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Matteo Bandello
Novelle

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
spars-zuffa

                                                                    grassetto = Testo principale
     Parte,  Novella                                                grigio = Testo di commento
3003 1, I | con rovina di quella erano sparse, tanto piú poi di tutte 3004 1, II | Ariabarzane, i tuoi lamenti sparsi, le tue amare querele or 3005 1, V | donna, facendo vista di spartir la mischia, tolse il bastone 3006 1, III | non si fosse de la fiera e spaventevol beffa che ella fatta contra 3007 1, IV | tuttavia prestando e poco spendendo acquistò grandissime facultá. 3008 1, III | comperar altre cose e a spender i vostri danari in cose 3009 1, V | brama, a cui il voler poi le spese sminuire è sovente di molti 3010 1, II | effetti ciascuno che a lo spettacolo era molto stupido, e si 3011 1, II | silenzio, e tant'alto che dagli spettatori poteva esser udito, cosí 3012 1, II | nemici, e l'arme de l'invidia spezzate e rotte, se per innanzi 3013 1, IV | casetta vicina, ed avuto da la spia che il signor Ardizzino 3014 1, III | fosse, com'io v'ho divisato, spiacevole, nondimeno le piaceva d' 3015 1, V | Angravalle accorto; e per spiare ciò che far volessero, ella, 3016 1, II | parte, subornò alcuni che spiassero con diligenza ciò ch'egli 3017 1, I | diligentemente il tutto ebbero spiato, non volendo piú tardare 3018 1, V | non le teneva dietro né spiava ciò che ella si facesse, 3019 1, IV | non v'era, e, tenutogli le spie dietro, seppe che una sera 3020 1, V | a ciò che ella fará, e spierai ogni sua azione, a ciò che 3021 1, IV | governata, ma furiosamente spinta, a l'ultimo e sé ed altri 3022 1, Int | scriver alcune novelle, spinto dai comandamenti de la sempre 3023 1, V | sapete, e mettetevi come spioni a le poste, ch'io voglio 3024 1, I | nostro Signore Dio vi abbia spirato la sua grazia a far la determinazione 3025 1, V | con quegli occhioni di bue spiritar chi di notte la vedesse 3026 1, II | nuoce, e a tutti i gentili spiriti cerca di far offesa. Questo 3027 1, Int | cosí elevato e glorioso spirito in terra, nostro Signor 3028 1, I | Buondelmonti, cavaliere molto splendido e onorato, ricco e forte 3029 1, II | luce, né potrebbe alcuno splendore o lume a le notturne tenebre 3030 1, V | fu entrato, volle che si spogliasse e seco nel letto si corcasse, 3031 1, V | a la moglie, e in tutto spogliatosi la gelosia quando era tempo 3032 1, II | conflitto a' suoi commilitoni le spoglie de li nemici dona, li 3033 1, IV | che celatamente insieme si sposarono e consumaron anco il matrimonio. 3034 1, II | volle che Ariabarzane la sposasse. Il che con le convenevoli 3035 1, II | figliuola che egli aveva sposata. Ariabarzane, avuta questa 3036 1, II | come vedi, è bellissima, sposi per tua. – Il che il giovine 3037 1, II | filosofi che del deversi sprezzare la gloria scrissero, con 3038 1, II | lingua; ma chi la gloria sprezzi e sia del proprio onor liberale, 3039 1, II | faccia gli si vedeva, con squassare il capo ed altri atti e 3040 1, IV | greca, con facultá di beni stabili al sole per piú assai di 3041 1, V | primieramente ricercò certi staffili per fargli mettere a la 3042 1, III | preparar de le frutte che la stagione apportava, con confetti 3043 1, V | aveva cura, dormiva ne le stalle che erano assai discoste 3044 1, VPre | nostro messer Giacomo Maria Stampa m'ha portato una vostra 3045 | stan 3046 1, III | sforzato