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Matteo Bandello
Novelle

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
abbar-cardo | care-disce | disco-guerr | gugli-nemic | neri-regal | regia-sparg | spars-zuffa

                                                                    grassetto = Testo principale
     Parte,  Novella                                                grigio = Testo di commento
1 1, IV | per meglio irretirlo e abbarbagliarlo. Egli, che piú non aveva 2 1, II | momento alza chi era basso e abbassa chi in alto si trovava, 3 1, II | questo li pareva non poco abbassarsi, perciò che grave incarco 4 1, III | nostre proprie; ché se noi ci abbigliamo cosí a la carlona, senza 5 1, III | vedete alcuna altra ben abbigliata, ancor che non sia bella, 6 1, V | ritroso, io di vergogna abbisserei. Ma questa difficultá ho 7 1, VI | altri diffetti che in lui abbondavano, questo fra gli altri era 8 1, V | altramente rispondergli, abbracciò e basciò lui molto amorosamente 9 1, II | liberalitá in cosí vile ed abietta persona ricevesse maggior 10 1, II | lascierá tornare fin ne l'abisso. E chi di queste varietá 11 1, III | una sua sorella, la qual abitava appresso a la casa di questa 12 1, IPre | accidenti che a la giornata accadeno, cosí de le cose d'amore 13 1, IV | Ardizzino, e in ogni luogo ove accadeva che de la signora Bianca 14 1, IV | ammazzare, anzi l'aveva accarezzato, e mangiato alcune volte 15 1, V | egli s'è lasciato tanto accecare, io ti vo' dir ciò che tacciuto 16 1, V | mezzanamente cominciò ad accendersi. Tuttavia, sapendo che egli 17 1, I | bella giovane posto avea, l'accendeva, ardeva e consumava, che 18 1, II | ora mi sovviene. – Il re accennò che si levasse in piedi 19 1, I | fieramente tantosto di lei s'accese, e senza pensare a la fede 20 1, II | in disgrazia tua, non l'accettarei, e in tutto vinto mi chiamo. 21 1, III | lui volesse aver pietá ed accettarlo per servidore, molte altre 22 1, I | potevano repudiando la giá accettata sposa, vinto dal desiderio 23 1, II | senza appellazione alcuna accettato. Ben poteva il re, pronunziata 24 1, II | riverentemente la vita in dono accetto, che quando io credessi 25 1, II | quale fu con assai allegra accoglienza raccolto. Né guari dopo 26 1, IPre | Camilla Scarampa, quanto accomodatamente disputaste de l'ufficio 27 1, IPre | che si fece, assai, con accomodate parole quella lodando, disse, 28 1, II | re con solennissima pompa accompagnar la figliuola a l'albergo 29 1, II | il valore del giovine l'accompagnò. Il re, che sagacissimo 30 1, V | con lui, bene e tanto acconciamente a quello l'amor di Bindoccia 31 1, II | attendeva che quello fosse acconcio per rimontare, Ma come vide 32 1, V | E cosí essendo tutti accordati, il rimanente de la notte 33 1, III | dopo alcuni contrasti vi s'accordò, e levatosi da sedere e 34 1, II | simil passo giunto. Del che accorgendosi il senescalco e veggendo 35 1, III | bene, che nessuno di lui accorger si poteva, e comandògli 36 1, V | aveva al pennello, non se ne accorgesse. Ora parendo a lei che il 37 1, IIIPre| piú e molto avveduti ed accorti. A questi tali poi, se per 38 1, II | lei scherzando, ella che accortissima era e sagace, lo messe in 39 1, V | se ne essendo Angravalle accorto; e per spiare ciò che far 40 1, V | letto, non troppo perciò accostandosi al marito, per tema ch'aveva 41 1, V | ammorbata, che tu temi tanto d'accostarmiti e di non mi toccare? Adunque 42 1, III | in camera le due donne e accostatesi al letto gli disse la sorella: – 43 1, IPre | per insegnar altrui, né accrescer ornamento a la lingua volgare, 44 1, II | acquistata grazia mantenere ed accrescere? Sapete bene esser divolgato 45 1, III | movimento pareva in lei accrescesse un certo non so che, con 46 1, II | moglie e a le figliuole accresciute le doti, e a' suoi parenti 47 1, IPre | bellezza maggior grazia accrescono, io nondimeno me ne tengo 48 1, Int | comandamenti de la sempre acerba ed onorata memoria, la vertuosa 49 1, II | peccati che le nostre leggi acerbamente puniscano, il peccato de 50 1, V | avesse flusso di corpo e acerbi dolori patisse. Si levò 51 1, II | ingratitudine è pur quello che acerbissimamente è vendicato. Or via, dimmi, 52 1, II | mandarli: cosa in vero degna d'acerbissimo castigo. Il perché egli 53 1, VPre | signore il signor~Francesco Acquaviva marchese di Betonto~ ~Nel 54 1, IVPre | che nascono gettano a l'acque. Che dirò io? se l'uomo 55 1, III | in modo alcuno si volesse acquetare. E cosí dirottamente piangendo 56 1, II | arte e con qual medicina acqueterai? Veramente senza il proprio 57 1, II | da quelli stessi che in acquistarla s'erano ne l'armi onoratamente 58 1, II | acquistate conservare, che acquistarle. Altri in contrario contendono, 59 1, II | riputazione si mantenga e possa l'acquistata grazia mantenere ed accrescere? 