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Matteo Bandello
Novelle

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
disco-guerr | gugli-nemic | neri-regal | regia-sparg | spars-zuffa

                                                                    grassetto = Testo principale
     Parte,  Novella                                                grigio = Testo di commento
1003 1, II | ingrato, questo dono – e quivi discoperse la culla – per me vi manda. – 1004 1, IV | ammazzare. – E cosí l'un l'altro discoprendo le magagne de la rea femina, 1005 1, IV | movesse non mi volle egli discoprir giá mai, quantunque io molto 1006 1, V | parrá questo mio appetito discoprirgli, ed affermargli che io ardentissimamente 1007 1, V | affanni senza tema alcuna discoprirti. Il perché lasciando tutte 1008 1, IV | molto insieme che nacque una discordia tra loro la piú fiera del 1009 1, I | nobilissime, di modo che dopoi le discordie e le sètte tra le parti, 1010 1, I | lavare. Vi furono alcuni che, discorrendo i mali che ne potevono seguire, 1011 1, V | le stalle che erano assai discoste da la casa. Il perché Niceno, 1012 1, V | si facesse. Egli mi par discreto e buon giovine, e che molto 1013 1, II | disputar teco, perciò che la discussione e giudicio di ciò che detto 1014 1, II | piglierá il primo, ma mobile e disdegnosa, quando l'averá a le stelle 1015 1, I | fazione era alora il capo. Disegnando adunque darla a costui, 1016 1, II | bella, non v'era però tanta diseguaglianza, che quando la minor era 1017 1, II | la sella non erano punto diseguali, e le redine erano due catene 1018 1, IV | fuggir di carcere. Ma la disgraziata giovane, avendo di bocca 1019 1, II | de la giostra, che tanto disiava, onde se ne uscí de la lizza. 1020 1, III | pieghevole a' suoi amorosi disii, senza pensarvi su troppo, 1021 1, III | si lamentava, nomandola disleale e traditora. Il giovine 1022 1, IV | dissero quel male che di rea e disonesta femina si possa dire, e 1023 1, IV | addutti i suoi disordinati e disonestissimi appetiti, dai quali senza 1024 1, V | vergognosa ingiuria e tanto disonore in casa. Gran tempo è che 1025 1, IV | averebbe addutti i suoi disordinati e disonestissimi appetiti, 1026 1, I | rompere il parentado né a li disordini che seguire gli ne potevano 1027 1, IV | si cominciò piangendo a disperare e a domandar di grazia che, 1028 1, V | per Dio s'ho cagione che a disperarmi sia bastante. Come sai, 1029 1, III | amante veggendosi, voleva disperarsi. Pompeio, poi che buona 1030 1, V | tanto mal essere e cosí disperata, che io non so come io sia 1031 1, III | egli si ritrovava mezzo disperato. Stando in questo modo la 1032 1, II | in lui di malinconia o di disperazione non si vide. Solamente con 1033 1, V | corso, che con grandissimo dispiacer di Bindoccia a pena correva 1034 1, II | servigio e piacere piú ti dispiacerá? Per il contrario poi vedrai 1035 1, II | suo senescalco gli fosse dispiaciuta. Ben è vero che egli averebbe 1036 1, II | vestimenta e de la corona fu dispogliato, e de le sue solite vesti 1037 1, V | Come io sappia che egli si disponga ad amar me secondo che io 1038 1, IV | volesse far il medesimo e disporsi a voler in tutto e per tutto 1039 1, II | molti lacci tesi, il re, disposte le persone dei suoi cacciatori 1040 1, I | istesso sangue del nemico e dispregiator de l'affinitá loro lavare. 1041 1, II | degna, avendo riguardo al disprezzo che egli ha a la regia maiestá, 1042 1, IPre | piú volte v'ho io veduta disputando venir a le mani col nostro 1043 1, II | Ariabarzane, non è ora tempo di disputar teco, perciò che la discussione 1044 1, IPre | quanto accomodatamente disputaste de l'ufficio del poeta e 1045 1, II | noi è lodato un eccellente disputatore in cose di lettere e materie 1046 1, IVPre | signori di Sant'Angelo, disputò buona pezza sovra questa 1047 1, IV | Bianca Maria, nondimeno dissimulando lo sdegno, per rispetto 1048 1, II | prudente il tutto in viso dissimulava. Da l'altra parte, il giovine 1049 1, II | le corti guasti, che piú dissolva il vincolo de le sante compagnie, 1050 1, V | usando, come se lo stomaco distemperato e molto mal disposto avesse, 1051 1, III | coscie. Essendo la donna distesa, a l'aparir de le delicate 1052 1, IV | questa amorosa impresa si distolse; e per non aver occasione 1053 1, I | potesse se non seguire molto disturbo; ché essendo voi fuorausciti 1054 1, V | compreso che io ti sia stata disubidiente? Ma poi che dir si deve, 1055 1, II | quello usar malignitá e disubidienza, e de le figliuole tue, 1056 1, III | alquanto lunghetti, con le dita che parevano d'avorio schietto 1057 1, V | tutto il fossi mostrata a dito. Ora di Niceno a me pare 1058 1, IV | ribalderie di quella, facendola divenir favola del popolo. Ella, 1059 1, V | mi facesse donna di volgo divenire, di modo che tutto il 1060 1, II | e proprio sangue liberal divenissi. Il che farò molto volentieri 1061 1, V | d'ora in ora maggiori ne divenivano e miseramente quella struggevano. 