Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Matteo Bandello
Novelle

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
gugli-nemic | neri-regal | regia-sparg | spars-zuffa

                                                                    grassetto = Testo principale
     Parte,  Novella                                                grigio = Testo di commento
1503 1, IV | con la madre del marchese Guglielmo, che fu padre de la duchessa 1504 1, II | questo dico che non si debbia guiderdonar il fedel servidore, ché 1505 1, II | finissim'oro ho voluto onorar e guiderdonare, ché avendo egli cosí animosamente 1506 1, II | fossero secondo il grado loro guiderdonati. Il che, il giorno innanzi 1507 1, II | esser, come è conveniente, guiderdonato. Ma perché qui ragunati 1508 1, V | seco sempre si giacque, gustando ella molto meglio quelli 1509 1, III | che la si pacificò. E giá gustato avendo gli abbracciamenti 1510 1, V | circa dui anni da moglie hammi tenuta; poi da parecchi 1511 1, V | sono, e d'ogni mio segreto hollo sempre fatto consapevole, 1512 1, III | male prendevate dispiacere, hovvi voluto con la presenza mia 1513 1, I | figliuola senza piú d'etá idonea a poter maritarsi. La madre 1514 1, VI | cosa nessuna al sacerdote. Ieri tu mi dicesti che niente 1515 1, II | ritrarranno e resteranno ignobili, tanta è del sesso virile 1516 1, II | muor di fame, ove un altro ignorante e senza vertú è dal suo 1517 | II 1518 | III 1519 1, VI | il Iddio che degnasse illuminar la mente del marito e levarlo 1520 1, II | dare, se dal sole non fosse illuminata, il quale con le sue vive 1521 1, IPre | Il Bandello a la molto illustre~e vertuosa eroina~la signora 1522 1, II | mettendovi cura, o forse imaginando che a simil casi Ariabarzane 1523 1, VI | che gli parve e l'assolse, imaginandosi che la buona moglie fosse 1524 1, V | dica, o in sogno tu t'abbia imaginato, perciò che mai persona 1525 1, IV | pensassi che cotesta fosse una imaginazione. Quando egli praticava meco, 1526 1, I | occorrendo altra via, s'imaginò provare se con la bellezza 1527 1, IV | Ardizzino passarebbe quindi, s'imboscò con le sue genti in una 1528 1, V | moglie non incrudelisse imbrattandosi le mani nel sangue di quella, 1529 1, V | di sempiterna vergogna ha imbrattati, io astretto sono a cosí 1530 1, III | di farla un poco meglio imbrunire e di farle un bel fodro 1531 1, IV | onore ad un cavaliero d'imbruttarsi le mani nel sangue di donna, 1532 1, V | che scherzavano, la donna imitando il romore che fa l'uomo 1533 1, IIPre | mi duole non aver saputo imitar l'eloquenza del signor Silvio, 1534 1, II | trovarebbero che volessero imitarlo. Veggiamo tutto il molti 1535 1, Int | nostro Signor Iddio con immatura morte a sé lo ritirò in 1536 1, III | perciò, donne mie care, imparate a non beffar altrui, se 1537 1, I | madre volentieri con voi s'imparentasse, pigliando la signora vostra 1538 1, II | si fosse con Ariabarzane imparentato. Era egli giá stato circa 1539 1, III | pur che sia col viso ben impastato e con la pezzuola di Levante 1540 1, II | chi prima le faceva senza impedimento alcuno il premio ne portava. 1541 1, II | fuggitivo piacere; se non gli impedisci i suoi amori, se non biasimi 1542 1, V | chi i loro ragionamenti impedisse, in questa maniera madonna 1543 1, III | questo che io vo' che tutti m'impegnate la fede vostra di non movervi 1544 1, II | a la sua camera; ma io t'impegno la fede mia, che subito 1545 1, V | conseglio e aita di quella impetrare. Onde con saputa e volontá 1546 1, IVPre | signora Ippolita, che l'impetrasse dal marito di poter andar 1547 1, IIPre | che io l'aveva scritta, m'imponeste che io ve la facessi vedere. 1548 1, IPre | rileggete, e, che assai piú importa, quelle lodate. E ben che 1549 1, II | consegliò, e cosa che fosse d'importanza senza il parer di quello 1550 1, II | larghe cortesie come fai, impotente mi rendi a sodisfarti, di 1551 1, II | de la persona, e in molte imprese essercitati, e uomini intieri 1552 1, V | con un poco di lume a l'improvviso, e un gocciolone per famiglio 1553 1, II | quella cominciò fieramente ad incalciare. Si diffendeva l'aquila 1554 1, II | altro con gli scacchi ad incalciarsi. Ariabarzane, o che meglio 1555 1, II | abbassarsi, perciò che grave incarco è a donna d'alto legnaggio 1556 1, V | disegno vedeva colorito ed incarnato, disse: – Poi che a tutti 1557 1, III | levava d'intorno, che gli incauti amanti restavano miseramente 1558 1, II | molte fiate a gli estremi inchinando, cadeva nel vizio de la 1559 1, II | farselo genero. Vero è che ad inchinarsi a questo li pareva non poco 1560 1, III | veggendola su la porta se le inchinava molto affettuosamente, e 1561 1, II | padrone e vostro vassallo inchinevolmente vi bascio le real