60 1, II | esser minor vertú le cose acquistate conservare, che acquistarle. 61 1, II | battaglie valorosamente acquistati, era tenuto per tutto l' 62 1, II | ciò che la desiata grazia acquisti? Non veggiamo noi molti 63 1, IPre | volgari comporre, e quanto acutamente faceste chiari i dubii che 64 1, IPre | sempre da piú, conoscendo l'acutezza del vostro ingegno, la erudizione, 65 1, II | non so come gli invidiosi acuti morsi potrai giá mai fuggire. 66 1, IPre | papa Lione contra voi non s'addirasse. E cosí mi commetteste che 67 1, II | teneva tuttavia gli occhi addosso ad Ariabarzane, meravigliandosi 68 1, IV | sceleratezza pareva nulla, averebbe addutti i suoi disordinati e disonestissimi 69 1, III | vagheggiata, e spesso per meglio adescar gli amanti fingeva voler 70 1, IV | d'averlo di tal maniera adescato che di lui a modo suo potesse 71 1, IV | vista, e quanto poteva piú l'adescava, per meglio irretirlo e 72 1, I | esso loro senza fine si adirarono gli Uberti a quelli per 73 1, II | che il re fuor di misura s'adirava, deveva la cagione de la 74 1, II | velo che spesso ad altrui adombra con tanta oscuritá gli occhi, 75 1, II | via. Mai non cesserá di adoperarsi contra di me fin che non 76 1, III | ciò sia cosa che egli non adoprarebbe ferro. Ella a modo alcuno 77 1, II | di panni razzi e d'altri adornamenti, come è di costume simil 78 1, II | costume simil palchi reali adornarsi. Quivi a suon di trombe 79 1, V | modi e gentilissimi costumi adornato, di lui non mezzanamente 80 1, III | Vinci il luogo mirabilmente adornavano. In questo mezzo aveva madonna 81 1, II | signore, e stimolato dagli adulatori che a questo erano stati 82 1, V | costantemente mi affermi esser l'adultero che a lei venisse, non so 83 1, V | giunto in camera tanto era affannato, per la còlera che lo 84 1, V | liberamente i gravi e noiosi miei affanni senza tema alcuna discoprirti. 85 1, VI | sugli occhi che si volesse affaticar per far che il marito s' 86 1, II | erano ne l'armi onoratamente affaticati e v'avevano il proprio sangue 87 1, II | aguagliare, ma ben mi sono affaticato di far che voi, anzi che 88 1, VI | conoscendo che indarno s'affaticava, mandò al duca Francesco 89 1, II | che tuo signor sono, ma t'affatichi di voler con l'opere tue 90 1, V | appetito discoprirgli, ed affermargli che io ardentissimamente 91 1, V | che cosí costantemente mi affermi esser l'adultero che a lei 92 1, Int | sono state da me scritte: affermo bene che per giovar altrui 93 1, II | artigli quella nel collo afferrò e dal busto gli spiccò la 94 1, I | nemico e dispregiator de l'affinitá loro lavare. Vi furono alcuni 95 1, II | si dilungarono, e di modo affrettarono il corso, che il re seco 96 1, II | Tutti gli altri vizii molto agevolmente e con poca fatica in chi 97 1, II | cosí ti sodisfá, tanto t'aggrada ed in tal modo ti piace, 98 1, I | gli altri pareva che le aggradasse piú messer Buondelmonte 99 1, II | che dicesse ciò che gli aggradava. Egli levato suso e ne la 100 1, II | piú arrenghi, come piú gli aggradirá. Dicovi adunque che fu nel 101 1, IV | assai bella, ma tanto viva e aggraziata che non poteva esser piú. 102 1, II | perché s'era voluto agguagliar al re, anzi avanzarlo, ed 103 1, II | volesse ne l'opere di cortesia agguagliarsi, ma ch'egli cercasse con 104 1, VI | militari senza dubio da esser agguagliato a qualunque eccellente ed 105 1, IVPre | alcuno di sangue non se gli agguagliava, tratto solamente da la 106 1, IV | ove condusse una buona ed agiata casa, menando una vita troppo 107 1, I | subito dopo pranso, e piú agiatamente parlaremo insieme. – Rimase 108 1, II | dal volubil vento donnesco agitata. Vedrai altresí ne le corti 109 1, IVPre | Attendulo e de la signora Agnese da Correggio, signori di 110 1, IV | suo stato ne la valle d'Agosta, e v'ha molte castella con 111 1, II | ufficio levato, trascorse con agre rampogne a lamentarsi del 112 1, II | giá aveva, incominciò con agri motti a mostrar a tutti 113 1, II | con l'opere mie vincere od aguagliare, ma ben mi sono affaticato 114 1, I | precedente notte posti in aguato ne le case degli Amidei, 115 1, II | sforzerá di mantenere od agumentar la grazia del suo signore, 116 | Ahi 117 1, III | cosí a la carlona, senza aiutar con l'arte le nostre natural 118 1, III | ella da subito conseglio aiutata, in quella medesima camera 119 1, VIPre | essere al male avvezzo, con l'aiuto de la misericordia di Dio 120 1, II | si suol dire, darli de l'ala, né li fare quel buon viso 121 1, V | ariento, e le carni morbide ed alabastrine s'increspino, e poi non 122 1, III | sode che parevano formate d'alabastro, se non che, tremando ella, 123 1, III | per la contrada ov'ella albergava, e tutto il veggendola 124 1, V | sopra, e in quella altri non albergavano che Angravalle, Bindoccia, 125 1, III | un tapeto di seta, ed era alessandrino. Vi si vedevano poi otto 126 1, IV | volentieri portava in groppa, allargato il freno a la sua còlera, 127 1, IIIPre| questa materia e varie cose allegandosi per vedere se si poteva 128 1, II | nessuno. – Questo giudicio allegarono i signori giudici, quando 129 1, V | buon vecchio alora, per alleggerir il fallo de la figliuola, 130 1, IIIPre| esser beffati che non si allegrarono di cento truffe per il passato 131 1, V | Onde egli tutto pieno di allegria solennemente sposò Bindoccia, 132 1, V | cavallo un duro freno e ad allentargli in modo il corso, che con 133 1, II | fiamme a tempi e luoghi alluma le stelle e rischiara la 134 1, V | adunque le porte aprire avendo allumati dui torchi, ed essendo i 135 1, III | profumata la camera di legno aloè, d'augelletti cipriani, 136 1, V | avendomi oggi detto che alquanti giorni ti conveniva star 137 1, V | bellissimo cortile e verroni ed altane, come in Napoli s'usa. Era 138 1, III | faceste. E se per sorte l'alterezza e superbia vostra v'avessero 139 1, II | te ubligato m'avessi? Gli alti e magnanimi signori alora 140 1, II | mera generositá, che da altiero e magnanimo cor procede. 141 | altr' 142 1, V | Madonna Bindoccia senza altramente rispondergli, abbracciò 143 | altrettanto 144 1, II | servidor del senescalco, né altrimente mettendovi cura, o forse 145 1, II | bilancia, ed in un momento alza chi era basso e abbassa 146 1, II | fatto, l'aerone cominciò ad alzarsi ed il falcone a seguitarlo 147 1, III | verso quella s'inviò. Ella alzata la testa vide il giovine 148 1, III | e levatosi da sedere e alzato il braccio, disse: – Donna, 149 1, II | Questionato s'è piú volte, amabilissima signora e voi cortesi signori, 150 1, II | lei fará sua; nondimeno amando, servendo e pregando, tanto 151 1, II | di quello e la fede, ed amandolo come in vero l'amava, umanamente 152 1, IPre | soavissimo messer Niccolò Amanio venne a farvi riverenza, 153 1, V | intendete. – Queste parole amaramente trafissero l'animo del padre 154 1, II | tuoi lamenti sparsi, le tue amare querele or quinci or quindi 155 1, IV | scilinguato morto. che se m'amarete, come credo mi amate, voi 156 1, II | so che, che ti sforza ad amarlo, e se ben egli facesse cosa 157 1, II | giorno piú vi piegassi ad amarmi, parendomi che il fin d' 158 1, II | comandamento suo; e quantunque amasse molto la moglie, tuttavia 159 1, V | nondimeno qualche segreto amatore? Non piaccia adunque a Dio 160 1, V | tutti sommamente quella amavano, e loro molto difficil pareva 161 1, II | Ariabarzane, udendo questa fiera ambasciata, fu per morire di doglia, 162 1, IPre | messer Lodovico Alemanni, ambasciator fiorentino, il quale, avendo 163 1, II | corte un superbo, gonfio, ambizioso e piú elato d'animo che 164 1, II | donna, e per il contrario amerá un altro d'ogni vertú privo, 165 1, V | che cosí ti piace e tanto ami, lascia la cura a me. Egli 166 1, V | interponeva portando per l'amico o amica i pollastri, cosí le rispose: – 167 1, II | compagnia, avendole prima ammaestrate di quanto dire e far devevano. 168 1, V | luogo giá previsto. Poi ammaestratolo di quanto far deveva, ella 169 1, II | sanando cosí tosto la giovane ammalata, il tempo venne del partorir 170 1, II | tutti gli augelli reina ammazzata, chi sará che ragionevolmente 171 1, I | Firenze e tanti miseramente ammazzati, che, se fossero uniti insieme, 172 1, I | prenderne un'altra, e fu ammazzato.~ ~Io porto ferma openione, 173 1, II | ottenuto ne lo essercito, ammazzò Artabano, ultimo re degli 174 1, VIPre | sapendo che non poco ve ne ammirarete, essendo voi molto ne le 175 1, III | infermo. Il perché egli che l'ammirazion di quelli poteva di leggero 176 1, V | piaccia, deve amorevolmente ammonirla quando è seco nel letto, 177 1, II | morbo che tutte le corti ammorba, a tutte le vertuose operazioni 178 1, V | guercia, son contrafatta, son ammorbata, che tu temi tanto d'accostarmiti 179 1, VI | anni nodrito, nondimeno amò sempre gli uomini dotti 180 1, IV | carezze e gli dimostrò tanta amorevolezza nel prender amorosamente 181 1, II | rendermi i miei servidori amorevoli, grati ed ubligati con li 182 1, IV | andar a dormir seco, e con amorevolissime accoglienze lo raccolse, 183 1, V | che non gli piaccia, deve amorevolmente ammonirla quando è seco 184 1, V | casa mia, e meco di cose amorose sempre ragiona, anzi pure 185 1, I | i fiorentini cercato di ampliar lo stato loro né offender 186 | anche 187 1, I | cominciarono a spiar tutti gli andamenti del cavaliere, per veder 188 1, IPre | da lei avuta, tutti tre andammo in una camera a la sala 189 1, II | confesserai. Fra questo mezzo tu n'andarai fuori a le tue castella, 190 1, V | come augello notturno non andarei a torno, e voi nei vostri 191 1, V | volte forse si levasse, d'andarle piú dietro. Come madonna 192 1, III | antiporte de la carretta, se n'andarono di lungo a casa di Pompeio. 