passar dinanzi a la stanza d'Eleonora. Il che Pompeio 3047 1, III | voluto venir a visitarla e a starsi un pezzo a ragionar seco, 3048 1, I | piè del ponte, sotto una statua che v'era di Marte, gettato 3049 1, II | che, se bene egli aveva statuito la dote a le figliuole, 3050 | stavano 3051 1, V | mutola. Ora che dici tu? – Stavasi il misero e scornato Angravalle 3052 1, I | il Ponte vecchio e Santo Stefano, se ne stavano in ordine, 3053 | stesse 3054 | stessi 3055 | stiamo 3056 | stiano 3057 1, I | Buondelmonte al Mosca, a Stiatta Uberti, a Lambertuccio Amidei 3058 1, IV | aveva amato donna di conto, stimando questa esser una de le prime 3059 1, II | rimaste, le quali erano stimate bellissime tutte due, ma 3060 1, III | quel che era o forse piú si stimava, con la coda de l'occhiolino 3061 1, II | è il pungente e velenoso stimolo de la pestifera invidia, 3062 1, V | devevi ben sapere che la stipa non sta bene vicina al fuoco. 3063 1, V | che, mettami pur questo stitico quelle guardie che vuole 3064 1, III | arrabbiava di còlera e di stizza, e non v'era ordine che 3065 1, II | pendeva a l'arcione uno stocco finissimo con la guaina 3066 1, VI | che non è il pulcino ne la stoppa. Tornate, padre, di grazia, 3067 1, V | passione di stomaco ed uno stordimento grande, che le pareva 3068 1, II | E cosí a suono di mille stormenti musici, con il premio de 3069 1, V | desinare, ristorando la stracchezza de le nove miglia che caminate 3070 1, II | le mani, né mai mostrarmi stracco di donar a' miei ed agli 3071 1, II | d'animo questo velenoso stral di fortuna sostenne, che 3072 1, V | condecente, io a quest'ora a me straordinaria, come augello notturno non 3073 1, V | di qualche sgherro che mi straziasse e mi facesse donna di volgo 3074 1, II | quante fatiche e quanti strazii è necessario che sofferisca, 3075 1, V | la cittá di Napoli sa la stretta domestichezza che è tra 3076 1, V | metto; ma il bisogno mi stringe, e la necessitá non ha legge. 3077 1, V | voler che il corpo se le stringesse, perché ella si purgava 3078 1, II | da diffesa, con tutti gli stromenti bellici e quanti cavalli 3079 1, IV | mostrando il conte tutto struggersi per lei, ella gli chiese 3080 1, IV | miseramente per amor di lei si struggeva. A la fine ella se lo fece 3081 1, V | divenivano e miseramente quella struggevano. Il perché avendo molti 3082 1, IPre | facciate che attender agli studi. Piú e piú volte v'ho io 3083 1, II | tanta emulazione, con tanto studio, con assidua industria 3084 1, II | corte erano molto restarono stupidi, veggendo tanta umanitá 3085 1, II | lo spettacolo era molto stupido, e si cominciò da tutti 3086 1, IPre | ragioni dichiaravate, che era stupore e miracolo a sentirvi. Ma 3087 1, II | Ariabarzane. Da l'altra parte, subornò alcuni che spiassero con 3088 1, V | grandissima contentezza succederá di ben in meglio, e gli 3089 1, V | troppo bene il suo avviso succederle, in questo modo rispose: – 3090 1, II | nuova, lietissimo di tal successo, mandò a la figliuola quella 3091 1, III | Eleonora devessero riuscire, e sudava d'un sudor freddo come un 3092 1, II | punto condecevole che uno suddito e servitore si volesse non 3093 1, III | riuscire, e sudava d'un sudor freddo come un freddissimo 3094 | sui 3095 | sul 3096 1, II | reali adornarsi. Quivi a suon di trombe fece il falcone 3097 1, VPre | alor chiamata Antonia, ora suor Angela Maria, essendosi 3098 1, II | e con la propria vertú superati tutti li suoi nemici, e 3099 1, II | umanitá del nostro re t'ha superato e