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Matteo Bandello
Fragmenti de le rime

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XXV

 

Non sa che cosa sia

gioir perfettamente, chi non mira

com'i vostri occhi Amor, o Donna, gira.

Ché 'n mezzo a quell'altiera e santa luce

piena di casto amor e di virtute,

Amor ridendo spazia;

e seco un certo non so che riluce,

che non si può narrar, ma a noi salute

apporta ognor e grazia:

né mai si vede sazia

umana vista, mentre in voi si mira,

ove s'abbassa ogn'alto orgoglio ed ira.

Ma chi potrá giammai mirarvi fiso,

quand'Amor regge il dolce nero e 'l bianco

di que' begli occhi vostri?

Al discoprir del novo paradiso,

occhio mortal convien ch'infermo e stanco,

Donna gentil, si mostri:

perch'ivi vuol che giostri

quanto di grazia il ciel in terra spira,

ond'a sé l'alme fòr de' corpi tira.

Ed io che sento il caldo de' bei rai,

senza il cui fuoco Amor non fôra Amore,

dico pur meco sempre:

Quest'è colei, che gli amorosi guai

e 'l saggio maneggiar e 'l vago errore

tempra in dolci tempre,

che forza è al fin si stempre

chi senza lei salir al ciel aspira,

o chi per altra fra mortai sospira.

 




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