mani, 1562 1, IPre | quali assai piú purgati inchiostri si converrebbero. Pertanto 1563 1, V | e non sonar la tromba né incolparla, se prima del fallo non 1564 1, III | mia, – le rispose, – non incolpate altro se non il troppo amore, 1565 1, II | disegno che fatto giá aveva, incominciò con agri motti a mostrar 1566 1, II | di voler l'infinita ed incomprensibil vostra cortesia con l'opere 1567 1, II | i giostranti si solevano incontrare e far e colpi loro. Devete 1568 1, II | resta, come fu vicino ad incontrarlo, perciò che egli era che 1569 1, V | grandissima dolcezza ed incredibil piacer trangugiato, essendosi 1570 1, III | Miravano tutti con diletto incredibile il ben rilevato e candidissimo 1571 1, III | mostrargli che di lui gl'increscesse. Aveva il giovine una sua 1572 1, V | morbide ed alabastrine s'increspino, e poi non ritrovi alcuno 1573 1, V | che contra la moglie non incrudelisse imbrattandosi le mani nel 1574 1, V | quale con una voce tutta indebolita malinconicamente la donna 1575 1, I | era cosa malissimo fatta e indegna d'onorato cavaliere come 1576 1, V | partisti l'averá fatto tornar indietro. La casa è grande, e il 1577 1, II | l'opere tue a te di nodo indissolubil legarmi e far ch'io ti resti 1578 1, V | ella che Niceno si mettesse indosso una camicia de la mutola, 1579 1, II | Ariabarzane, che non poteva indovinar il voler del re, varie cose 1580 1, III | quelli poteva di leggero indovinare, in questa maniera disse 1581 1, IV | farlo, e a la cosa non diede indugio. Onde, essendo in Milano 1582 1, VI | con mille buone ragioni d'indurlo che si confessasse. Egli 1583 1, IV | altra via trovare, se non indurre il signor Ardizzino a servirle 1584 1, II | ciò ch'a lamentarti t'ha indutto, che sai che in Persia il 1585 1, V | e con estrema gioia ed inestimabil diletto di tutte due le 1586 1, V | Alfonso re di Ragona, per l'inestimabile liberalitá di Filippo Vesconte 1587 1, V | sorda per fantesca, ma tanto inetta ch'era da niente, assicurandosi 1588 1, V | sei, che io femina divenga infame, trista e ribalda. – Alora 1589 1, V | la vita con vituperosa infamia di voi e di me e di tutta 1590 1, IVPre | narrarmi l'istoria degli amori infelicissimi e morte di quella. Il che 1591 1, I | riputava in conto alcuno inferiore, in questo modo con parole 1592 1, II | tuttavia si deve, ma voglio inferire che il premio sempre ecceda 1593 1, I | umani quanto piú tardano ad infermarsi, tanto piú le infermitá 1594 1, III | credevate che io gravemente infermassi. Egli è vero che io sono 1595 1, VI | Ed ecco che il Porcellio infermò gravissimamente, di modo 1596 1, V | volte entrar il diavolo ne l'inferno dolcissimamente, prima che 1597 1, II | le preciosissime vesti ed infiniti gioielli che la reina sua 1598 1, II | grandissima contentezza e d'infinito piacere, e vie piú il tutto 1599 1, VI | sedere, cominciò a pienamente informarlo de la malvagitá de la vita 1600 1, VI | santissima vita, e quello informò di quanto voleva che facesse. 1601 1, II | sovente il vero servidor ingannano, che a la fine altro che 1602 1, IVPre | par ch'egli grandemente s'ingannasse, perciò che sendo, come 1603 1, IIIPre| la donna che fu altamente ingannata fosse vivo, che io questa 1604 1, V | terrete per fermo esservi ingannati. Per l'anima di mia madre 1605 1, III | non sareste venuta, mi son ingegnato con inganno ivi condurvi, 1606 1, III | alcuna volta il guardava e s'ingegnava a poco a poco di mostrargli 1607 1, IPre | compagnia, secondo che gli ingegni, le nature e l'openioni 1608 1, II | divolgato proverbio e da l'ingegnoso poeta celebrato, non esser 1609 1, V | partirti da Napoli navighi in Inghilterra a Cornovaglia, e la tua 1610 1, II | innanzi a lui deporre ed inginocchiossi innanzi a quello. Il re 1611 1, V | volte correr l'acqua a l'ingiú, volle ella che Niceno si 1612 1, VPre | marito, ancor che mille ingiurie da lui riceva. State sano.~ ~ ~ 1613 1, II | essaminavano, e ritrovando il re ingiustamente adirato, quello a rappacificarsi 1614 1, II | discerne il giusto da l'ingiusto, essendo cagione apertissima 1615 1, II | puniscano, il peccato de l'ingratitudine è pur quello che acerbissimamente 1616 1, II | reina. Fra questo mezzo ella ingravidò d'un figliuol maschio, come 1617 1, II | schiatta, egli nobilita e innalza la donna che prende a la 1618 1, III | le veggio ben guarnite ed innorate, ché a quel modo mi paion 1619 1, II | lecito al servidore le mani insanguinar nel sangue del suo signore. 1620 1, IPre | ponessi per capo e diffensiva insegna. Essendo adunque stata voi 1621 1, IPre | cosí ho scritto, non per insegnar altrui, né accrescer ornamento 1622 1, V | casa del signor mio padre insegnati, non sostengano che, se 1623 1, IV | piccione di prima piuma ed instrumento atto a far ciò che ella 1624 1, III | Aveva anche de l'animo suo instrutta madonna Barbara sua sorella. 