Giambattista Varesco L'oca del Cairo IntraText CT - Lettura del testo
SCENA PRIMA Camerone nel palazzo del Marchese comune a tutta la servitù, con varie porte, per cui s'entra nelle anticamere. Vi si vedono tavole, sedie, panche, livree, vesti di camera, ed altri vestiti appiccati alla muraglia. Chichibio, Auretta, servitori, e serve, con altrettanti perrucchiere, da' quali si fanno tutti acconciare il capo all'ultima moda, e cantano il seguente: CORO
SCENA PRIMA Camerone nel palazzo del Marchese comune
a tutta la servitù, con varie porte, per cui
s'entra nelle anticamere. Vi si vedono tavole,
sedie, panche, livree, vesti di camera, ed altri
vestiti appiccati alla muraglia. Chichibio,
Auretta, servitori, e serve, con altrettanti
perrucchiere, da' quali si fanno tutti acconciare
il capo all'ultima moda, e cantano il seguente:
CORO:
Gran cuccagna, gran bagordi.
Fuora, fuora ventri ingordi;
Oggi s'ha ad empir il sacco
Ché la reggia è qui di Bacco,
Del tripudio, e del piacer.
PARTE DEL CORO:
Al sposino, al buon vecchietto
Scaldi Amor il freddo petto.
Mai d'amici provi inopia,
Goda in pace il cornucopia,
Noi godrem del suo goder. (Finito il Coro, Chichibio, ed ognuno
de' domestici paga, e licenzia il suo
perrucchiere. Tutti parton fuorché
Auretta, ch'è l'ultima ad esser pettinata,
e Chichibio, che passeggiando in
disparte osserva, ed ascolta il tutto.)
AURETTA:
Sempre la più gentile, e la più bella
È l'ultima servita: Ora vediamo. (Si guarda nello specchio) Sì, son contenta, eccovi un mezzo scudo.
PERRUCCHIERE:
Illustrissima...
AURETTA (ridendo): A me?
Perché non Eccellenza?
PERRUCCHIERE:
Eccellenza, se vuol, giacch'è la moda
Perdoni...
AURETTA:
È forse poco?
PERRUCCHIERE: (timido) Non già, vorrei sol dire...
Che servii per amor, che per lei moro.
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