Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Matteo Bandello
Fragmenti de le rime

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

XLVI

 

Non è martír ugual al mio martíre,

che d'estremo dolor mi spolpa e accora,

e sí m'avviva ancor e mi colora

che non v'è gioia a par del mio languire.

Ma non lo voglio al mondo discoprire,

perché di lui non venga l'ultim'ora,

poiché capace alcun mortal non fôra

senza morir lo stato mio sentire.

Ché quella ond'io men moro e vivo, è tale

di bellezza, costumi e leggiadria,

che donna a lei non vede il sol eguale.

Onde ciascun beato mi diria,

lodando la cagion del mio gran male,

ma percosso d'invidia ne morria.

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License