vinto, hai voluto in luogo 3100 1, III | pace, ed essendo, com'era, superba, ritrosa e forte, piena 3101 1, IV | Ermes, mandò a donar una superbissima carretta tutta intagliata 3102 1, V | di ventositá scarica le superfluitá del ventre. E cosí se ne 3103 1, II | seco giostrare e farseli superiore, e piú di lui farsi liberal 3104 1, VI | poi, che siamo dai nostri superiori deputati a udire le confessioni, 3105 1, II | tema di vergogna vinse e superò l'emulazione di volere in 3106 1, III | manifestò tutto il suo amore, supplicandola che di lui volesse aver 3107 1, V | io caramente te ne prego, supplicandoti con ogni mia forza che il 3108 1, IVPre | illustrissima, vi mando, supplicandovi umilissimamente a non sdegnarvi 3109 1, II | simil giudicii si facevano, supplicar il re per la vita del condannato. 3110 1, IV | con le braccia in croce supplicato che io vi facessi ammazzare. – 3111 1, VI | duca, udita la santissima supplicazione de la buona femina e pietosa 3112 1, V | la moglie, e piangendo la supplicò che tanto scorno non gli 3113 1, V | miei bisogni soccorresse, e supplisse a quello in che il suo amico 3114 1, II | dotato, che prenderá per sua suprema donna una giovane, e quella, 3115 1, III | sentirono i riguardanti svegliar tal che dormiva. Domandò 3116 1, III | alcuno punto non si scotesse. Svegliò poi una de le sue donne 3117 1, V | Signori miei, voi, la mia sventura, a costui mi maritaste, 3118 1, V | cibò, mostrandosi tutta svogliata di mangiare, e cotali suoi 3119 1, II | men bella, imperò che il tacere ti recherá profitto grandissimo, 3120 1, III | proprii nomi, avendo anco taciuta la cittá, nominaremo la 3121 1, II | caderá di farlo. – Qui si tacque il re, e Ariabarzane molto 3122 1, VIPre | il magnifico messer Paolo Taeggio dottor di leggi narrò un 3123 1, III | non ci è rasoio che tanto tagli. – Giochiamo, giochiamo, – 3124 1, III | invitava il marito a voler tagliar la veste, non perciò avendo 3125 1, III | giocare, che quella veste non tagliarebbe. Il marito le disse: – Moglie, 3126 1, III | Dio che io con questa lama tagliarei un cavallo in due parti 3127 1, III | riccio, e se non potrete tagliarla voi mi farete aver una veste 3128 1, II | manigoldo era in ordine per tagliarli la testa. Veggendo il re 3129 1, II | che per questo gli fosse tagliata la testa. Avvertito Ariabarzane 3130 1, III | era baldanzosa ed avendo tagliato, anzi rotto, il silinguagnolo, 3131 1, III | volete che io percuoti e taglie? – Aveva ella, come s'è 3132 1, III | cosa, e vederete che dolce taglio sará quello di questa spada, 3133 1, IVPre | gentilissimo messer Mario potrá talor, quando non vi rincrescerá, 3134 1, II | le bestie fuor de le lor tane e covili. Ed ecco saltar 3135 1, II | vedere, fece far silenzio, e tant'alto che dagli spettatori 3136 1, I | de la giovane, fieramente tantosto di lei s'accese, e senza 3137 1, III | condecente tavola coperta d'un tapeto di seta, ed era alessandrino. 3138 1, I | li corpi umani quanto piú tardano ad infermarsi, tanto piú 3139 1, III | la cittá, e non può molto tardar che a casa non ritorni, 3140 1, IIPre | vedere. E se fin ora ho tardato ad uscir di debito, scusimi 3141 1, V | contra Angravalle quella tela che di poi volevano tessere. 