Recitativo
Sifare
E crerderai, Signor...
Mitridate
Saprò fra poco, quanto creder degg'io. Collà in disparte ad Aspasia, che viene,
celati e taci. Violato il cenno, ambi vi renderà a degni di morte. Udisti?
Sifare
Udii. - Deh non tradirmi, o sorte.- [si nasconde dietro al padiglione).
Mitridate
Ecco, lìngrata. Ah seco
l'arte s'adopri, e dal suo labbro il vero con l'inganno si tragga. Alfin, Regina, torno in me stesso, e con rossor ravviso, che il volerti mia sposa al mio stato, ed
al tuo troppo disdice. Grave d'anni, infelice, fuggitivo e rammingo
io più non sono che un ogetto funesto, e tu saresti,
congiunta a Mitridate, sventurata per sempre. Ingiusto
meno egli sia teco, e quando guerra e morte parte a
cercar, con miglior consiglio per isposo ad Aspasia
offra un suo figlio.
Sifare
- Che intesi!-
Aspasia
- Oh ciel!-
Mitridate
Non è Farnace: Invano vorresti unirti a quell'indegno e questa destra,
che tanto amai per mio tormento, solo a Sifare io
cedo.
Sifare
- Oh tradimento!-
Aspasia
Eh lascia di più affliggermi, o Sire. A Mitridate so, che fui destinata, e so ch'entrambi siamo in questo momento all'ara attesi. Vieni.
Mitridate
Lo veggo. Aspasia: a mio
dispetto vuoi serbar per Farnace tutti gli affetti
del cuore ingrato. E già l'odio, il disprezzo passò
dal padre al figlio sventurato.
Aspasia
Io sprezzarlo , oh Signor?
Mitridate
Più non m'oppongo. La vergognosa fiamma siegui
a nutrir; e mentre illustre morte in qualche del mondo angolo estremo vo' col figlio a cercar, col tuo Farnace
tu qui servi ai Romani. Andiamo , io voglio di
tanti tuoi rifiuti vendicarmi sul campo con darti io stesso in braccio a un vil ribelle.
Sifare
- Ah, seguisse a tacer, barbare stelle!-
Aspasia
Pria morirò.
Mitridate
Tu fingi invano.
Aspasia
Io, Sire? Mal mi conosci e poiché alfin non credo , che ingannarmi tu voglia...
Sifare
- Oh incauta!-
Aspasia
Apprendi, che per Farnace mai non s'accese il mio
cor, che prima ancora di meritar l 'onor d'un regio
sguardo quel tuo figlio fedel, quello che tanto perché
simile al padre, e a te diletto...
Marzio
L'amasti? Ed ei t'amava?
Aspasia
Ah fu l'affetto reciproco, o Signor... Ma che? Nel
volto ti cangi di color?
Mitridate
Sifare
Aspasia
- Oh Dio! Sifare è qui? -
Sifare
[facendosi avanti]
Tutto è perduto.
Aspasia
[a Mitridate]
Io dunque fu tradita, o crudel?
Mitridate
Io solo son finora il tradito. Voi nella reggia,
indegni, fra breve attendo. Ivi la mia vendetta render
pria di partir saprò famosa colla strage de'figli e della sposa.
No. 17 Aria
Già pietà mi spoglio
anime ingrate, il seno:
per voi già sciolgo il freno,
perfidi al mio furor.
Padre ed amante offeso
voglio vendetta, e voglio
che opprima entrambi il peso
del giusto mio rigor.
[parte]
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