1625 1, IV | superbissima carretta tutta intagliata e messa ad oro, con una 1626 1, III | poi otto forsieri fatti d'intaglio molto belli, posti intorno 1627 1, I | essaminate nozze. Come queste intempestive e precipitate nozze furono 1628 1, II | dire, a ciò che ciascuno intenda che io appo la tua corona, 1629 1, I | a le parti si conveniva. Intendendo cotesto matrimonio la vedova 1630 1, II | minore. – La giovane che intendente e avveduta era, udita la 1631 1, IV | condusse, come ascoltandomi intenderete. Entrata adunque in questo 1632 1, V | scoprendogli il tutto, e intenderò l'animo suo, il quale mi 1633 1, IIPre | Scipione Attellano. Quivi intendeste che alcuni giorni avanti, 1634 1, V | vituperare. che voi l'intendete. – Queste parole amaramente 1635 1, IV | sua e che perpetuamente intendeva d'essere, se da lui non 1636 1, III | alcune parolucce che non s'intendevano, mostrava star malissimo. 1637 1, II | quale, poi che buona pezza intentamente l'ebbe rimirato, volle dal 1638 1, IV | publicamente con larghi interessi, che avendo da giovine cominciato 1639 1, II | sangue tra sé conforme da interna vertú celeste commosso, 1640 1, V | volentieri in simil casi s'interponeva portando per l'amico o amica 1641 1, IPre | senso andiate di maniera interpretando, che ogni persona che vi 1642 1, VI | contra natura. A questa interrogazione il Porcellio, in sé raccolto, 1643 1, III | del suo amore, quando ella interrompendolo gli disse: – Oimè, a che 1644 1, I | in questo modo con parole interrotte a la vedova rispose: – Madonna, 1645 1, IV | restò. Il duca di Borbone, intesa la confessione di don Pietro, 1646 1, II | imprese essercitati, e uomini intieri e di saldo giudicio. Questi 1647 1, IPre | giudicioso vostro giudicio, intiero, oculato e saldo e non pieghevole 1648 1, VPre | scritta e al nome vostro intitolata, a ciò che anco ella abbia 1649 1, II | altri rimedii sono scarsi ed invalidi. Questo è quel velenoso 1650 1, II | mai aver premio si vede invecchiare. Vedi un altro dottissimo 1651 1, VIPre | onde quando si vede uno invecchiato in una costuma o buona o 1652 | invece 1653 1, IIIPre| Camilla Scarampa, le quali invero sono a questa nostra etá 1654 1, IVPre | vogliano, e con diligenza investigano qual fu il padre e qual 1655 1, IIIPre| per vedere se si poteva investigar la cagione di simiglianti 1656 1, II | animo d'Ariabarzane fosse invincibile, e non poteva con pazienza 1657 1, IVPre | massimamente essendovi invitata. La signora Ippolita fece 1658 1, VI | io che era ancor degli invitati mi ricordo che narrò tra 1659 1, III | a l'amante, e per questo invitava il marito a voler tagliar 1660 1, II | danari e il secondo spesso inviti a mangiar teco, l'uno e 1661 1, III | sua sorella. Questa un invitò madonna Eleonora a desinar 1662 1, II | fiera constanza e l'animo invitto d'Ariabarzane, ad alta voce 1663 1, I | tutte l'altre dentro vi s'involse, e le sètte seguitò, cagione 1664 1, IV | impresa. Ma egli mi replicava iratamente che era determinato di farlo 1665 1, II | manifestarti a me sarebbe di danno irreparabile e forse causa di levarmi 1666 1, I | fanciulle di Firenze, poteva irretire messer Buondelmonte. Il 1667 1, IV | piú l'adescava, per meglio irretirlo e abbarbagliarlo. Egli, 1668 1, III | fratello v'ha pur reso pan per ischiacciata? – Ella piangendo la pregò 1669 1, I | cavaliere come egli era istimato, s'era il misero amante 1670 1, IPre | la lezione o di poeti o d'istorici, e cosí dottamente l'openion 1671 1, IIIPre| due gran lumi de la lingua italiana. State sano.~ ~ ~ 1672 | IV 1673 1, V | fiera botta, che li ruppe le labbra e dui denti in bocca, minacciandolo 1674 1, II | cinto di reti e di molti lacci tesi, il re, disposte le 1675 1, VI | marito, pregandolo con le lagrime sugli occhi che si volesse 1676 1, I | di narrarvi le funeste e lagrimose nozze d'un cittadino di 1677 1, I | tra i congregati il Mosca Lamberti, uomo audacissimo e pronto 1678 1, I | Mosca, a Stiatta Uberti, a Lambertuccio Amidei e ad Uderigo Fifanti, 1679 1, V | a la camera del destro, lamentandosi di mal di ventre, ne venne. 