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Matteo Bandello
Fragmenti de le rime

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CLXXI

 

Per non vedermi mille volte l'ora

morendo non morir, i' son fuggito

dal fiero albergo d'onde è giá partito

chi aborre il vizio e la virtute onora:

e 'n ripa al Lambro, come vien l'aurora,

m'assido, e meco il cor a star invito,

ch'altrove alberga, e 'l fresco e erboso sito

coi piedi calco, di sospetto fôra.

Ché qui non freme Marte, n'Orïone

vibra la spada, n'a me di me cale,

e men di quanto il mondo dona altrui.

Questo sol bramo: che mai sempre tale,

Attellan mio, tu resti, e chi dispone

del preso cor da che legato fui.

 




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