193 1, V | voleva far sembiante d'andarvi. Finse adunque di partirsi, 194 1, V | poi di nuovo che seco n'andassero, perché il tutto chiaramente 195 1, V | feste principali solamente andassi a messa a la nostra parrocchia, 196 1, V | molto costumato, e che non anderá divolgando i casi nostri, 197 1, V | Ché, a dirti il vero, mal anderebbe il fatto nostro, se noi 198 1, V | vorrá saper il nome. Io anderò a poco a poco scoprendogli 199 1, IPre | parola e senso per senso andiate di maniera interpretando, 200 1, VPre | chiamata Antonia, ora suor Angela Maria, essendosi ella in 201 1, III | bellezze che le parevano angeliche e non mortali, fieramente 202 1, III | Aspettavano tutti veder l'angelico viso, quando Pompeio in 203 1, II | che col suo re dietro a l'animal correva. Avvenne che quel 204 1, II | una bellissima caccia d'animali che quella regione nodrisce, 205 1, V | volse sforzare. – A pena l'animosa e scaltrita donna ebbe questo 206 1, II | uccisa, degno fu che tanta animositá e prodezza fosse premiata; 207 1, IIIPre| ben caro che ai signori Annibale e Carlo vostri fratelli 208 1, VI | cittá molto onorato e di antica famiglia, soleva molto volentieri, 209 1, II | dèi immortali, perché gli antichi statuti hanno ordinato che 210 1, I | essendo il conte de la antichissima casa Sanseverina, che giá 211 1, III | in carretta, e calate l'antiporte de la carretta, se n'andarono 212 1, III | Essendo la donna distesa, a l'aparir de le delicate gambe e coscie, 213 1, V | casa? – Come la camera fu aperta, per esserle entrato il 214 1, VI | la croce con le braccia aperte, e sempre è presto, purché 215 1, V | anch'ella con gli occhi aperti, per veder ed intendere 216 1, II | ingiusto, essendo cagione apertissima che mille errori ne l'operazioni 217 1, III | camera ricchissimamente apparata, dentro a cui era un letto 218 1, I | promessa fanciulla pensava a l'apparecchio de le nozze, a ciò che fossero 219 1, II | tutto lo vincesse od avesse apparente ragione di venir seco a 220 1, II | questo parentado e fece in apparenza molte poche carezze a la 221 1, II | come se la cosa a lui non appartenesse, e pur poteva ragionevolmente 222 1, II | di questi tali era senza appellazione alcuna accettato. Ben poteva 223 1, V | ne mangia, tanto piú ne appetisce e brama, a cui il voler 224 1, IV | disordinati e disonestissimi appetiti, dai quali senza ombra alcuna 225 1, V | luogo, quivi tutti dui s'appiattarono, perché da quel luogo si 226 1, VPre | stará di sopra e gliela appiccherá. Dimostra ancora che i mariti 227 1, V | in fallo o come si fosse, appiccò due noci su 'l capo al marito, 228 1, II | le volte al lor peggior s'appigliano, tu vedrai un giovine bello, 229 1, IVPre | perciò mai non ci sapemmo apporre. Ora la fine che la sfortunata 230 1, II | altro canto era il tutto apportato che Ariabarzane faceva, 231 1, VPre | abbia il suo padrone. L'apportator di quella sará un servidore 232 1, III | le frutte che la stagione apportava, con confetti ed ottimi 233 1, II | fatta la debita riverenza v'appresento questo dono. Ariabarzane 234 1, II | l'altre, ben che non sia apprezzata. – Il figliuolo del re toccò 235 1, V | gli ordinò un manicaretto appropriato e conveniente al flusso 236 1, VIPre | perché i proverbi son parole approvate, conviene che il piú de 237 1, II | udite come. Era antico ed approvato costume in Persia, che li 238 1, V | gridava: – Apri, apridisse, aprendo: – Che ora è questa di venir 239 1, V | parlava col fante, ella apriva le orecchie e a le parole 240 1, II | campanelle d'oro; pendeva a l'arcione uno stocco finissimo con 241 1, IPre | pratica, poi che di giá l'arcivescovo Sanseverino, zio del conte 242 1, III | in villa. Cosí tremando e ardendo venni a trovarvi. Voi devete 243 1, V | discoprirgli, ed affermargli che io ardentissimamente l'amo; ché certamente io 244 1, II | chiaramente che esso re era d'ardentissimo disio acceso che il figliuolo 245 1, V | domestico di mio marito, io non ardirei il mio desire