3142 1, II | audacemente, anzi pur con temeritá, la sua reina aveva assalita 3143 1, II | figliuola ad Ariabarzane, e temeva di non riportarne biasimo 3144 1, V | contrafatta, son ammorbata, che tu temi tanto d'accostarmiti e di 3145 1, V | ogni cosa ha sospetto, e temo che un per gelosia non 3146 1, III | d'augelletti cipriani, di temperati muschi e di altri odori, 3147 1, II | finissimo con la guaina tutta tempestata di perle e pietre preciose, 3148 1, I | consapevole. Mentre che la vedova temporeggiava, e forse credeva poter sempre 3149 1, II | conduceva, il martello e le tenaglie, al suo buon cavallo cavò 3150 1, II | splendore o lume a le notturne tenebre dare, se dal sole non fosse 3151 1, II | far offesa. Questo è il tenebroso velo che spesso ad altrui 3152 1, V | facendomi buona compagnia, e non tenendomi per fantesca o schiava. 3153 1, V | un solo di cui si fidava tenendone, che era un mascalzone ruvido 3154 1, VI | il fatto stava, piangendo teneramente disse: – Padre mio caro, 3155 1, V | cavalli che altre fiate soleva tenere. La donna a caso sentí il 3156 1, VI | Sforza Attendulo suo padre da teneri anni nodrito, nondimeno 3157 1, V | voleva in questi digiuni tenermi, non deveva al principio 3158 1, III | sia cosa che ciascuno il tenesse per gravissimamente infermo. 3159 1, IPre | onorato salario appo voi tenete, se talora occorreva passo 3160 1, IV | tutta la contrada se ne tenevano canzoni. Avvenne che il 3161 1, II | accrescimento di dote, e tenevasi molto ben pagato de la beltá 3162 1, IPre | accrescono, io nondimeno me ne tengo sempre da piú, conoscendo 3163 1, II | questo atto infinitamente, e tennero il falcone per uno dei migliori 3164 1, V | baroni del regno si sarebbero tenuti contenti, si deliberò questa 3165 1, IV | di Gaiazzo non v'era, e, tenutogli le spie dietro, seppe che 3166 1, II | esser egli cosí propinquo al termine, ogni lor speranza, se ve 3167 1, III | Non devevate usar quei termini meco, ma conoscendomi, come 3168 1, II | cortesi, ma anco castella, terre e cittá magnificamente donare. 3169 1, V | quella famiglia in casa terrebbe che a lei piacesse, e che 3170 1, III | dormiva, era in una camera terrena per scontro ad un uscio 3171 1, V | poi non lo crederete, anzi terrete per fermo esservi ingannati. 3172 1, V | ne stava con l'orecchie tese, per intender tutto quel 3173 1, II | di reti e di molti lacci tesi, il re, disposte le persone 3174 1, V | tela che di poi volevano tessere. E andando talvolta il famiglio 3175 1, II | chiamar il notaio, fece il suo testamento, ché cosí permettevano le 3176 1, V | senza donne e servidori mi tieni, e che male nel letto mi 3177 1, II | degnò piú di combatter il timido aerone, ma con rapido volo 3178 1, IPre | quanto la ragione del vero il tira? Meravigliosa cosa certo 3179 1, I | vedete, – e questo dicendo tirò con mano la figliuola innanzi, 3180 1, II | tutte l'azioni sue, oltre i titoli ne le sanguinolente battaglie 3181 1, V | accostarmiti e di non mi toccare? Adunque perché tu sei da 3182 1, V | passati che mai non m'ha tocco. Da l'altra parte, oltre 3183 1, II | mai. E chi non sa, se uno tòcco da questo pestifero morbo 3184 1, II | lodevol proposito; ma che togliendomi un mio signor il mio, il 3185 1, V | ad Angravalle, ed io lo tolsi volentieri, ancor che io 3186 1, IV | col conte, come fece; ché, tolta l'oportunitá, essendo in 3187 1, V | ma egli non pensava che tolto aveva a pascer un animale 3188 1, VIPre | il nostro piacevole Gian Tomaso Tucca anco egli legga questa 3189 1, V | tu partisti l'averá fatto tornar indietro. La casa è grande, 3190 1, V | intender quando Angravalle tornarebbe. E cosí le disse come il 3191 1, VI | il pulcino ne la stoppa. Tornate, padre, di grazia, a riparlargli 3192 1, V | come è finita, ch'io me ne torni a casa. Il perché io mi 3193 1, II | suo senescalco in altri torniamenti, giostre, bagordi e battaglie 3194 1, I | erano forti di palazzi e di torri e d'uomini, guerreggiarono 3195 1, V | Angravalle le faceva e i molti torti, tenendola del modo che 3196 1, Int | essendo io né fiorentinotoscano, ma lombardo. E se bene 3197 1, III | recar i panni, di lei che tradita l'aveva forte rammaricandosi. 