1062 1, II | chiunque altro che gli fosse diventato genero. Ma il re non volle 1063 1, V | che i miei biondi capelli diventino d'ariento, e le carni morbide 1064 1, Int | e fattone tre parti, per dividerle in tre libri, a ciò che 1065 1, II | rimanente fra lor tre sorelle si dividesse con ugual parte. Provide 1066 1, IPre | ornata, che a la vostra divina bellezza maggior grazia 1067 1, II | per sé riserba. E, come divinamente scrive il vero padre de 1068 1, III | ch'ella fosse, com'io v'ho divisato, spiacevole, nondimeno le 1069 1, I | e cagione de la rovina e divisione di quella nostra cittá, 1070 1, I | stette a pigliar le parti e divisioni che per tutta Italia con 1071 1, V | costumato, e che non anderá divolgando i casi nostri, ma del mio 1072 1, III | infermo, e fece per la cittá divolgar che la sua infermitá era 1073 1, I | messer Buondelmonte. Si divolgò questo matrimonio per esser 1074 1, II | dava il gioco vinto, ché dodici botte erano quel giorno 1075 1, III | altra cosa, e vederete che dolce taglio sará quello di questa 1076 1, VI | dicendo s'accostò al letto e dolcemente salutò il Porcellio, il 1077 1, V | quella notte con grandissima dolcezza ed incredibil piacer trangugiato, 1078 1, V | il diavolo ne l'inferno dolcissimamente, prima che madonna Bindoccia 1079 1, V | Questo uomo da forche, dolendosi meco che tu senza donne 1080 1, II | tutto. Il re, a cui nel vero doleva che cosí magnanimo uomo 1081 1, II | di doglia, e tanto piú di dolor sentiva, quanto che Dario 1082 1, V | sembiante sentirsi un gravissimo dolore. Il marito le dimandò ciò 1083 1, V | flusso di corpo e acerbi dolori patisse. Si levò ella e 1084 1, V | Niceno. Del che pur assai si dolse; ma non potendo esser che 1085 1, IV | piangendo a disperare e a domandar di grazia che, se volevano 1086 1, V | lei per consorte la fece domandare. Il padre, consegliatosi 1087 1, VI | Messere, – disse, – voi mi domandate pur la strana cosa. Che 1088 1, VI | Messer Porcellio, io verrò domane a visitarvi, e se altro 1089 1, VI | Frati osservanti di san Domenico, che alora di nuovo era 1090 1, III | che sua sorella era molto domestica d'essa Eleonora, e sovente 1091 1, II | fosse in tutti gli stati e dominii suoi suo luogotenente generale, 1092 1, II | sotto cui militava, ed il dominio di Persia a' persiani restituí, 1093 1, II | le spoglie de li nemici dona, li prigioni, e di tutta 1094 1, IPre | che, questa al nome vostro donando ed ascrivendo, quello a 1095 1, II | un servidore, quando gli donano e quando li essaltano, avendo 1096 1, II | servitú sua merita un talento, donargliene duo e tre? Non sai che quanto 1097 1, II | profitto fatte, ma sempre donarli di piú di ciò ch'essi hanno 1098 1, II | roba volesse che il re li donasse, ma solamente per onorarsi 1099 1, IV | amor mio, ché se voi mi donassi una cittá non mi sarebbe 1100 1, II | servigio debbia esser largo donatore, avendoli da voi avuti, 1101 1, II | la fortuna esser liberali donatori, e larghissimamente ora 1102 1, II | largamente spendeva e ad altrui donava. Il che fin a l'ultimo suo 1103 1, V | essendo venuto Niceno in casa, donde Angravalle poco innanzi 1104 1, II | rovina messo? Se io gli donerò tutto 'l grandissimi 1105 1, II | quindi dal volubil vento donnesco agitata. Vedrai altresí 1106 1, II | maggior di quel che era donògli la cittá di Passagarda ov' 1107 1, III | andar seco, lasciate le donzelle in casa a desinare, elle 1108 1, III | esser beffate con forse doppia vendetta.~ ~ ~ 1109 1, III | che egli le ne rende in doppio.~ ~Non son ancora molti 1110 1, II | forte, che insieme con una dorata e vaga lancia vedere si 1111 1, V | ciò che fanno, e che non dormeno, ma menano le mani e i piedi. 