manifestargli 246 1, III | perciò che ogni volta che voi ardirete venirmi in casa a questo 247 1, III | lei. E ben che non fosse ardito di scoprirsele con parole, 248 1, II | larghissimamente ora vesti, ora argento e oro, ora gemme e altre 249 1, VPre | egli avesse piú occhi che Argo, che a la fine ella stará 250 1, II | contendono, e con fortissimi argomenti si sforzano provare che 251 1, V | biondi capelli diventino d'ariento, e le carni morbide ed alabastrine 252 1, V | panni in dosso aveva, se era armato, se solo, a che ora partí, 253 1, III | vogliate di tante arme ed armature fare, quante ne avete dentro 254 1, IV | corsieri bianchi come uno armellino essa carretta, e i corsieri 255 1, II | mazza d'oro e gli altri arnesi de la senescalcaria tu istesso 256 1, V | per bisogno di casa, per arra del lor amore piú fiate 257 1, V | che nulla di profitto t'arrechino, ti dico che io sommamente 258 1, II | suo bell'agio uno o piú arrenghi, come piú gli aggradirá. 259 1, V | compose la carriuola. Or ecco arrivar il marito con gli altri. 260 1, VI | casa del Porcellio. Quivi arrivato e detto a la donna come 261 1, IV | mondo questo superbo ed arrogante, che non stimaDio né 262 1, II | Artabano, ultimo re degli Arsacidi, sotto cui militava, ed 263 1, V | una sua casa ed un fenile arse e fece grandissimo danno. 264 1, II | ne lo essercito, ammazzò Artabano, ultimo re degli Arsacidi, 265 1, IV | governava la compagnia di don Artale suo fratello leggitimo, 266 1, V | vil mercadante o qualche artefice avessi preso, perciò che 267 1, II | erano due catene d'oro molto artificiosamente fatte. Copriva poi il cavallo 268 1, II | falcone con i suoi fieri artigli quella nel collo afferrò 269 1, V | camera ov'era Angravalle. Ascesa su, fece vista di porre 270 1, V | cautamente per un'altra via ascese suso una loggia che sovra 271 1, VI | d'andar in zoccoli per l'asciutto. Tuttavia, per diminuir 272 1, II | chi le sue maligne chimere ascolta, non è possibil che faccia 273 1, IPre | la vostra dichiarazione ascoltai. Il perché quelli che ebbero 274 1, IV | miserando fine condusse, come ascoltandomi intenderete. Entrata adunque 275 1, VI | che si confessasse. Egli l'ascoltava, ma diceva poi che non voleva 276 1, IVPre | soli a ragionar insieme. Ascoltò il signor Ermes la richiesta 277 1, IPre | del mio basso ingegno l'ascriva e al mio poco sapere, e 278 1, IPre | al nome vostro donando ed ascrivendo, quello a le mie novelle 279 1, IIIPre| per pane, a ciò che, qual asino in parete, tal riceva. 280 1, II | che quanto meno da loro s'aspetta il premio, ch'io piú tosto 281 1, V | servidore che andasse ad aspettarlo in una camera che era in 282 1, III | commettendo loro che quivi l'aspettassero, entrò tutto solo dentro, 283 1, V | quando il prenderò poi? Aspetterò che queste mie bellezze 284 1, IV | Pavia, non l'aveva mai fatto assalire, né cercato di farlo ammazzare, 285 1, II | temeritá, la sua reina aveva assalita e morta, convenevol cosa 286 1, I | Quivi dai congiurati fu assalito, e per molte ferite a piè 287 1, II | gli ordini loro messe in assetto, volendo il re fare quanto 288 1, IV | ed ufficio di cavaliero assicurando la vita vostra che vi deve 289 1, V | inetta ch'era da niente, assicurandosi che ella non riceverebbe 290 1, Int | ché il confesso, mi sono assicurato a scriver esse novelle, 291 1, V | per punto colui risposto e assicuratolo che chiaramente Niceno aveva 292 1, VI | guardate a lui, ché io v'assicuro che egli vi ha detto la 293 1, III | braccia di cera od essere assiderato. In di Dio che io con 294 1, II | con tanto studio, con assidua industria e con ogni sforzo 295 1, II | un sollecito diligente ed assiduo al servire, pratico in tutti 296 1, II | materie filosofiche. Onde assisi l'uno a rimpetto de l'altro 297 1, II | serví di senescalco. Ed assiso che fu il re a tavola, Ariabarzane 298 1, VI | penitenza che gli parve e l'assolse, imaginandosi che la buona 299 1, VI | fosse in grande errore. Assolto che l'ebbe e fattogli una 300 1, II | se gli pare, libera ed assolve il condannato. E non volendo 301 1, II | parte diminuir la pena ed assolver il reo. Onde chiaramente 302 1, II | od in parte od in tutto assolvere ed a la pristina grazia 303 1, II | voluntá del re, se alcuno assolveva, era grazia e misericordia. 