SCENA SECONDA Calzolaio, Auretta; Chichibio in disparte.
CALZOLAIO:
Ecco le scarpettine.
AURETTA:
Ahimè!
CALZOLAIO:
Che dice?
AURETTA:
Mi paion strette.
CALZOLAIO:
Ho meco la misura
E se un tantin vi manca, il feci appunto
Perché disse, che suol calzare stretto
Questo non è difetto: già la pelle
Si lascia ben presto.
AURETTA:
E ver. Or dite:
Quanto vi devo?
CALZOLAIO:
Nulla mia Signora;
Mi meraviglio.
AURETTA:
No, ditemi pure.
CALZOLAIO:
Giacché saper lo brama,
Scusi chi pena, ed ama:
Ardo per lei d'amor,
Bastami un picciol nicchio in quel bel core.
AURETTA:
Non solo un picciol nicchio, ma un nicchione.
Io vi ringrazio. (Da se') (O quanto sei minchione!) (Il Calzolaio parte allegro). -
CHICHIBIO (da sé) Oh maledetta! il fegato, la milza
Arder mi sento.. . eccone un'altro.
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License