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Matteo Bandello Fragmenti de le rime IntraText CT - Lettura del testo |
CXIV
Corre la notte cinta il viso adorno
d'aurate stelle, ed a ciascun quïete
apporta dolcemente, tal che quete
riposan le genti egre a me d'intorno.
Sol io mi doglio e sento d'ognintorno
silentia, ch'ella sol le mie segrete,
acerbe pene ascolta, e mansüete
mi porge orecchie, finché viene il giorno.
Quanto ti debbo, cara notte e amica
che sí pietosa i miei martíri ascolti
con l'interrotte voci in duro pianto?
Sonniferi papauri a l'ombra colti
ti spargo in premio de la tua fatica,
e le tue lodi riverente i' canto.