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CXL
Quando
sará ch'Amore
tempri
quel fier martíre
che
vede ognor soffrire
al mio
distrutto core?
Ché,
se l'aspro dolore
non tempra,
o fa finire,
i' non
potrò patire
tanto
soverchio ardore.
Lasso!
che Amor non ode
ciò
ch'io gli parli, o dica,
né piú
di me gli cale:
ché
in gli occhi a mia nemica
egli
s'alberga, e gode,
e ride
del mio male.
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