Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Matteo Bandello
Fragmenti de le rime

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

XXXVIII

 

Qual sia 'l mio stato non cercate udire,

Virbia gentil, che tropp'è acerbo e crudo,

e tal, ch'a un petto di pietate ignudo

nascer pietá faria del mio martíre.

Amo chi me non ama, e 'l mio languire

disprezza e quanta pena in petto chiudo;

e 'l fuoco ov'io sí spesso tremo e sudo,

punto non cura, né mi vuol gradire.

Ride ella sempre, e sa lo strazio mio,

ma cosí poco del mio mal le cale,

che finge non veder ciò ch'ella vede.

In questo stato sono, Virbia, e male

posso salvarmi. Ahi! duro caso e rio,

ch'indi ritrar non so, né voglio, il piede.

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License