3198 1, III | lamentava, nomandola disleale e traditora. Il giovine con amorevol 3199 1, V | Queste parole amaramente trafissero l'animo del padre de la 3200 1, II | sentisse da le parole di lui trafitto, nondimeno conoscendole 3201 1, I | li padri e avoli suoi non traligna. Onde non potrebbe di lui 3202 1, V | madre e dal sangue vostro tralignato, ma fosse onestamente 3203 1, V | adunque la cosa da Bindoccia tramata in questa maniera che udita 3204 1, V | dolcezza ed incredibil piacer trangugiato, essendosi bene de l'umore 3205 1, I | vivuta in grandissima pace e tranquillitá, essendo quasi tutta Italia 3206 1, II | quale, d'un salto le reti trapassate, si mise velocissimamente 3207 1, III | lenzuola sottilissime tutte trapunte di seta e d'oro. La coperta 3208 1, II | coperti, e i panni erano tutti trapunti e lavorati di seta e d'oro 3209 1, II | compagno, l'invidioso se ne trarebbe uno dei suoi. Queste parole, 3210 1, II | era il suo ufficio levato, trascorse con agre rampogne a lamentarsi 3211 1, IIPre | convenne fare. Ora avendola trascritta, ve la mando e dono, non 3212 1, V | marito de la sua donna si trasferí, e in quella per via d'un 3213 1, V | che io deliberata sono di trattarlo come merita e quello dargli 3214 1, V | quando egli nel resto mi trattasse come le mogli trattar si 3215 1, III | ricordarvi de la maniera che mi trattaste, e ciò che contra ogni convenevolezza 3216 1, III | ridere, ricordandosi come trattato l'aveva. Avvenne, non molto 3217 1, V | caramente e bene mi trattò, io dico ogni notte, che 3218 1, V | esser tutto sonnacchioso, e trattosi in collo una guarnaccia 3219 1, V | cosí fuor di tempo e tanto travagliato, e che strano caso era occorso, 3220 1, V | che in altri ragionamenti travarcarono, lodò Iddio che l'avesse 3221 1, V | Bindoccia sovravvenne mezzo travestito di tal maniera, che di leggero 3222 1, III | altrimenti il cor nel petto mi trema e parmi di veder a mano 3223 1, III | altresí riconobbelo Pompeio. Tremava di paura la donna, e Pompeio 3224 1, V | nessuno per casa gli andasse trescando, lasciò tutte le pratiche 3225 1, IV | la signora Bianca Maria trionfantemente in Milano, e visse col signor 3226 1, V | io femina divenga infame, trista e ribalda. – Alora un dei 3227 1, IV | vennero insieme a qualche triste parole. La giovane, piú 3228 1, V | un'altra volta la moresca trivigiana. E mentre che scherzavano, 3229 1, II | appresso al cavallo in forma di trofeo poste tutte l'arme che a 3230 1, V | nel letto, e non sonar la tromba né incolparla, se prima 3231 1, II | adornarsi. Quivi a suon di trombe fece il falcone condurre, 3232 1, II | io il capo gli ho fatto troncare? Veramente, che io mi creda, 3233 1, II | speranza, se ve n'era, in tutto troncava. Ora devendo il senescalco 3234 | troppa 3235 1, II | che pochissimi, credo, si trovarebbero che volessero imitarlo. 3236 1, V | che in letto con essa il trovarei. Noi siamo qui; ovNiceno? 