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Matteo Bandello
Fragmenti de le rime

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XIII

 

S'io vuo' di te cantar, o Diva, s'io

de le tue grazie il campo mieter voglio,

se smeraldi, rubini e perle accoglio,

e qualche cosa dir di lor disío;

fra quante fòr ne sceglie il canto mio,

quando fra mille e mille una ci toglio,

piú bella lode in te trovar non soglio

che Madre dirti del Figliuol di Dio.

Quest'una grazia, questo don ti leva

sovra ogni cosa; ché farti maggiore

non puote Iddio, se Dio non ti faceva.

Madre dunque di Dio, per tant'onore,

porgi soccorso a noi, che qui per Eva

l'altrui piangiamo, e insieme il nostro errore.

 




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