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Matteo Bandello
Fragmenti de le rime

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LXX

 

I' che fui solo 'l tutto, cui tra tanti

Roma trionfo fu, Roma matrigna

al padre della patria aspra e maligna,

che 'l riso mi cangiò in doglia e pianti,

Cesar qui sono, cui da quattro canti

del mondo, il mondo, che dal ben traligna,

tremante s'inchinò: con sí benigna

man fur da me li miei nemici affranti.

A me piú nocque assai la mia pietate,

che ne' campi il nemico armato e atroce:

ciò che forza non puote, inganno face.

Gli empii e ferali spirti dispogliate,

crudi omicidi: a Cesar non si noce,

ma Roma seco cade, e 'n terra giace.

 




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