1112 1, V | molto bene, e quasi che dormí fino a l'ora del desinare, 1113 1, IV | cominciate prima, egli non dormirá, ma un giorno che voi non 1114 1, V | brigata in quella casa a dormire. Venuto il giorno, fece 1115 1, II | de l'altre due figliuole dotata, e il rimanente fra lor 1116 1, II | vertuoso e di molte doti dotato, che prenderá per sua suprema 1117 1, IPre | poeti o d'istorici, e cosí dottamente l'openion vostra con vere 1118 1, II | invecchiare. Vedi un altro dottissimo in qual si voglia scienza, 1119 1, IPre | avesse quel giorno che il dotto dottore e poeta soavissimo 1120 1, VIPre | magnifico messer Paolo Taeggio dottor di leggi narrò un mirabil 1121 1, IPre | quel giorno che il dotto dottore e poeta soavissimo messer 1122 1, IPre | ingegno, la erudizione, la dottrina e tante altre vostre singolari 1123 1, IIIPre| messer Ottonello Pasini, uomo dottrinato e piacevol compagno, narrò 1124 | dov' 1125 1, III | un tratto la voglia. – Da dovero dico e da meglior senno 1126 1, II | il fanciullo in finissimi drappi di seta e di broccato d' 1127 1, V | de la mutola, con certo drappo in capo come faceva essa 1128 1, VIPre | pentito ritorna a la via dritta. Gli uomini sconci e scelerati 1129 1, IPre | acutamente faceste chiari i dubii che proposti vi furono, 1130 1, V | tutto di gelosia pieno, dubitando che ella alcun suo amante 1131 1, VPre | risposi. Onde non vi convien dubitare ch'io non resti eternamente 1132 1, V | adirato genero, di cui forte dubitava che contra la moglie non 1133 1, VI | con l'armi s'acquistò il ducato di Milano, fu uomo ne le 1134 1, I | anni di nostra salute mille ducento quindeci, quando il miserabil 1135 1, IV | Guglielmo, che fu padre de la duchessa di Mantova. Era la moglie 1136 1, IIPre | il mondo confesso. Ben mi duole non aver saputo imitar l' 1137 1, V | pollastri, cosí le rispose: – Duolmi, signora cugina da me molto 1138 1, VIPre | vertuose opere, ma poco durano in quelle, anzi ritornano 1139 1, II | grandissimi trionfi e feste, e che durassero otto giorni. Avuta Ariabarzane 1140 1, V | male credeva. Ma di Niceno, durava gran fatica a creder 1141 1, IV | raccolse, e mostrandosi ben ebra de l'amor di lui, li fece 1142 1, II | donna duo begli occhi e due eburne e belle mani, come sono, 1143 1, II | inferire che il premio sempre ecceda il merito di colui che serve. 1144 1, IVPre | Bandello a l'illustrissima ed eccellentissima~signora la signora Isabella 1145 1, IPre | altre vostre singolari ed eccellentissime doti. Ogni facil cosa 1146 1, I | stirpe sono usciti uomini eccellentissimi, cosí ne la milizia come 1147 1, VI | suo ingegno. In lui però l'eccellenza de le lettere ed il pregio 1148 | eccetto 1149 1, II | quale deve esser fuor d'ogni eccezione, giá era divenuto marito 1150 | eccoti 1151 | eccovi 1152 1, VI | che alora di nuovo era edificato, e si fece chiamar il padre 1153 1, II | Restò di questi contrarii effetti ciascuno che a lo spettacolo 1154 1, II | di bellezza a la maggior eguale. Onde fatta questa deliberazione 1155 1, II | pensando di maritarle a suoi eguali, ma veggendo che egli, il 1156 | ei 1157 1, II | gonfio, ambizioso e piú elato d'animo che la superbia 1158 1, II | altrimenti. Aveva il re eletto tre baroni vecchi per giudici 1159 1, IPre | dotti e facondi uomini ed eloquentissimi che oggi vivano fosse stato 1160 1, Int | come disse il gentile ed eloquentissimo Boccaccio, che queste mie 1161 1, VI | per far che il marito s'emendasse. Il santo frate, stringendosi 1162 1, VI | si vergogna dire questo enorme peccato. Credetelo a me 1163 1, VI | gran lunga avanzavano molti enormi vizii che aveva. Ma fra 1164 1, V | perder tempo in parole, entrarono a far un'altra volta la 1165 1, V | moglie si avvicinava per entrarvi dentro. Non era ancora Angravalle 1166 1, IV | la quale, prima ch'ella v'entrasse, il signor Francesco, fratel 1167 1, III | bianco. – Aveva ella alcune entrate da per sé, per una ereditá 1168 1, VI | volentieri il frate. Quivi entrati in varii ragionamenti, il 1169 1, III | sempre che aveva comoditá entrava su 'l fatto suo. Ma ella 1170 1, V | molto non può tardare, io entrerò in parlamento di belle donne 1171 1, VI | propositi sotto varie pitture, epigramme assai de le sue, che dimostrano 1172 1, II | che nascerebbe fosse suo erede universale; se femina partorisse, 1173 1, VI | mio caro, io non son punto errata né m'inganno, ma il misero 1174 1, II | cagione apertissima che mille errori ne l'operazioni umane tutto 1175 1, IPre | venir a le mani col nostro eruditissimo messer Girolamo Cittadino, 1176 1, IPre | acutezza del vostro ingegno, la erudizione, la dottrina e tante altre 1177 1, IPre | assai vi saranno rozze, mal esplicate, né con ordine conveniente 1178 1, V | quello l'amor di Bindoccia espose, e con fatte ragioni 1179 1, IPre | quanto negoziato aveva v'esposi. Parve al signor Alessandro 1180 1, I | pratica per uno gentiluomo espressamente dal cardinal Cibo mandato 1181 1, IPre | poste, o con parlar barbaro espresse, a la debolezza del mio 1182 1, V | lasciò il famiglio a casa con espresso comandamento che de la moglie 1183 1, II | che molti ne favorisce ed essalta, ma perché il genio di quello 1184 1, II | quando gli donano e quando li essaltano, avendo sempre rispetto 1185 1, II | tutto il piú onorarlo, essaltarlo e farlo piú ricco, a ciò 1186 1, II | levi lodando al cielo ed essalti e seco fai l'umile, subito 1187 1, II | dono e piú volentieri gli essalto e onoro? Attendi dunque, 1188 1, V | fastidio, si deliberò di nuovo essaminar diligentemente il servidore, 1189 1, I | istesso celebrò le male essaminate nozze. Come queste intempestive 1190 1, II | matura diligenza il tutto essaminavano, e ritrovando il re ingiustamente 1191 1, II | Ariabarzane, dal quale con maturo essamine volsero intender perché 1192 1, II | presente vado a metter ad essecuzione quanto mi comanda. – E cosí 1193 1, II | prodighi? Di cotesti e simili essempi pieni ne sono tutti i libri 1194 1, I | Ed a ciò che con alcuno essempio io dimostri quanto nocivo 1195 1, Int | che desiderano di vederle, essendone state vedute pur assai, 1196 1, II | comanda che la sentenza si essequisca, o, se gli pare, libera 1197 1, II | la volontá del re, tosto essequisce il tutto. Il re, a cui nel 1198 1, II | persiani tal diffinizione stata essequita e registrata nei loro annali. 1199 1, I | volendo piú tardare a dar essequuzione al fatto, essendo la settimana 1200 1, II | meglio di lui sappia l'armi essercitare, od in altro conto piú di 1201 1, II | persona, e in molte imprese essercitati, e uomini intieri e di saldo 1202 1, II | grandissimo, e molto ne l'armi essercitato. Questo fu quel che prima, 1203 1, II | non aveva ottenuto ne lo essercito, ammazzò Artabano, ultimo 1204 1, II | servire, pratico in tutti gli essercizii di corte, e che vie piú 1205 | esserne 1206 | esservi 1207 1, VI | disse molte buone parole essortandolo destramente a confessarsi, 1208 1, Int | pur assai, tutto il m'essortano a darle fuori. Molte ne 1209 1, V | prenderebbe gelosia. La donna essortata dai suoi disse che restarebbe 1210 1, IPre | che voi piú e piú volte essortato m'avete a far una scielta 1211 1, VI | ebbe e fattogli una santa essortazione, volendo partire, gli disse: – 1212 1, IPre | pensai, sodisfacendo a l'essortazioni vostre, che appo me tengono 1213 1, V | raggirasse. Il marito l'essortò che a letto se n'andasse 1214 1, IVPre | signora la signora Isabella da Este~marchesana di Mantova~ ~ 1215 1, II | consiste, molte fiate a gli estremi inchinando, cadeva nel vizio 1216 1, VI | il santo sacramento de l'Eucarestia, a ciò che prendendo il 1217 | faccio 1218 | facendola 1219 | facendole 1220 | facendolo 1221 1, V | bene trattar si deveno, facendomi buona compagnia, e non tenendomi 1222 | facesti 1223 1, V | leggero, volendo, potrai facilitare, e quando viene a vederti, 1224 1, IPre | che alcuno dei piú dotti e facondi uomini ed eloquentissimi 1225 1, II | nondimeno in corte ei muor di fame, ove un altro ignorante 1226 1, V | poi levate le donne, e i famigli mandati via, e la dieta 1227 1, VI | vada nel palazzo che fu del famoso conte Gasparo Vimercato 1228 1, IVPre | ricordo che, essendo ella fanciulletta, e volontarosa, come le 1229 1, V | signora mia cugina, fin che fanciullette eravamo, insieme nodrite, 1230 1, II | carico aveva di presentar il fanciulletto al re, fece la culla innanzi 1231 1, II | la quale partorí un bel fanciullino con sanitá di tutte due 1232 1, III | in quel punto montata la fantasia a la donna di far una solenne 1233 1, I | se fossero uniti insieme, farebbero una cittá piú maggior assai 1234 | faremo 1235 1, III | vostre spade e scimitarre. Fareste meglio a comperar altre 1236 1, V | geloso, adesso non geloso, ma farnetico e scimonnito mi pare. Io 1237 1, II | maggior seco giostrare e farseli superiore, e piú di lui 1238 1, II | mezzo di questa figliuola farselo genero. Vero è che ad inchinarsi 1239 1, V | cosí tratto il bambagio del farsetto che, pien di freddo, d'ova 1240 | farti 1241 1, IIIPre| ho tra me deliberato di farvene un dono, non mi essendo 1242 1, III | ferire, disse a la moglie: – Fatevi in costá, se volete ch'io 1243 1, II | dal suo padrone, quante fatiche e quanti strazii è necessario 1244 1, IVPre | signor Ermes la richiesta fattagli, e poi sorridendo cosí le 1245 1, IV | vagheggiarla e dirle fattamente i casi suoi, che celatamente 1246 1, VI | errore. Assolto che l'ebbe e fattogli una santa essortazione, 1247 1, III | cosí solo condotto? – Egli, fattole debita riverenza, le rispose: 1248 1, Int | le ho messe insieme, e fattone tre parti, per dividerle 1249 1, VI | vide uscito di camera, cosí fattosegli incontro lo interrogò se 1250 1, II | quanto parlava; il perché fattoselo un giorno chiamare, come 1251 1, V | veggendosi l'oglio su la fava, finí di narrar al padre 1252 1, III | accidente, e ha perduta la favella. – Oimè, – rispose ella, – 1253 1, V | caminato, che a pena poteva favellare. Sendo egli poi domandato 1254 1, III | di simil materia