1680 1, II | mo' saper da te ciò ch'a lamentarti t'ha indutto, che sai che 1681 1, II | disse: – Ariabarzane, i tuoi lamenti sparsi, le tue amare querele 1682 1, IVPre | scarpe, vuol che di buona lana e di buon coio siano. E 1683 1, II | infinitamente d'ubligarmi con le tue larghe cortesie come fai, impotente 1684 1, II | esser liberali donatori, e larghissimamente ora vesti, ora argento e 1685 1, II | e servigio debbia esser largo donatore, avendoli da voi 1686 1, V | anzi che come prima si lasci andar e venire a sua posta, 1687 1, V | lui essere la mutola: – Lasciala, – disse, – andare, ché 1688 1, II | disputare, ma per novellare, lasciaremo le questioni da canto, e 1689 1, IVPre | polledro, non mi parendo di lasciargli la briglia sul collo. E 1690 1, III | che ammaestrati erano, lasciarono le due donne col padrone; 1691 1, V | non sapevano l'un l'altro lasciarsi, di maniera che l'aurora 1692 1, IV | che morisse contenta, le lasciassero veder il suo don Pietro; 1693 1, V | quando mai dicesti che lasciassi il tal vezzo o non facessi 1694 1, II | cose assai che fatte aveva, lasciatosi vincer da lo sdegno, perse 1695 1, V | peggio se mai in Napoli si lasciava vedere, e quasi fu alora 1696 1, II | naturale instabilitá quello lascierá tornare fin ne l'abisso. 1697 1, IVPre | mi perdonarete s'io non lascio andar la mia moglie ov'ella 1698 1, II | gentil cortegiano. Dammi un lascivo e ai piacer de le donne 1699 1, IPre | rara, e di buone lettere latine e volgari ornata, che a 1700 1, I | dispregiator de l'affinitá loro lavare. Vi furono alcuni che, discorrendo 1701 1, V | e ubidir loro ne le cose lecite e oneste. Se poi talora 1702 1, II | contrasti voleva gremir e legare, come dicano, l'aerone, 1703 1, II | te di nodo indissolubil legarmi e far ch'io ti resti per 1704 1, VIPre | Gian Tomaso Tucca anco egli legga questa novella, ricordandogli 1705 1, II | caso devesse fare. Fu assai legger cosa ad avvedersi del corruccio 1706 1, IIIPre| volentieri questa mia novella leggeranno. La mostrarete anco a le 1707 1, IPre | openione, che voi le cose mie leggerete, perché assai spesso ho 1708 1, V | quella parte ov'ella s'era leggermente corcata, restarono senza 1709 1, IVPre | non vi rincrescerá, questa leggervi. Nostro Signor Dio vi conservi.~ ~ ~ 1710 1, III | veggendola cosí bella e leggiadra, e ogni pensando piú 1711 1, III | ben formata, e con leggiadre maniere e con tanta venustá 1712 1, IV | don Artale suo fratello leggitimo, perché egli era figliuol 1713 1, III | e profumata la camera di legno aloè, d'augelletti cipriani, 1714 1, II | buona quantitá di danari, legò tutte le sue armi cosí da 1715 1, II | fosse, perché era di gran lena e saliva fin a le stelle, 1716 1, III | materazzi di bambagio, con le lenzuola sottilissime tutte trapunte 1717 1, IVPre | possa a qualche tempo esser letta, le ho voluto preporre il 1718 1, VPre | m'ha portato una vostra lettera, la quale a me non accade 1719 1, VI | Egli ancor che non fosse letterato, come quello che era stato 1720 1, V | braccio la portò suso un lettuccio che in camera era, e con 1721 1, V | sentí Bindoccia; la quale, levando le mani al cielo poi che 1722 1, III | impastato e con la pezzuola di Levante fatto rosso, le correte 1723 1, V | la moglie aveva sentito levare, tutto di gelosia pieno, 1724 1, IV | come credo mi amate, voi levarete dal mondo questo superbo 1725 1, VI | illuminar la mente del marito e levarlo da cosí abominevol peccato. 1726 1, IV | lui di compagnia, deliberò levarsi da questa pratica del conte. 1727 1, II | ragionevolmente mosso a levarti il grado de l'ufficio del 1728 1, V | meravigliava; ma veggendosi poi levate le donne, e i famigli mandati 1729 1, III | veste dritto a le gambe, e levatola via la pose per iscontro 1730 1, III | altra beffa in modo se gli levava d'intorno, che gli incauti 1731 1, IPre | passo alcuno recondito ne la lezione o di poeti o d'istorici, 1732 1, II | adunque, avendo tutta Persia liberata e da li popoli essendo fatto 1733 1, II | modo che non solamente lo liberò dal periglio ov'era, ma 1734 1, IV | bramava, se le mostrava lieta in vista, e quanto poteva 1735 1, IPre | spesso ho veduto quanto lietamente esse mie ciance pigliate 1736 1, II | Ariabarzane, avuta questa nuova, lietissimo di tal successo, mandò a 1737 1, IPre | Lombardia a le confini de la Liguria nato, e per lo piú degli 1738 1, III | quadri di man di mastro Lionardo Vinci il luogo mirabilmente 1739 1, I | avvelenato, e tanto a dentro il liquido fuoco e sottile de l'amore, 1740 1, III | oro carmesine di preciose liste vergate, circondavano il 1741 1, II | disiava, onde se ne uscí de la lizza. Ed il giovine, fatte senza 1742 1, II | conviti poi era un nuovo Locullo, onorando grandemente i 1743 1, III | veder la prova de la tanto lodata spada, dopo alcuni contrasti 1744 1, IPre | assai piú importa, quelle lodate. E ben che alcuni potrebbero 1745 1, IPre | ciò che meritevole è di lode, di modo che Momo il giudicio 1746 1, II | innanzi a le donne quel loderai, egli sempre ti sará amico. 