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Matteo Bandello
Fragmenti de le rime

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CXVII

 

A che t'affliggi, e piangi il partir mio,

s'io son volata nel celeste coro

ed ivi stommi in mezzo di coloro

cui vita è sempre contemplar Iddio?

Non ti sovvien che quando l'alma uscío

del carcer suo, ch'allor ti dissi: i' moro

lieta, signor, ed emmi gran ristoro,

che qui ti veggio lagrimoso e pio.

Però se m'ami, come dimostravi

mentr'era in terra, non t'affligger tanto,

per non mostrar che 'l mio gioir ti gravi.

Ché se potesse in questo luogo santo

doglia turbar dolcezze soavi:

i' che farei al suon del tuo gran pianto?

 




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