3237 1, IV | che non averebbe saputo trovarne alcuna, se non che, come 3238 1, III | tremando e ardendo venni a trovarvi. Voi devete ricordarvi de 3239 1, V | persona mal disposto, o che si trovasse cosí tratto il bambagio 3240 1, V | sua mula, i quali avendo trovati, si pose a sedere suso uno 3241 1, II | fatto esperienza, e sempre trovatolo prudente, avveduto e prode 3242 1, II | invidioso; che medicina troverai che possa pestifero umor 3243 1, II | che rimedio alcuno se gli trovi giá mai. E chi non sa, se 3244 1, IIIPre| E nondimeno, come egli truffa alcuno, tanto ride, tanto 3245 1, IIIPre| si allegrarono di cento truffe per il passato fatte ad 3246 1, V | parte, ti dico che io mi truovo in tanto mal essere e cosí 3247 1, VIPre | nostro piacevole Gian Tomaso Tucca anco egli legga questa novella, 3248 1, II | Egli levato suso e ne la turba fatto silenzio, in questo 3249 1, II | generale, e che ciascuno gli ubidisse come a la persona sua propria. 3250 1, II | che Ariabarzane non avesse ubidito al comandamento suo; e quantunque 3251 1, II | suo padrone di cortesia ed ubligarselo. Né guari dopo questo stettero, 3252 1, II | ch'io ti resti per sempre ubligatissimo. Il perché dimmi: qual guiderdone 3253 1, V | ciò che io saperò fare per uccellare Angravalle e i suoi custodi. 3254 1, V | un per gelosia non mi uccida. Poi, io non voglio quello 3255 1, II | cosí animosamente un'aquila uccisa, degno fu che tanta animositá 3256 1, II | tardi quando il falcone uccise l'aquila, il perché il re 3257 1, I | Lambertuccio Amidei e ad Uderigo Fifanti, tutti di parentado 3258 1, V | famiglio a la stalla, e da lui udí quello che mai d'udire non 3259 1, VI | devete pensare che quando noi udiamo la confessione di chi si 3260 1, VI | comoda egli era presto a udirlo. Il Porcellio, dopo che 3261 1, VI | altro vi ricordarete io vi udirò e ordinerassi poi che venga 3262 1, IPre | quelli che ebbero grazia d'udirvi restarono tutti pieni 3263 1, III | alcuno per cosa che ella udisse. Dopo queste cose egli riccamente 3264 1, II | alta voce che da tutti s'udiva, cosí disse: – Ariabarzane, 3265 1, V | egli non fa meco quegli uffici che ragionevolmente deveria 3266 1, II | sorelle si dividesse con ugual parte. Provide anco che 3267 1, II | facesse con i suoi minori od uguali, perciò che a lui non pareva 3268 1, VI | riceverlo, quanto la fragilitá umana comporta, bisogna preparare 3269 1, II | mille errori ne l'operazioni umane tutto il si fanno. E 3270 1, II | cose sue si deveva chiamar umano e cortese. Ora fatte le 3271 1, II | ed essalti e seco fai l'umile, subito t'è amico e ti predica 3272 1, IVPre | vi mando, supplicandovi umilissimamente a non sdegnarvi se in cosa 3273 1, VI | mandò al duca Francesco umilmente pregandolo che per amor 3274 1, II | troverai che possa pestifero umor purgare? Se questa tu cerchi 3275 1, II | Il senescalco mostrava undeci lancie rotte vigorosamente 3276 1, I | io vi serbava questa mia unica figliuola che qui meco vedete, – 3277 1, I | ammazzati, che, se fossero uniti insieme, farebbero una cittá 3278 1, II | nascerebbe fosse suo erede universale; se femina partorisse, che 3279 1, IIIPre| sovente gli uomini e le donne usano l'uno a l'altro di fare 3280 1, II | quanta con lui v'è piaciuto d'usare, degnandovi far seco parentado. 3281 1, II | questi atti generosi che egli usava. Ora avendo a tutti i modi 3282 1, III | aperse Pompeio uno degli usci de la camera e fece la donna 3283 1, III | che mai da le mani sue non uscirebbe fin ch'egli non avesse avuto 3284 1, III | prigioniera. – Voleva ella uscirgli di mano, ma indarno si scuoteva. 