non le favellasse. Il giovine, non sbigottito 1255 1, V | convenevolezza, che ogni volta ch'io favellassi seco tu montaresti su 'l 1256 1, III | questo la fortuna assai favorevole, perciò che la donna, che 1257 1, II | quale di continuo tien i favori del prencipe su la bilancia, 1258 1, II | sacratissimo re, da te piú che lui favorire, e i servigi miei piú grati 1259 1, II | tuttavia si vede che molti ne favorisce ed essalta, ma perché il 1260 1, I | che de la Buondelmondesca fazione era alora il capo. Disegnando 1261 1, I | si divise la cittá in due fazioni come giá era tutta Italia, 1262 1, I | poi li sopravengono o di febre o d'altro male sono piú 1263 1, V | Aveva solamente un suo fedelissimo compagno, giovine di ventidui 1264 1, I | gli Uberti con il favor di Federigo secondo, re di Napoli e 1265 1, IV | si reputava esser il piú felice amante che fosse al mondo, 1266 1, V | si partiva. Poi, pieno di fellon e mal animo verso de' dui 1267 1, I | pieni di mal talento, e di fellone animo contra messer Buondelmonte 1268 1, V | malizie che continuamente le femine sanno trovare, troppo se 1269 1, V | aveva, una sua casa ed un fenile arse e fece grandissimo 1270 1, V | quell'arme ch'ella era ferita ferir Angravalle, sperando con 1271 1, III | essendosi concio in atto di ferire, disse a la moglie: – Fatevi 1272 1, III | mannara di sopra, che dovesse ferirlo. Cosí varie cose tra sé 1273 1, V | di quell'arme ch'ella era ferita ferir Angravalle, sperando 1274 1, I | fu assalito, e per molte ferite a piè del ponte, sotto una 1275 1, III | affettuosamente, e alora fermandosi o a piedi od a cavallo secondo 1276 1, II | che un vero amante possa fermar il piede, anzi vede la sua 1277 1, II | Gridato adunque al re che si fermasse, l'avvertí del pericolo 1278 1, V | camera con il chiavistello fermata, e visto chiaramente hai 1279 1, II | vada. Ma avvertisci bene e fermati ne l'animo di non dirgli 1280 1, II | rivolgeva per questa dimanda, e fermatosi in un pensiero che nel capo 1281 1, IPre | credere, anzi porto pur fermissima openione, che voi le cose 1282 1, IV | signora Daria Boeta e quivi si fermò. Era in quei a Milano 1283 1, II | una bestia selvaggia molto feroce e snella, la quale, d'un 1284 1, VIPre | arme eravate al Finale del Ferrarese. State sano.~ ~ ~ 1285 1, II | si sforzava vincer lui, e ferrato che fu il cavallo ne fece 1286 1, III | che egli non adoprarebbe ferro. Ella a modo alcuno non 1287 1, V | perder tempo, ma ai suoi ferventi amori dar alto principio, 1288 1, III | comodo a manifestarvi il mio ferventissimo amore, e come per voi era 1289 1, IVPre | vo' nomar uno dei primi feudatarii di Lombardia, il quale, 1290 1, Int | quelle poi, che da la vorace fiamma si son sapute schermire, 1291 1, II | loro una legge, ch'ogni fiata che il re fuor di misura 1292 1, IV | contento se non vi faceva un ficcare un pugnale avvelenato nel 1293 1, V | sommamente di Niceno si fida, io vorrei che egli quello 1294 1, II | impose a uno de li suoi fidati camarieri, che subito se 1295 1, V | maggior tristo del mondo, ma fidatissimo d'Angravalle. In casa nostra, 1296 1, II | magnanimo uomo e tanto suo fidato, e suo suocero e genero, 1297 1, V | casa, un solo di cui si fidava tenendone, che era un mascalzone 1298 1, VIPre | signore il signor~Cesare Fieramosca luogotenente~de l'illustrissimo 1299 1, IVPre | voglia o per augelli o per fiere, non sono di buona razza, 1300 1, II | buon falcone con i suoi fieri artigli quella nel collo 1301 1, II | e tutto insieme di cosí fiero sdegno cagione, che in dubio 1302 1, I | Lambertuccio Amidei e ad Uderigo Fifanti, tutti di parentado nobilissimo, 1303 1, III | meschiata riccamente con fila d'oro. V'erano quattro origlieri 1304 1, III | carmesino tutta ricamata di fili d'oro, con le frange d'ognintorno 1305 1, V | inestimabile liberalitá di Filippo Vesconte uscito di pregione, 1306 1, II | romana eloquenza, quelli filosofi che del deversi sprezzare 1307 1, II | cose di lettere e materie filosofiche. Onde assisi l'uno a rimpetto 1308 1, VIPre | genti d'arme eravate al Finale del Ferrarese. State sano.