peso vada a cader. Solo ti piaccia a men
canuta etade affidarne la cura, e mentre in Asia la
viltà di Farnace ti costringe a restar, cedi l'onore di trionfar sul tebro
al mio valore.
Farnace
Vana speranza.A Roma siamo
indarno nemici. Al tempo, o padre, con prudenza si serva, e se ti piace, si
accetti, il dirò pur, l'offerta pace.
Mitridate
- Brami, Ismene di più? L'empio già quasi da se stesso si scopre.- E chi di
questa è il lieto apportator?
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