1747 1, II | ciò che l'opere vertuose e lodevoli possa onorare e i vizii 1748 1, II | se li farò sempre onore, lodilo quanto sappia e gli faccia 1749 1, V | dico che io sommamente ti lodo, e commendo il tuo avvedimento, 1750 1, IPre | il molto gentile messer Lodovico Alemanni, ambasciator fiorentino, 1751 1, VIPre | Prospero Colonna~ ~Abbiamo noi lombardi un proverbio che molto spesso 1752 1, VI | diceste, anzi n'è molto lontano. – La buona femina alora, 1753 1, III | giocarono piú fiate a la lotta, e sempre a lei toccò a 1754 1, II | da la natura formato per lucidissimo specchio di cortesia e liberalitá, 1755 1, IIIPre| questa nostra etá due gran lumi de la lingua italiana. State 1756 1, V | cugina di sua moglie, e lungamente in molte cose l'aveva esperimentato, 1757 1, III | avorio schietto sottili e lunghe, e con l'unghie che di perla 1758 1, III | bianchissimi piccioli alquanto lunghetti, con le dita che parevano 1759 1, II | figliuolo del re andava a lunghi passi innanzi a tutti gli 1760 1, I | dopo li quali nel secondo luoco fiorivano gli Amidei e li 1761 1, VIPre | costuma dire, cioè che il lupo muta pelo e non cangia vizio. 1762 1, II | ch'era stato in mano de li macedoni e d'altre genti dopo la 1763 1, IV | meglior e piú gagliardo macinatore che non era il suo amante, 1764 1, IV | un l'altro discoprendo le magagne de la rea femina, conobbero 1765 1, II | il giorno di calende di maggio. Il premio che al vincitore 1766 | maggiori 1767 1, V | di lei avendo i guanti di maglia gli diede su 'l mostaccio 1768 1, II | ubligato m'avessi? Gli alti e magnanimi signori alora cominciano 1769 1, II | castella, terre e cittá magnificamente donare. Che diremo di quelli 1770 1, II | liberalitá, mera cortesia, mera magnificenza e mera generositá, che da 1771 1, II | fatto re, tenne corte di magnificenze e d'opere virtuose, ed egli 1772 1, II | dimostrava e ne l'opere sue magnifiche con tal misura e temperamento 1773 1, II | offosca il giudicio che malagevolmente discerne il giusto da l' 1774 1, V | è piú bisogno averai malamente Bindoccia trattata, che 1775 1, V | flusso ti potrebbe dar il malanno. Io vo' domatina far venir 1776 | malgrado 1777 1, II | l'invidioso, chi le sue maligne chimere ascolta, non è possibil 1778 1, II | conteneva, che segno in lui di malinconia o di disperazione non si 1779 1, V | una voce tutta indebolita malinconicamente la donna rispose che pativa 1780 1, I | esser riuscito, si trovò di malissima voglia, e in modo alcuno 1781 1, V | quello che non pensava a la malizie che continuamente le femine 1782 1, III | lui. Ella che avveduta e maliziosa era, e d'esser vagheggiata 1783 1, V | freddo, d'ova fresche e di malvagía avesse piú bisogno che di 1784 1, VI | pienamente informarlo de la malvagitá de la vita del marito, pregandolo 1785 1, III | carmesino, e alcuni quadri di man di mastro Lionardo Vinci 1786 1, V | quello in che il suo amico manca. Io, tra molti i quali ho 1787 1, IV | d'essere, se da lui non mancava, pregandolo che egli volesse 1788 1, I | resoluti sète. A voi non mancheranno generi secondo la qualitá 1789 1, II | ricerca, teco non poss'io ora mandare, perciò che ella è gravemente 1790 1, II | ma quella che ti parve, mandarli: cosa in vero degna d'acerbissimo 1791 1, II | le ragioni del re udite, mandarono per Ariabarzane, dal quale 1792 1, VPre | sodisfatto. Restami solo di mandarvi quella novella, che giá 1793 1, II | dire ad Ariabarzane che li mandasse la dote de la figliuola 1794 1, III | la cittá a diporto. Ella, mandate le sue donne per casa a 1795 1, VI | eccellentissimo signor duca lo mandava e la cagione perché. Dopoi 1796 1, II | subito che sia guarita io la manderò a corte. – L'araldo, veduta 1797 1, I | cardinal Cibo mandato si maneggia. che, signori miei, fatto 1798 1, V | quanto piú se ne ciba e ne mangia, tanto piú ne appetisce 1799 1, IV | fatto scherzo che piú non mangiareste pane. E molte altre male 1800 1, IV | anzi l'aveva accarezzato, e mangiato alcune volte con lui di 1801 1, III | grado. Mentre le frutte si mangiavano, madonna Barbara, entrando 1802 1, V | famiglio, e gli ordinò un manicaretto appropriato e conveniente 1803 1, IV | tempo del mondo seco, cosí manifestamente, che non solamente ne la 1804 1, II | ira ai suoi consiglieri manifestare, i quali poi con matura 1805 1, V | non ardirei il mio desire manifestargli giá mai. Ché se per disaventura 1806 1, II | profitto grandissimo, e il manifestarti a me sarebbe di danno irreparabile 1807 1, III | luogotempo comodo a manifestarvi il mio ferventissimo amore, 1808 1, V | questo caso occorso se gli manifesti. – Angravalle lodò sommamente 1809 1, III | che a la sua innamorata manifestò tutto il suo amore, supplicandola 1810 1, V | zucchero ed una medicina di manna si aveva quella notte con 1811 1, III | aver il manigoldo con la mannara di sopra, che dovesse ferirlo. 