~ ~ ~ 1309 1, III | tenendola ferma, aperse una finestra. Piangeva la donna conoscendo 1310 1, V | Angravalle disse: – Io voglio finger il tal giorno d'andar fuor 1311 1, IV | fosse cagione, cominciò a fingersi inferma e a non si lasciar 1312 1, III | meglio adescar gli amanti fingeva voler il giambo ed esser 1313 1, V | veggendosi l'oglio su la fava, finí di narrar al padre e ai 1314 1, Int | novelle siano scritte in fiorentin volgare, perché direi manifesta 1315 1, I | vincitori, non avendo i fiorentini cercato di ampliar lo stato 1316 1, I | quali nel secondo luoco fiorivano gli Amidei e li Donati, 1317 1, VI | cominciò con ammirazione fisamente a riguardar il frate, e 1318 1, II | levata in alto, quando il re fiso guardava nel volto ad Ariabarzane, 1319 1, I | case, per andar di dal fiume. Quivi dai congiurati fu 1320 1, IIIPre| stia se talora è reso lor focaccia per pane, a ciò che, qual 1321 1, III | gli occhi tuttavia e i focosi sospiri parlavano per lui. 1322 1, V | caro, non ardiva il suo focoso desiderio scoprirgli. Ben 1323 1, III | imbrunire e di farle un bel fodro di velluto e poi donarla 1324 1, III | giorno, se non avete nuove foggie di conciature di capo, nuovi 1325 1, V | stato duro a creder tanta follia di Niceno. Bindoccia, che 1326 1, II | corti si può trovare qualche fondamento di ragione di queste mutazioni, 1327 1, V | minor male. Questo uomo da forche, dolendosi meco che tu senza 1328 1, I | Uberti, che ne la cittá e fori nel contado erano potentissimi, 1329 1, III | facciano una bella donna ben formata, e con leggiadre maniere 1330 1, III | ritonde e sode che parevano formate d'alabastro, se non che, 1331 1, IV | sciocca fece portar seco un forsiero ove erano quindeci migliaia 1332 1, I | perché queste famiglie erano forti di palazzi e di torri e 1333 1, II | contrario contendono, e con fortissimi argomenti si sforzano provare 1334 1, II | la lancia non era stato fortunevole ma fatto per elezione, e 1335 1, V | trattata, che ella sará stata forzata a provedersi. Il perché 1336 1, IPre | origine, non bene misurando le forze mie, che io le novelle scrivessi, 1337 1, VI | Ed a riceverlo, quanto la fragilitá umana comporta, bisogna 1338 1, III | ricamata di fili d'oro, con le frange d'ognintorno di seta carmesina, 1339 1, IV | riccio sovra riccio tutto frastagliato e sparso di bellissimi ricami 1340 1, IV | entrasse, il signor Francesco, fratel maggiore del signor Ermes, 1341 1, V | pur di far male, attesa la fratellevol benevoglienza che con Angravalle 1342 1, VI | convento de le Grazie dei Frati osservanti di san Domenico, 1343 1, V | fatto nostro, se noi ai freddi e rari abbracciamenti e 1344 1, III | d'un sudor freddo come un freddissimo ghiaccio. Ora, teneva pur 1345 1, IV | sparso di bellissimi ricami e fregi. Conducevano quattro corsieri 1346 1, III | nuovi colletti, e coperte fregiate d'oro a la carretta, con 1347 1, II | torno aveva un bellissimo fregio di ricamo, a cui pendevano 1348 1, V | Ma in di Dio le tue frenesie non averanno luogo, perché 1349 1, I | de le volte quella strada frequentava. Il cavaliere, che forse 1350 1, V | che, pien di freddo, d'ova fresche e di malvagía avesse piú 1351 1, V | mostrarsi con lei sempre piú fresco e valente cavaliero; ma 1352 1, V | pretesto d'aver flusso, frettolosamente al suo amante, che lieto 1353 1, V | del suocero ne volò con frettoloso passo. Come quivi fu giunto, 1354 1, III | di Napoli o quattro gran frisoni, par che non possiate comparire. – 1355 1, II | mise velocissimamente in fuga. Il re, veduto lo strano 1356 1, IV | fosse cagione, ella se ne fuggí dal marito furtivamente, 1357 1, II | altro non brami che questo fuggitivo piacere; se non gli impedisci 1358 1, IV | duca di Borbone, che alora fuggito di Francia era in Milano 1359 1, III | riverite e da noi onorate, fuggivano quasi tutti di venir troppo 1360 1, I | me piace di narrarvi le funeste e lagrimose nozze d'un cittadino 1361 1, IVPre | parliate. Ché da questa casa in fuora, ove di giorno e di notte 1362 1, I | disturbo; ché essendo voi fuorausciti di Bologna, e dimostrando 1363 1, I | non volevano che tanto a furia fosse da correre, ma da 1364 1, IV | non dico governata, ma furiosamente spinta, a l'ultimo e sé 1365 1, IV | ella se ne fuggí dal marito furtivamente, e in Pavia si ridusse, 1366 1, II | saliva fin a le stelle, fusse lasciato dietro a l'aerone. 1367 1, II | io poi liberal nomato ne fussi, se tu prima con le tue 1368 1, IIIPre| potendo sofferire che altri si gabbi di loro, quantunque essi 1369 1, V | messo il rossignuolo ne la gabbia, beffando Angravalle in 1370 1, II | il falcone a seguitarlo gagliardamente. Ed ecco in quel che il 1371 1, III | quale era d'un cervel piú gagliardetto e capriccioso che a donna 1372 1, II | animo accompagnata da fiera gagliardia, quella con corona di finissim' 1373 1, IV | giudicatolo meglior e piú gagliardo macinatore che non era il 1374 1, IIIPre| Muse, la signora Cecilia Gallerana contessa, e la signora Camilla 1375 1, V | facessi fui da te avvisata o garrita? quando mai dicesti che 1376 1, VI | che fu del famoso conte Gasparo Vimercato e vedrá ne le 1377 1, II | cortese meriti biasimo e gastigo e la disgrazia vostra, come 1378 1, VPre | far male, non divenendo