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Giambattista Varesco L'oca del Cairo IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA QUINDICESIMA
Veduta antecedente della rocca. Calandrino
e Biondello con falegnami, che portano
la legna per il ponte, poi Celidora,
e Lavinia salite per mezzo di una scala
a mano sopra le mura indi Chichibio
e Auretta, alla fine Don Pippo con guardie
della rocca.
CALANDRINO:
Su via, putti, presto, presto!
Impiantate cavalletti,
E le travi
Colle chiavi
Rassodatele a dover!
BIONDELLO:
Capomastro, siate lesto,
Solo un'asse vi s'assetti
Senza chiassi,
Purch'io passi
Senz'avervi da cader.
LAVINA:
Corri, corri, Celidora!
Qui si suda, e si lavora,
Per la nostra libertà.
CELIDORA:
Bravi, bravi, allegramente!
Già vi manca poco o niente,
E contento ognun sarà.
CELIDORA, LAVINA, BIONDELLO,
CALANDRINO:
A quel vecchio maledetto,
Mostreremo i fichi freschi;
E quel conte Lionetto
Con gran naso resterà.
Ce la godremo
Poi questa sera,
E rideremo
In verità.
CELIDORA, LAVINA:
Ma se il Marchese
Ci arriva addosso?
TUTTI:
A nostre spese
Si riderà!
AURETTA:
(frettolosa):
Miei signori, oh guai!
CELIDORA, LAVINA, BIONDELLO,
CALANDRINO:
Cosa dici?
Che mai fu?
AURETTA, CHICHIBIO:
Il padrone è già sortito,
Il Marchese non c'è più.
CALANDRINO:
Sarà forse andato in fiera
A comprare qualche cosa
Per Lavina sua sposa,
Qui venir non penserà.
CELIDORA, LAVINA, BIONDELLO,
CALANDRINO:
Ma, se pur venirci pensa,
Poiché il diavol non fa festa,
Io scommetto la mia testa
Ch'ognun mal la passerà.
CHICHIBIO:
Andiam spiando
Auretta mia
Per ogni via
Della città.
AURETTA:
Andiam. Se a caso
Qui 'l caccia il vento
In un momento
Saremo qua.
(Auretta e Chichibio
partono, poi ritornano.)
DON PIPPO
(da sé, di lontano):
Corpo di Satanasso!
Cosa vuol dir quel chiasso?
Che diavol si lavora?
Che gente è quella lì?
CELIDORA, LAVINA, BIONDELLO,
CALANDRINO
(sottovoce):
Ma il ponte non va avanti,
Pur gl'uomini son tanti,
Travaglian più d'un ora.
Che gente è questa qui?
DON PIPPO
(verso la porta della rocca):
Fuora, guardie della rocca,
Collo spiedo, e colla rocca,
Ite meco, e quei bricconi
Siate preste ad arrestar.
CELIDORA, LAVINA, AURETTA,
CHICHIBIO, BIONDELLO, CALANDRINO:
Viene la guardia!
Ah, siam traditi!
Siamo spediti,
Ahimè, ahimè!
(Auretta e Chichibio corrono.)
TUTTI con DON PIPPO:
Non c'è più tempo,
Non c'è ragione,
Andar prigione
Convien affé !
DON PIPPO:
Io sono offeso!
La mia Eccellenza
La prepotenza
Soffrir non de'!
(Alle ragazze):
E voi pettegole,
La pagherete,
V'accorgerete
Dopo il suppé!
LAVINA:
Io cercavo il cardellino,
Che di gabbia mi fuggì.
CELIDORA:
Ascoltavo un canarino,
Il cui canto mi rapì.
DON PIPPO:
Voi tacete, siete pazze,
Questa è tutta falsità!
TUTTI escluso DON PIPPO:
Non han colpa le ragazze,
Tu sei pazzo già si sa.
DON PIPPO:
Su via, guardie, li prendete,
In prigion il conducete,
Ed ognun si pentirà.
TUTTI escluso DON PIPPO:
Se voi guardie vi movete,
Il bastone proverete,
Ed ognun si pentirà.
DON PIPPO:
Aito, all'armi, o miei soldati!
Orsù via! Venite a' fatti,
Si vedrà chi vincerà.
TUTTI escluso DON PIPPO:
Resteranno minchionati,
A restar saremmo matti,
Si vedrà chi vincerà.
(Scappano tutti via e le guardie con
Don Pippo gli corrono dietro.)