1812 1, II | ciò che in riputazione si mantenga e possa l'acquistata grazia 1813 1, II | veruno a le mobil onde del mare e a la instabilitá dei venti 1814 1, V | era figliuola del signor Marino Minutolo. E perché era bellissima, 1815 1, IVPre | nostro gentilissimo messer Mario potrá talor, quando non 1816 1, V | si facciano. Ché non si maritano le donne agli uomini per 1817 1, II | fatto l'aveva pensando di maritarle a suoi eguali, ma veggendo 1818 1, I | piú d'etá idonea a poter maritarsi. La madre di lei, veggendola 1819 1, V | mia sventura, a costui mi maritaste, e assai meglio per me sarebbe 1820 1, V | poche erano meglio di lei maritate. Circa dui anni adunque 1821 1, I | convenutosi de la dote, si maritò in messer Buondelmonte. 1822 1, I | una statua che v'era di Marte, gettato da cavallo e crudelissimamente 1823 1, II | accidenti seco conduceva, il martello e le tenaglie, al suo buon 1824 1, V | fidava tenendone, che era un mascalzone ruvido e villano, il quale 1825 1, III | alcuni quadri di man di mastro Lionardo Vinci il luogo 1826 1, III | signore. V'erano quattro materazzi di bambagio, con le lenzuola 1827 1, II | disputatore in cose di lettere e materie filosofiche. Onde assisi 1828 1, I | curarsi, assai a buon'ora il matino de la Pasqua, essendo montato 1829 1, I | far mercatanzia di questi matrimonii, a me piace di narrarvi 1830 1, IVPre | Bolognini, figliuoli del conte Matteo Attendulo e de la signora 1831 1, II | orribil fine, volle quella mattina esser presente al tutto, 1832 1, II | manifestare, i quali poi con matura diligenza il tutto essaminavano, 1833 1, II | Ariabarzane, dal quale con maturo essamine volsero intender 1834 1, VI | gravissimamente, di modo che i medici avevano poca speranza de 1835 1, V | credeva di poter far senza medicine, perché meglio si sentiva 1836 1, III | da un pover compagno, la megliore e la piú fina che sia in 1837 1, II | Ariabarzane era tenuto dei megliori che in corte si trovassero. 1838 1, V | che otto buoni siroppi di mele e di zucchero ed una medicina 1839 1, III | in un tratto le scoperte membra ricoperse, e condusse i 1840 1, II | dirgli mai che tu sia la men bella, imperò che il tacere 1841 1, IV | una buona ed agiata casa, menando una vita troppo libera e 1842 1, V | fanno, e che non dormeno, ma menano le mani e i piedi. Vedi 1843 1, V | volendo la figliuola seco menare, comandò ai suoi servidori 1844 1, V | che con loro a casa ne la menassero. – Non mi lasciate, – diceva 1845 1, V | fecero molto onorevoli. Menatola poi a casa ed entrato in 1846 1, II | la primiera per me se gli meni, e medesimamente la dote 1847 1, II | gli altri baroni si pose a mensa. La meraviglia di ciascuno 1848 1, IV | sinistra da la contrada de' Meravegli al corso di San Giacomo. 1849 1, II | addosso ad Ariabarzane, meravigliandosi pur assai che in sembianza 1850 1, VIPre | Milano avvenuto, che fece meravigliar senza fine tutti quelli 1851 1, III | tutti voi forte di me devete meravigliarvi, veggendomi qui sano che 1852 1, II | i baroni di questa cosa meravigliati, attendevano ciò che il 1853 1, IV | cosí fatta proposta, si meravigliò forte. Tuttavia le disse 1854 1, II | nulla piú. Lo scudo era meraviglioso e forte, che insieme con 1855 1, V | sarebbe stato che io un vil mercadante o qualche artefice avessi 1856 1, I | dimostri quanto nocivo sia far mercatanzia di questi matrimonii, a 1857 1, III | perciò che la donna, che da merigge non dormiva, era in una 1858 1, II | serve. Ora a te dico che, meritando tu ogni tanto quanto 1859 1, V | per marito l'opere tue non meritano, dimmi, ti dico, se da otto 1860 1, II | biasimato e in luogo di meritar guiderdone gli era il suo 1861 1, IIIPre| servigio, perché voi meritate per le vostre rare e buone 1862 1, II | quanta cosí fatta festa meritava. E forse che cavaliero alcuno 1863 1, IPre | a stile, lodando ciò che meritevole è di lode, di modo che Momo 1864 1, III | ognintorno di seta carmesina, meschiata riccamente con fila d'oro. 1865 1, VIPre | di pietá, e se non fosse meschiato di cose sacre sarebbe da 1866 1, VI | mezzo scandalizzato fosse: – Messere, – disse, – voi mi domandate 1867 1, II | giovine molto valoroso e nel mestier de l'armi di grandissima 1868 1, II | la mezza luna a l'altra metá appare. Alora ciascheduno, 1869 1, V | provato il bene. che, mettami pur questo stitico quelle 1870 1, IV | da lui e andate avvertito mettendo mente ai casi vostri. Ma 1871 1, V | tra quelli animosamente mettendosi, o in fallo o come si fosse, 1872 1, II | senescalco, né altrimente mettendovi cura, o forse imaginando 1873 1, V | certi staffili per fargli mettere a la sella de la sua mula, 1874 1, II | li duo ferri dinanzi per mettergli a quello del re, deliberando 1875 1, IVPre | Onde avendola scritta per metterla con l'altre mie novelle, 1876 1, IV | istessa notte a don Pietro e metterlo in prigione; il quale confessò 1877 1, I | possessore, deliberò senza mettervi piú tempo il seguente 1878 1, II | suoi baroni che seco si mettessero di brigata dietro a la fiera, 1879 1, III | Oimè, a che pericolo voi mettete la vita vostra e la mia? 1880 1, V | quanta industria sapete, e mettetevi come spioni a le poste, 1881 1, III | secondo che si trovava, si metteva a ragionar con lei. E ben 1882 1, V | mal volentieri a questo mi metto; ma il bisogno mi stringe, 1883 1, II | vedeva simil al re, come la mezza luna a l'altra metá appare. 