304 1, IV | tutti armati e con arme d'asta in mano? La mischia fu breve, 305 1, II | da questi atti si fosse astenuto quando egli o giocava o 306 1, II | quello a rappacificarsi astrignevano. Ma ritrovando con veritá 307 1, II | l'altro canto si vedeva attaccata una bellissima e forte mazza, 308 1, V | disse, che quasi la zuffa s'attaccò tra Angravalle e i cognati, 309 1, IPre | che altro non facciate che attender agli studi. Piú e piú volte 310 1, V | tante volte parlato. – Tu attenderai diligentissimamente, – gli 311 1, I | conchiusa avete di non voler piú attendere a la pratica di dare una 312 1, II | volentieri gli essalto e onoro? Attendi dunque, Ariabarzane, per 313 1, IV | ringraziò, promettendole di attenersi al suo saggio conseglio. 314 1, IPre | avvenuto. Il quale essendo attentamente stato udito, vie piú confermò 315 1, II | personaggi che il giuocar loro attenti e con silenzio miravano, 316 1, II | animosamente, ed il falcone d'atterrarla si sforzava. A la fine il 317 1, V | parendogli pur di far male, attesa la fratellevol benevoglienza 318 1, I | vicini popoli, ma solamente atteso a conservarsi. E perché 319 1, II | velocitá del corso, era attissimo a le scaramucce e fatti 320 1, II | profitto altrui piagne e s'attrista, e per veder cacciar dui 321 1, III | su troppo, fatto d'amor audace e securo, montato su la 322 1, II | premiata; ma considerato poi ch'audacemente, anzi pur con temeritá, 323 1, I | il Mosca Lamberti, uomo audacissimo e pronto di mano, il qual 324 1, III | camera di legno aloè, d'augelletti cipriani, di temperati muschi 325 1, V | a me straordinaria, come augello notturno non andarei a torno, 326 1, IV | fecero le nozze con tristo augurio, per quello che seguí. E 327 1, V | lasciarsi, di maniera che l'aurora nel letto gli colse. Il 328 1, V | de la dote, con scrittura autentica, dei sei mila ducati a la 329 1, II | volta che il servo cerca d'avanzare e di superar il suo signore, 330 1, VI | de le muse di gran lunga avanzavano molti enormi vizii che aveva. 331 1, II | sempre rispetto che il dono avanzi il merito, ché altrimenti 332 1, II | ti sará amico. Dammi un avaro o vero un goloso; se al 333 1, V | dietro e che atti faceva. Ora avendogli a punto per punto colui 334 1, V | sapeva esser necessaria cosa, avendogliene tante volte parlato. – Tu 335 | avendole 336 | avendoli 337 | avendomi 338 1, III | e fieramente lamentarsi, avendosela recata in braccio e a mal 339 | avendoti 340 1, V | a le donne è piú bisogno averai malamente Bindoccia trattata, 341 1, V | Dio le tue frenesie non averanno luogo, perché io non so 342 1, IV | consigliarei ben di modo che non avereste tema di lui né de le sue 343 1, V | riprensibile hai veduta. Ma tu averesti meritato molto bene che 344 | avergli 345 1, IIPre | l'obligo ch'io mi sento avervi e che liberamente a tutto 346 | avessero 347 | aveste 348 1, II | qual fosse la maggiore. Avevale poi Ariabarzane tenute di 349 1, V | non deveva al principio avezzarmi a cosí frequenti cibi, e 350 1, I | che punto da li padri e avoli suoi non traligna. Onde 351 1, VIPre | la misericordia di Dio s'avvede del suo errore, e pentito 352 1, II | Fu assai legger cosa ad avvedersi del corruccio e mal talento 353 1, V | lodo, e commendo il tuo avvedimento, e ti conseglio a seguir 354 1, II | partorire apparve, onde avvedutasi de la gravidezza, quanto 355 1, IIIPre| si tengono da piú e molto avveduti ed accorti. A questi tali 356 1, II | scacco matto. Di questo il re avvedutosi, e considerato il periglio 357 1, V | io conchiudo che di rado avvenga che, quando una femina delibera 358 1, VI | una novella qui a Milano avvenuta, la quale, per esser a proposito 359 1, III | parte a parte. – Cosí detto, avvertendo che il volto non si scoprisse, 360 1, II | al re che si fermasse, l'avvertí del pericolo ove il cavallo 361 1, II | sia quella che ci vada. Ma avvertisci bene e fermati ne l'animo 362 1, V | interrogò, dicendogli che avvertisse bene che non si fosse ingannato. 363 1, VI | che bramava pure ch'egli s'avvezzasse a mangiar altre carni che 364 1, VIPre | ma per non essere al male avvezzo, con l'aiuto de la misericordia 365 1, V | la camera de la moglie si avvicinava per entrarvi dentro. Non 366 1, II | circostanti generalmente s'avviddero che egli non aveva voluto 367 1, VI | lo so, che egli vi è piú avviluppato dentro che non è il pulcino 368 1, IPre | cotal deliberazione io n'avvisassi la contessa, il che fu da 369 1, V | che io facessi fui da te avvisata o garrita? quando mai dicesti 370 1, III | giovini de' primi de la cittá. Avvisato di questo Pompeio, che giá 371 1, II | Ariabarzane, poi che avvisto ti sei che l'umanitá del 372 1, II | padre con soavissimi risi si avvolgeva. Il quale, poi che buona 373 1, V | fará, e spierai ogni sua azione, a ciò che quando sarò ritornato 374 1, IV | la donna; ed amorosamente baciandolo piú di sei volte, soggiunse: – 375 1, V | gli amanti amorosamente si baciarono; ma di passar piú oltre 376 1, II | salire, quello raccolse e baciò, in segno ch'ogni ingiuria 377 1, IV | sfacciata per la testa e de la bagascia e de la villana, di modo 378 1, III | de le cuffie e di quelle bagattelle che voi tutto 'l comperate, 379 1, II | altri torniamenti, giostre, bagordi e battaglie aveva fatto 380 1, III | meravigliosamente si dilettava di dar la baia a tutti e spesso beffare 381 1, IV | Ardizzino ritornò di nuovo al ballo e riprese un'altra volta 382 1, II | pochi giorni il nasciuto bambino parve ne le sue fattezze 383 1, II | Indi a pochi , il re fece bandir una solenne e pomposa giostra 384 1, II | vassallo che egli di corte bandito aveva. Altri il lodarono, 385 1, IPre | conveniente poste, o con parlar barbaro espresse, a la debolezza 386 1, VPre | Betonto~ ~Nel ritorno suo da Bari il nostro messer Giacomo 387 1, I | ducati, prencipati, contee e baronie e stati opulentissimi, da 388 1, V | piú saporiti siano i dolci basci d'un caro e fedel amante 389 1, V | volte la donna basciava, e basciandola fecero due volte entrar 390 1, III | mal grado di lei piú volte basciatole la bocca e il petto, cominciò 391 1, V | e mille volte la donna basciava, e basciandola fecero due 392 1, II | vassallo inchinevolmente vi bascio le real mani, e, fatta la 393 1, V | rispondergli, abbracciò e basciò lui molto amorosamente e 394 1, IV | perché egli era figliuol bastardo del conte di Collisano, 395 1, V | ne prese, so che io non bastarei a narrarlo, e voi pensar 396 1, I | ricordar non è bisogno. Basti tanto averne detto, che 397 1, II | leggi e costumi di Persia. Bastimi per ora questo, che io sono 398 1, V | spartir la mischia, tolse il bastone del letto, e tra quelli 399 1, II | la gloria e l'onore de la battaglia per sé riserba. E, come 400 1, V | quanto piú forte poteva a batter la porta, e tanto quella 401 1, IV | venerando patrizio il signor Battista, la prese per moglie, e 402 1, V | avesse piú bisogno che di dar beccar a l'oca, cominciò, che che 403 1, V | rossignuolo ne la gabbia, beffando Angravalle in questo modo 404 1, III | la baia a tutti e spesso beffare alcuno, e poi in compagnia 405 1, III | forsieri fatti d'intaglio molto belli, posti intorno a la camera. 406 1, II | con tutti gli stromenti bellici e quanti cavalli aveva. 407 1, III | perciò che essendo quel corpo bellissimamente formato, era il petto oltra 408 1, VI | segno de la santa croce lo benedí e partissi di camera. Come 409 1, V | male, attesa la fratellevol benevoglienza che con Angravalle aveva. 410 1, Int | questo ho sodisfatto, al benevolo e sincero giudicio vostro, 411 1, IPre | narrate a la presenza vostra, benfatto giudicai che, questa al 412 1, Int | sincero giudicio vostro, benigni lettori miei, rimetto. Io 413 1, II | se per innanzi era stato benigno e liberale, divenne dopo 414 1, II | goloso; se al primo fai bere una medicina di danari e 415 1, IPre | uno de la signora Cecilia Bergamina, contessa di San Giovanni 416 1, II | Ed ecco saltar fuori una bestia selvaggia molto feroce e 417 1, V | provedi al caso tuo, questo bestial flusso ti potrebbe dar il 418 1, II | cani e corni a far uscir le bestie fuor de le lor tane e covili. 419 1, VPre | Francesco Acquaviva marchese di Betonto~ ~Nel ritorno suo da Bari 420 1, III | ottimi vini. E confettando e bevendo, diverse cose dissero, andando 421 1, IV | Conducevano quattro corsieri bianchi come uno armellino essa 422 1, III | lenzuolo, scoperse dui piedi bianchissimi piccioli alquanto lunghetti, 423 1, II | ingrato, non è minor fallo che biasimar i dèi immortali, perché 424 1, II | che ragionevolmente possa biasimarmi, se io il capo gli ho fatto 425 1, II | lodava il falcone né lo biasimava. Era molto tardi quando 426 1, II | Ariabarzane, senza fine lo biasimavano. Stette tutto quel giorno 427 1, II | impedisci i suoi amori, se non biasimi i suoi piaceri, se innanzi 428 1, IV | morí al fatto d'arme de la Bicocca. Questo don Pietro era giovine 429 1, V | siano guaste, e che i miei biondi capelli diventino d'ariento, 430 1, V | starebbe fuori per certe bisogne che occorrevano, a casa 431 1, Int | gentile ed eloquentissimo Boccaccio, che queste mie novelle 432 1, IV | casa de la signora Daria Boeta e quivi si fermò. Era in 433 1, IVPre | governator dei signori conti Bolognini, figliuoli del conte Matteo 434 1, IV | v'ha molte castella con bonissima rendita. La marchesana di 435 1, III | saprei che dir de la lor bontá, se non quando le veggio 436 1, V | corcato ne la carriuola, borbottando, secondo che la mutola soleva 437 1, II | essendo buona parte d'un bosco cinto di reti e di molti 438 1, V | tanto piú ne appetisce e brama, a cui il voler