gelosi senza cagione, per ciò che 1379 1, V | il suo avviso, tuttavia gemendo si lamentava, e con la bocca 1380 1, II | bei colpi da molti, era general giudicio che il senescalco 1381 1, V | nulla sentendo che sospetto generar potesse, e parendogli ogni 1382 1, I | sète. A voi non mancheranno generi secondo la qualitá e grado 1383 1, IVPre | che tutti i figliuoli che generò, ancor che fossero gran 1384 1, II | grado. Ché se l'uomo è di generosa e di nobilissima schiatta, 1385 1, IVPre | cavalli, ricerca cavalle generose prodotte da buone e nobili 1386 1, II | pigliar a grado questi atti generosi che egli usava. Ora avendo 1387 1, II | ed essalta, ma perché il genio di quello non convien col 1388 1, II | loro diedero fu, il primo genito del re, giovine molto valoroso 1389 1, V | per lo santo corpo di san Gennaro, che io ho visto salir un 1390 1, VPre | Maria, essendosi ella in Genova fatta monaca; la qual nel 1391 1, V | mandar a la loggia dei Genovesi per vivere. – Il padre alora, 1392 1, II | predica per un cortese e gentil cortegiano. Dammi un lascivo 1393 1, V | a le chiese come l'altre gentildonne vanno, perché se è alcuna 1394 1, V | avveduto molto, e di bei modi e gentilissimi costumi adornato, di lui 1395 1, II | Il figliuolo del re toccò gentilmente lo scudo del senescalco, 1396 1, IVPre | i figliuoli che nascono gettano a l'acque. Che dirò io? 1397 1, IV | la signora Bianca Maria gettati gli occhi a dosso, e giudicatolo 1398 1, I | statua che v'era di Marte, gettato da cavallo e crudelissimamente 1399 1, III | innamorata, saltò del letto e gettatole le braccia al collo, le 1400 1, III | freddo come un freddissimo ghiaccio. Ora, teneva pur detto la 1401 1, I | era tutta Italia, cioè in Ghibellini e Guelfi, che fu l'ultima 1402 1, III | aspettando che fine questi ghiribizzi d'Eleonora devessero riuscire, 1403 1, V | che con mia figliuola si giaccia? Tu non sai giá mostrarci 1404 1, V | Niceno e seco sempre si giacque, gustando ella molto meglio 1405 1, III | qui, dov'è questo nastro giallo, – e tuttavia vi teneva 1406 1, III | amanti fingeva voler il giambo ed esser di questo o di 1407 1, VIPre | che il nostro piacevole Gian Tomaso Tucca anco egli legga 1408 1, VI | nostro redentore messer Giesu Cristo, in mano del quale 1409 1, VIPre | la molto vertuosa signora Ginevra Bentivoglia sua consorte, 1410 1, II | parole, Ariabarzane ch'in ginocchione col capo chino stava attendendo 1411 1, IV | né de le sue bravarie. Io giocarei di prima, e ciò ch'egli 1412 1, III | l'amante nel letto, ove giocarono piú fiate a la lotta, e 1413 1, II | e di tal maniera un buon giocatore era stimato, come oggidí 1414 1, II | fosse astenuto quando egli o giocava o altro faceva seco, e se 1415 1, IIIPre| fatta una beffa a Calcagnino giocolatore, de la quale egli entrò 1416 1, V | vestimenti quanti ho, e de le gioie e anella che da principio 1417 1, V | Bindoccia lo attendeva, che gioiosamente lo raccolse. Angravalle 1418 1, V | cosí a l'incontro tutto gioioso se le fece, e quella affettuosamente 1419 1, II | non tanto dei suoi comodi gioisce, quanto de l'altrui mal 1420 1, V | una de le belle e gentili giovanette di Napoli, di cui i primi 1421 1, V | che io senza goder la mia giovanezza divenga vecchia. Io sono 1422 1, I | parentado nobilissimo, e giovani valorosi e di cor animoso. 1423 1, Int | scritte: affermo bene che per giovar altrui e dilettare le ho 1424 1, II | pazienza che mostrava, né giovarli la modestia che nel parlare 1425 1, II | prima che il messo che le giovinette aveva condutte si partisse, 1426 1, IPre | nostro eruditissimo messer Girolamo Cittadino, che in casa con 1427 1, II | senescalco che egli nel gittar in terra la lancia disse, 1428 1, V | Non dopo molto scese anco giú Angravalle col fante, i 1429 1, II | l'altrui mal di continovo giubila e ride, e del profitto altrui 1430 1, IPre | presenza vostra, benfatto giudicai che, questa al nome vostro 1431 1, II | Onde veduta che l'ebbe, e giudicatola vie piú bella di quel che 1432 1, V | uomo di perfetto giudicio, giudicavi che io devessi cercar altrove 1433 1, II | oportuno, il tutto maturamente giudicheranno secondo le leggi e costumi 1434 1, II | fosse lecito, quando simil giudicii si facevano, supplicar il 1435 1, IPre | sentirvi. Ma che dirò io del giudicioso vostro giudicio, intiero, 1436 1, IV | affezione, di modo che egli giudicò la donna essersi mossa per 1437 1, III | essendo circa il fin di giugno. Il perché cadutogli in 1438 1, V | bella donna, a la quale come giunta la sentí, cosí a l'incontro 1439 1, II | quanto dire e far devevano. Giunte che furono a la corte, uno 1440 1, II | assai gran personaggi che il giuocar loro