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Matteo Bandello Fragmenti de le rime IntraText CT - Lettura del testo |
XV
Non sparge quinci e quindi l'Apennino,
pagando a l'uno e a l'altro mar il fio,
fonte, né fiume: né da l'Alpi rio
casca nel pian lombardo lor vicino,
ch'aguagli il dotto fiume e cristallino
del Mencio fortunato, ov'apparío
l'alta beltá che tanto m'infollío,
che riverente ognor il cor l'inchino.
Queste le belle sono e lucide acque
u' Virgilio le Muse pria lavaro,
quand'ei fanciullo nella culla giacque.
Né, per quel, tanto al ciel giammai s'alzaro
quant'oggi s'alzan per costei che nacque
di grazia e di beltate esempio raro.