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Matteo Bandello Fragmenti de le rime IntraText CT - Lettura del testo |
LXXXII
È questo il glorïoso, sacro e altiero
venerando sepolcro di Marone,
gloria di Cirra e pompa d'Elicone,
che tra poeti fu il poeta vero?
Ebb'egli sulle Muse quell'impero
ch'al poetar eccelso ogn'uom dispone,
e tal che mai non ebbe paragone:
sí fu sublime, dotto, dolce e intero.
O fortunato sovr'ogni altro, monte
che giá sentisti la divina tromba
cantante Enea con suon sonoro e sacro.
E tu fra l'altre piú lodata tomba,
l'alte cui lodi son famose e conte,
quest'edra e quest'alloro i' ti consacro.