3285 1, V | solo, non poteva tra molti uscirne senza acqua calda. La donna, 3286 1, III | ad un uscio che in sala usciva, e quivi certi suoi lavori 3287 1, V | dimestichezza con che era uso, gran pezza seco stette 3288 | V 3289 1, II | fatto; ecco che di presente vado a metter ad essecuzione 3290 1, IV | di Cellant seppe ben vagheggiarla e dirle fattamente i 3291 1, V | ogni mia forza che il prego vaglia mille. – Sentendo simil 3292 1, II | poi che pur vide non li valer la pazienza che mostrava, 3293 1, II | in altro conto piú di lui valere, e di queste tal cose m' 3294 1, III | conoscendo che il gridare non le valeva, e fieramente di madonna 3295 1, IV | che ha il suo stato ne la valle d'Agosta, e v'ha molte castella 3296 1, II | sanguinolente battaglie valorosamente acquistati, era tenuto per 3297 1, I | parentado nobilissimo, e giovani valorosi e di cor animoso. Ordinarono 3298 1, IV | de l'imperadore Ardizzino Valperga conte di Masino, col signor 3299 1, II | il senescalco aver troppo vantaggio, e pure come prudente il 3300 1, IIIPre| questo in altri ragionamenti varcando, e de le beffe che sovente 3301 1, II | e si cominciò da tutti variamente a parlar sovra questo caso. 3302 1, V | puntalmente fece egli, non variando in parte alcuna il suo ragionamento. 3303 1, II | mangiar del re portavono in vasi d'oro di finissimi pannilini 3304 1, II | il re eletto tre baroni vecchi per giudici de le botte, 3305 1, III | nuovo a rammentarle le cose vecchie, e le disse: – Signora 3306 1, V | quel flusso l'era stato in vece d'una salutifera e perfetta 3307 1, II | contra di me fin che non mi veda a l'ultima miseria condutto, 3308 1, II | certificata d'esser gravida e vederai di modo crescer il ventre 3309 1, V | tutto chiaramente eglino vederebbero, conoscendo che egli non 3310 1, Int | amici miei che desiderano di vederle, essendone state vedute 3311 1, II | sue castella, lieto di non vedersi tutto il innanzi agli 3312 1, V | facilitare, e quando viene a vederti, che spesso so che ci viene, 3313 1, III | disse: – Ecco; mirate se ne vedeste mai una tale. – La donna 3314 1, V | famiglio stato un'ora a la vedetta, quando Niceno per comandamento 3315 1, III | era alessandrino. Vi si vedevano poi otto forsieri fatti 3316 1, Int | vederle, essendone state vedute pur assai, tutto il m' 3317 1, V | Isabella inteso, ed altresí veduti gli amorosi sguardi di Niceno, 3318 1, V | essa mutola, di modo che vedutolo a l'improviso, non Niceno 3319 1, V | signori miei, il vederete, e veggendolo mi rendo certo che non vi 3320 1, III | me devete meravigliarvi, veggendomi qui sano che dianzi credevate 3321 1, II | non potrá fare che egli si veggia in grazia de la sua donna, 3322 1, II | sentiva di doglia morire, veggiendosi fuor di speranza del primo 3323 1, III | bontá, se non quando le veggio ben guarnite ed innorate, 3324 1, V | questa notte che viene io veglio che tu senza partirti da 3325 1, V | ciò che se vi piace meco vegnate e con gli occhi vostri possiate 3326 | vel 3327 1, II | rovini i signori, come è il veleno de l'invidia, perciò che 3328 1, II | tua o colpa mia, ma per le velenose lingue degli invidiosi era 3329 1, II | reti trapassate, si mise velocissimamente in fuga. Il re, veduto lo 3330 1, II | sotto un cavallo che per il velocissimo suo correre tanto gli era 3331 1, II | e tanto piú ch'oltra la velocitá del corso, era attissimo 3332 1, IV | che a potersene altamente vendicare. Venne ella poi a Milano, 3333 1, III | suo amore e de la donna vendicarsi, gli cadde ne l'animo uno 3334 1, IV | Vesconte, figliuolo di quel venerando patrizio il signor Battista, 3335 | venimmo 