attenti e con silenzio 1441 1, I | agli Amidei e al contratto giuridicamente fatto, non considerando 1442 1, V | registrate, per ciò io ti giuro esser tre mesi passati che 1443 1, IV | ragionar di voi, dove egli mi giurò che non si trovarebbe mai 1444 1, II | ritrovando con veritá che egli giusta cagione avuta avesse di 1445 1, II | malagevolmente discerne il giusto da l'ingiusto, essendo cagione 1446 | gl' 1447 | gliela 1448 1, IIIPre| beffa a chi si sia, se ne gloriano e si tengono da piú e molto 1449 1, II | grazia del suo prencipe gloriosamente il mantenne, perciò che 1450 1, II | pareva che volesse in fatti gloriosi e liberali contendere. Non 1451 1, V | lume a l'improvviso, e un gocciolone per famiglio ch'è il maggior 1452 1, III | di modo che lungo tempo goderono del loro amore, e lasciando 1453 1, III | tutto il petto fin a la gola scoperse, il che a' riguardanti 1454 1, II | Dammi un avaro o vero un goloso; se al primo fai bere una 1455 1, II | Dammi in corte un superbo, gonfio, ambizioso e piú elato d' 1456 1, IV | alcuna di ragione, non dico governata, ma furiosamente spinta, 1457 1, I | Buondelmonte si fosse da sciocco governato, e ciascuno di lui mormorava. 1458 1, IVPre | lettere e di molta esperienza, governator dei signori conti Bolognini, 1459 1, IV | molto picciola sotto il governo de la madre greca, con facultá 1460 1, IVPre | prudente e saggio, e la governò mentre che visse di tal 1461 1, II | Nondimeno, come colui ch'era di grand'animo, non sostenne in modo 1462 1, III | allegro, entrò in sala e con grate accoglienze quei gentiluomini 1463 1, II | veggiamo noi molti che, per gratificarsi il lor prencipe, hanno a 1464 1, VPre | siano in ogni luogo e tempo gratissime. E circa a quanto mi scrivete 1465 1, II | suo correre tanto gli era grato, che mille altri de li suoi 1466 1, V | che io possa liberamente i gravi e noiosi miei affanni senza 1467 1, III | che la sua infermitá era gravissima. Onde alcuni giorni chiuso 1468 1, V | faceva sembiante sentirsi un gravissimo dolore. Il marito le dimandò 1469 1, III | capriccioso che a donna di gravitá non conveniva. Ella meravigliosamente 1470 1, IPre | alora ritornava con la graziosa risposta da lei avuta, tutti 1471 1, IV | giovane greca, venuta di Grecia con la madre del marchese 1472 1, II | dopo molti contrasti voleva gremir e legare, come dicano, l' 1473 1, III | donna conoscendo che il gridare non le valeva, e fieramente 1474 1, II | suo, seguendo la caccia. Gridato adunque al re che si fermasse, 1475 1, V | riconoscer il marito che gridava: – Apri, apridisse, aprendo: – 1476 1, III | accesa, ma in fine, come il grillo in capo le montava, pareva 1477 1, IV | mal volentieri portava in groppa, allargato il freno a la 1478 1, VPre | quella scrissi cosí a la grossa senza ornamento alcuno. 1479 1, II | giorno a li giostranti per guadagnar il premio ordinate, e chi 1480 1, VI | possibile. Bramoso adunque di guadagnare un'anima che, secondo che 1481 1, II | stocco finissimo con la guaina tutta tempestata di perle 1482 1, V | fratelli di lei avendo i guanti di maglia gli diede su ' 1483 1, V | tu non è giacciuto meco. Guarda ben bene per la camera, 1484 1, V | succedesse, e diceva tra sé: – Guardami pure, marito, se sai, ché 1485 1, I | voi dite avere fino a qui guardata questa vostra gentile e 1486 1, VI | grazia, a riparlargli e non guardate a lui, ché io v'assicuro 1487 1, IV | parlassi d'altro. che guardatevi da lui e andate avvertito 1488 1, V | diligentemente per tutta la camera guardato, e nulla trovando, e il 1489 1, V | finestre e a tutti che la guardavano mostrar buon viso. Di che 1490 1, IVPre | Io, signora mia, non mi guarderò dal Bandello, sapendo quanto 1491 1, V | pur questo stitico quelle guardie che vuole ed usi quante 1492 1, V | e trattosi in collo una guarnaccia de la mutola e mezzo copertosi 1493 1, III | non quando le veggio ben guarnite ed innorate, ché a quel 1494 1, III | voi né a me ci rechi il guastare le vostre vestimenta, perché 1495 1, III | voi sète cosí buono che mi guastareste queste vesti. Andate andate, 1496 1, II | caccia, o che il cavallo si guastasse. Ma di queste due cose nessuna 1497 1, II | al mondo che piú le corti guasti, che piú dissolva il vincolo 1498 1, V | il letto in parte nessuna guasto né calcato essendo, se non 1499 1, I | Italia, cioè in Ghibellini e Guelfi, che fu l'ultima rovina 1500 1, V | santo matrimonio? Sono io guercia, son contrafatta, son ammorbata, 1501 1, V | essendo io su le passate guerre da onorato cavaliero vivuto, 1502 1, I | palazzi e di torri e d'uomini, guerreggiarono lungo tempo insieme, seguendo


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