1884 1, I | ponno liberamente aspettar miglior occasione.~ ~ ~ 1885 1, II | tennero il falcone per uno dei migliori del mondo, dandogli quelle 1886 1, IVPre | quella libertá che le donne milanesi vanno, pregò essa signora 1887 1, II | d'arme, ché grado ancora militare non aveva ottenuto ne lo 1888 1, VI | Milano, fu uomo ne le cose militari senza dubio da esser agguagliato 1889 1, V | molti anni aveva sotto lui militato e ricco si trovava, d'una 1890 1, II | degli Arsacidi, sotto cui militava, ed il dominio di Persia 1891 1, I | eccellentissimi, cosí ne la milizia come in altre vertú. Esso 1892 1, IIPre | comandamenti vostri ma ad ogni minimo cenno, tanto è l'obligo 1893 1, II | magnifico, lo facesse con i suoi minori od uguali, perciò che a 1894 1, I | popolani grandi ed il popol minuto fecero varie e grandissime 1895 1, V | figliuola del signor Marino Minutolo. E perché era bellissima, 1896 1, V | anco questa carriola, e mira se nessuno v'è giacciuto 1897 1, III | che a' riguardanti fu di mirabilissima gioia a vedere, perciò che 1898 1, IPre | dichiaravate, che era stupore e miracolo a sentirvi. Ma che dirò 1899 1, II | Il re non si saziava di mirarlo, e tanto era il piacer che 1900 1, III | mostrandola disse: – Ecco; mirate se ne vedeste mai una tale. – 1901 1, V | a te venir facesti? che miri, rea femina? che non rispondi? – 1902 1, II | salto le reti trapassate, si mise velocissimamente in fuga. 1903 1, IV | cantava a' sordi. Cosí la misera fu decapitata. E questo 1904 1, I | ducento quindeci, quando il miserabil caso, di cui parlarvi intendo, 1905 1, I | sètte seguitò, cagione del miserabile essilio e crudel morte di 1906 1, IV | l'ultimo e sé ed altri a miserando fine condusse, come ascoltandomi 1907 1, V | Detto questo, tutti si misere in camino. La donna che 1908 1, II | che non mi veda a l'ultima miseria condutto, ché tutti gli 1909 1, IPre | causa e l'origine, non bene misurando le forze mie, che io le 1910 1, V | figliuola, come anco per mitigar in qualche parte la còlera 1911 1, II | difficultá ho creduto. Vorrei mo' saper da te ciò ch'a lamentarti 1912 1, II | senza dubio veruno a le mobil onde del mare e a la instabilitá 1913 1, II | questo piglierá il primo, ma mobile e disdegnosa, quando l'averá 1914 1, VI | ai peccati de la carne, modestamente il domandò se mai aveva 1915 1, II | mostrava, né giovarli la modestia che nel parlare aveva usato, 1916 1, V | camere vicine, disse: – Mogliema, questo è tutto freddo che 1917 1, Int | avvenne, come a la versatil mola suol avvenire, che, essendo 1918 1, III | fatti vostri, e piú non mi molestate di cose d'amore, perciò 1919 | molta 1920 1, V | me si possa. Ma per non moltiplicar in parole che nulla di profitto 1921 1, III | E non volendo ella che moltiplicasse in parole, si partí tutto 1922 1, IPre | meritevole è di lode, di modo che Momo il giudicio vostro morder 1923 1, VPre | essendosi ella in Genova fatta monaca; la qual nel vero al presente 1924 1, III | a questo modo, io di tal moneta vi pagherò, e forse di peggiore. – 1925 1, IV | vivo, vada ne la chiesa del Monistero maggiore, e dentro la 1926 1, IV | massimamente che il suo marito monsignor di Cellant le aveva mandato 1927 1, II | avesse di sdegnarsi e di montar in còlera, il causatore 1928 1, V | ch'io favellassi seco tu montaresti su 'l cavallo de le pazzie. – 1929 1, III | in casa a desinare, elle montarono amendue in carretta, e calate 1930 1, III | Pompeio. Era in quel punto montata la fantasia a la donna di 1931 1, III | come il grillo in capo le montava, pareva che nessuno conosciuto 1932 1, V | su se ne salisse. Egli montò le scale e a la camera si 1933 1, V | diventino d'ariento, e le carni morbide ed alabastrine s'increspino, 1934 1, III | nessuna parte del delicato e morbido corpo pienamente nascondeva. 1935 1, III | era sfrenata di lingua e mordace, e che a nessuno portava 1936 1, IPre | Momo il giudicio vostro morder non saperebbe) mi fa, dico, 1937 1, II | quantunque io sia per vivere e morir nel mio, al giudicio mio, 1938 1, II | il falcone s'è essequito mormorare, perciò che il tutto ragionevolmente 1939 1, II | avendo egli contra quel mormorato, che per questo gli fosse 1940 1, I | governato, e ciascuno di lui mormorava. Ma sovra tutti, e molto 1941 1, VIPre | piú de le volte in quella morrá. Può l'uomo da bene peccare, 1942 1, V | molto meglio che tu ti fossi morsa la lingua. Sono io forse 1943 1, II | come gli invidiosi acuti morsi potrai giá mai fuggire. 