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Matteo Bandello
Fragmenti de le rime

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CLXXXV

 

Dunque qual cera al fuoco

l'alta mia spene consumar si vede,

e vano è il desiar d'aver mercede?

Divengan tutti i miei pensier di ghiaccio

e vada ogni desir qual polve al vento,

grato il mio servir mai veggia farsi,

in bel luogo ed alto il cor i' sento

e con stretto nodo quell'allaccio,

che non potrá per modo alcun slegarsi.

Il fuoco mai scemarsi

giá non vedrassi, perché la mia fede

e l'altre tutte, e poi se stessa, eccede.

 




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