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Matteo Bandello Fragmenti de le rime IntraText CT - Lettura del testo |
LXXVI
Quell'indole superba, e 'l sacro seme
ch'anticamente il Re del ciel spargea
in l'alta stirpe del famoso Enea,
lasso! ch'eterna notte adugge e preme.
Allor unito si vedeva insieme
valor, ingegno, e quanto porge Astrea,
ed eroi Roma al mondo producea
degni di fama eterna e lode estreme:
era di tutti allor un sol desire
con pensier maschi cose far divine,
e dopo morte in terra lasciar fama.
Or ad altro non par che piú s'inchine
Roma giá Roma, che l'ozio seguire,
e gir u' l'appetito ognor la chiama.