1944 1, II | ragione di venir seco a mortal nemicizia. Aveva il re una 1945 1, V | di maglia gli diede su 'l mostaccio a pugno chiuso fiera 1946 1, V | di modo si è corcata che mostra che mai non si sia dimenata, 1947 1, III | fece recare, e a la moglie mostrandola disse: – Ecco; mirate se 1948 1, V | giaccia? Tu non sai giá mostrarci persona. Ed in vero dentro 1949 1, IIIPre| mia novella leggeranno. La mostrarete anco a le nostre due Muse, 1950 1, III | ingegnava a poco a poco di mostrargli che di lui gl'increscesse. 1951 1, II | tener chiuse le mani, né mai mostrarmi stracco di donar a' miei 1952 1, V | adunque perseverò Angravalle a mostrarsi con lei sempre piú fresco 1953 1, II | che io sono disposto di mostrarti per effetto, che ciò che 1954 1, III | fiate mi faceste buon viso e mostraste che v'era caro ch'io vi 1955 1, V | modo che tutto il fossi mostrata a dito. Ora di Niceno a 1956 1, II | rovinarlo, tutti gli altri mostravano gran dispiacere che egli 1957 1, IPre | al libro siate quella che mostri la strada a l'altre. Io 1958 1, II | aveva, incominciò con agri motti a mostrar a tutti i suoi 1959 1, II | sofferire, ma fece un tratto, movendo un suo cavallo a posta per 1960 1, III | impegnate la fede vostra di non movervi per cosa che si faccia. – 1961 1, IV | cagione che a questo lo movesse non mi volle egli discoprir 1962 1, II | la cagion s'apponesse che moveva il re a far questo parentado, 1963 1, II | fanciullo, facendo tali suoi movimenti vezzosi e con le pargolette 1964 1, II | attendendo che il capo gli fosse mozzo, levò la testa e verso il 1965 1, II | diede, a ciò che l'usata munificenza e liberalitá in cosí vile 1966 1, II | e nondimeno in corte ei muor di fame, ove un altro ignorante 1967 1, III | augelletti cipriani, di temperati muschi e di altri odori, fece ritrar 1968 1, II | suono di mille stormenti musici, con il premio de la giostra 1969 1, VIPre | costuma dire, cioè che il lupo muta pelo e non cangia vizio. 1970 1, VI | tempo il marito devesse mutar vezzo, se ne passava a la 1971 1, V | Napoli, Angravalle, cavalier napoletano che molti anni aveva sotto 1972 1, II | fu quel che prima, come narrano gli annali persiani, essendo 1973 1, IPre | in diversi luoghi sentiva narrare e farne un libro, e giá 1974 1, V | so che io non bastarei a narrarlo, e voi pensar lo devete. 1975 1, IVPre | mia sodisfazione volesse narrarmi l'istoria degli amori infelicissimi 1976 1, I | matrimonii, a me piace di narrarvi le funeste e lagrimose nozze 1977 1, V | che il fante di nuovo gli narrasse come Niceno veduto avesse, 1978 1, IPre | che fu alora da l'Alemanni narrata e poi da me scritta, quella 1979 1, IPre | che altre ne siano state narrate a la presenza vostra, benfatto 1980 1, V | conoscendo che egli non gli narrava bugie. Il buon vecchio alora, 1981 1, IV | in publico e in privato narravano le ribalderie di quella, 1982 1, IIPre | che in effetto ne la sua narrazione mostrò grandissima; ma io 1983 1, V | di quello cominciavano a nascere. Né guari stette che, sotto 1984 1, II | maschio, il figliuolo che nascerebbe fosse suo erede universale; 1985 1, II | che piú la gravidezza sua nasconder non si poteva, essendo seco 1986 1, V | andar fuor di Napoli, e mi nasconderò in casa d'un amico mio, 1987 1, III | morbido corpo pienamente nascondeva. Pompeio dopo, levato un 1988 1, IVPre | cane, tutti i figliuoli che nascono gettano a l'acque. Che dirò 1989 1, III | tagliate qui, dov'è questo nastro giallo, – e tuttavia vi 1990 1, IVPre | moglie donna nobile e ben nata e in casa nobile nobilmente 1991 1, III | aiutar con l'arte le nostre natural bellezze, voi altri ci beffate 1992 1, II | stelle levato, mossa da naturale instabilitá quello lascierá 1993 1, V | senza partirti da Napoli navighi in Inghilterra a Cornovaglia, 1994 1, V | venisse, che sapeva esser necessaria cosa, avendogliene tante 1995 1, V | bisogno mi stringe, e la necessitá non ha legge. Io non passo 1996 1, II | propria tu non saperesti negargliela, e senti un certo non so 1997 1, IV | vorrei che voi non me lo negassi. – Io sono – rispose l'amante – 1998 1, V | altrove quello che tu mi negavi. Or quando mai vedesti che 1999 1, I | figliuola giovini, o fosse negligenza o che che se ne fosse cagione, 2000 1, IPre | sala vicina, ove io quanto negoziato aveva v'esposi. Parve al 2001 1, II | altri colpi di contraria e nemica fortuna aveva sopportati, 2002 1, II | ragione di venir seco a mortal nemicizia. Aveva il re una figliuola


gugli-nemic | neri-regal | regia-sparg | spars-zuffa

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License