poi le spese 439 1, II | due cose tanto da ciascuno bramate sono grazia di signore e 440 1, III | di lei, che tanto aveva bramato. Dopo la fine del giocar 441 1, II | donne dedito e ch'altro non brami che questo fuggitivo piacere; 442 1, VI | che a lui fosse possibile. Bramoso adunque di guadagnare un' 443 1, IV | tema di lui né de le sue bravarie. Io giocarei di prima, e 444 1, IV | giovine di ventidui anni, brunetto di faccia ma proporzionato 445 1, II | come in finissimo e ben brunito oro gemme orientali e come 446 1, III | nostro amico il capitan Brusco, ché certamente a cosí fatto 447 1, V | deliberazione di far loro un brutto scherzo, prese le sue armi, 448 1, V | e con quegli occhioni di bue spiritar chi di notte la 449 1, IIIPre| beffati, avviene come ai buffoni, ai quali piú dispiace una 450 1, I | forte giovine, che de la Buondelmondesca fazione era alora il capo. 451 1, V | male. – La donna, che otto buoni siroppi di mele e di zucchero 452 1, II | figliuola e la dote con buonissimo viso accettò, e a l'araldo 453 1, III | Dite voi da senno o mi burlate? – disse il marito, – ché 454 1, V | lei non ardiva darle de le busse, presentarsi a le finestre 455 1, II | nel collo afferrò e dal busto gli spiccò la testa, onde 456 1, II | ogni servigio, il tutto è buttato via. Mai non cesserá di 457 1, II | s'attrista, e per veder cacciar dui occhi di capo al compagno, 458 1, I | di Napoli e imperadore, cacciarono fuori di Firenze i Buondelmonti. 459 1, I | tanti uomini siano stati cacciati di Firenze e tanti miseramente 460 1, II | disposte le persone dei suoi cacciatori come piú gli parve convenevole, 461 1, II | perché v'erano bellissime caccie cosí da cani come da augelli, 462 1, II | conobbe troppo bene che il cader de la lancia non era stato 463 1, II | volta che ne l'animo mi caderá di farlo. – Qui si tacque 464 1, II | quelli che al cavallo erano caduti, attendeva che quello fosse 465 1, III | fin di giugno. Il perché cadutogli in animo d'andar a parlar 466 1, IVPre | e se per sorte una lor cagna è coperta da tristo cane, 467 1, III | montarono amendue in carretta, e calate l'antiporte de la carretta, 468 1, V | egli giá aveva pagato di calcagni. Ora Bindoccia, veggendosi 469 1, IIIPre| stata fatta una beffa a Calcagnino giocolatore, de la quale 470 1, V | parte nessuna guasto né calcato essendo, se non da quella 471 1, I | cittadini. Ché in vero, chi ben calcolasse, io penso che tanti uomini 472 1, V | del padre e dei fratelli, caldamente pregandoli che con loro 473 1, II | prima si potrebbe levar la caldezza al fuoco e il lume al sole, 474 1, III | Deh, Pompeio, se di me vi cale, se punto amate l'onor mio, 475 1, V | digiuni e vigilie, che in calendario alcuno non sono registrate, 476 1, II | giostra per il giorno di calende di maggio. Il premio che 477 1, V | avendo persona di cui mi calesse. Egli, poi che in casa sua 478 1, VIPre | mal operare hanno fatto il callo, si vedeno a le volte far 479 1, II | a uno de li suoi fidati camarieri, che subito se n'andasse 480 1, IV | forse, per dir meglio, a cambiar appetito. E tra sé deliberata 481 1, III | donna ad un gentiluomo~ed il cambio che egli le ne rende in 482 1, V | stracchezza de le nove miglia che caminate aveva. Levatasi poi suso 483 1, V | anco che in fretta aveva caminato, che a pena poteva favellare. 484 1, V | questo, tutti si misere in camino. La donna che su l'avviso 485 1, II | molti dei suoi baroni in campagna, ed avendo seco i falconi 486 1, II | pendevano sonagli, nespole e campanelle d'oro; pendeva a l'arcione 487 1, Int | IL BANDELLO AI CANDIDI~ED UMANI LETTORI~ ~Io, giá 488 1, III | incredibile il ben rilevato e candidissimo petto, con due poppe ritonde 489 1, VIPre | il lupo muta pelo e non cangia vizio. E perché i proverbi 490 1, IV | suo don Pietro; ma ella cantava a' sordi. Cosí la misera 491 1, IV | contrada se ne tenevano canzoni. Avvenne che il signor Roberto 492 1, V | guaste, e che i miei biondi capelli diventino d'ariento, e le 493 1, II | con essilio ora con pena capitale. Il giudicio di questi tali 494 1, II | forastieri che in corte gli capitavono. Aveva costui in corte un 495 1, IV | valente e gentilissimo, capitò a Pavia, al quale la signora 496 1, III | le correte dietro come la capra al sale. Sapete ben ch'io 497 1, III | cervel piú gagliardetto e capriccioso che a donna di gravitá non 498 1, V | lui cugina, che Isabella Caracciuola era nomata, il caso suo 499 1, IV | Pietro e fatto fuggir di carcere. Ma la disgraziata giovane, 500 1, IV | a Milano don Pietro di Cardona siciliano, il qual governava


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