3336 | venirmi 3337 1, II | una mazza d'oro in mano, venirsene innanzi agli scudieri i 3338 1, I | buono ed onorevole parentado venirvi. E ben che, secondo che 3339 | venisti 3340 | vennero 3341 | venni 3342 1, II | figliuola d'etá d'anni venti in vent'uno, molto bella e gentile, 3343 1, IPre | degli scrittori cribriate, ventiliate, e a parola per parola e 3344 1, V | che fa uno quando pieno di ventositá scarica le superfluitá del 3345 1, III | leggiadre maniere e con tanta venustá e grazia il tutto faceva, 3346 | venute 3347 | venuti 3348 1, II | e far ciò che tu dei in ver di me che tuo signor sono, 3349 1, IV | questa sua favola esser vera, se non avesse mostrato 3350 1, VI | vergogna a commetterlo, non ti verg~ 3351 1, III | carmesine di preciose liste vergate, circondavano il ricco letto. 3352 1, V | che ella serbava la sua verginitá a colui che dal padre le 3353 1, VI | mai. – Il santo sacerdote, vergognandosi d'avergli tal richiesta 3354 1, V | amico mio mi debba far cosí vergognosa ingiuria e tanto disonore 3355 1, II | Piacque al magnanimo re il verissimo parlar d'Ariabarzane, e 3356 1, IV | casa, Il perché essendo di verno che si cena tardi, presi 3357 | verrai 3358 1, V | che mi ha fatto fare ne verrebbe pietá ai cani. Dimmi un 3359 | verremo 3360 | verrò 3361 1, V | con bellissimo cortile e verroni ed altane, come in Napoli 3362 1, Int | a me avvenne, come a la versatil mola suol avvenire, che, 3363 1, II | piacciono gli scienziati e i vertuosi, che tuttavia si vede che 3364 1, VPre | giá narrò in casa de la vertuosissima signora Camilla Scarampa 3365 | veruna 3366 1, III | rispose la donna, – su questa vesta, che se voi la tagliate, 3367 1, V | dentro il letto non ci è vestigio alcuno che alcuno posto 3368 1, V | gelosia quando era tempo di vestirsela, a quella libero campo lasciò 3369 1, V | fuor di qui; – e in fretta vestitosi uscí di camera, e volendo 3370 1, V | mangiare, e cotali suoi vezzi ed atti usando, come se 3371 1, II | figliuolino che era a veder la piú vezzosa cosa del mondo, e tanto 3372 1, II | facendo tali suoi movimenti vezzosi e con le pargolette mani 3373 1, VI | prendendo il salutifero viatico state in ordine per far 3374 1, V | ribombo, essendo le camere vicine, disse: – Mogliema, questo 3375 1, I | stato loro né offender li vicini popoli, ma solamente atteso 3376 1, V | certamente Niceno? Io il vidi, e so che io non dormiva. 3377 1, III | nascosto, disse al marito: – Mi vien voglia di giocar con voi 3378 1, V | che mi fa far digiuni e vigilie, che in calendario alcuno 3379 1, II | mostrava undeci lancie rotte vigorosamente ed onoratamente, ed una 3380 1, II | munificenza e liberalitá in cosí vile ed abietta persona ricevesse 3381 1, IV | e de la bagascia e de la villana, di modo che dove era stato 3382 1, V | era un mascalzone ruvido e villano, il quale la mula governava 3383 1, VI | del famoso conte Gasparo Vimercato e vedrá ne le sale e camere 3384 1, II | cortesia con l'opere mie vincere od aguagliare, ma ben mi 3385 1, II | cui mezzo od in tutto lo vincesse od avesse apparente ragione 3386 1, III | di man di mastro Lionardo Vinci il luogo mirabilmente adornavano. 3387 1, II | liberalitá saria né cortesia. Il vincitor del mondo, il magno Alessandro, 3388 1, I | sempre stata ubidiente a li vincitori, non avendo i fiorentini 3389 1, II | guasti, che piú dissolva il vincolo de le sante compagnie, né 3390 1, III | con confetti ed ottimi vini. E confettando e bevendo, 3391 1, II | ed ogni tema di vergogna vinse e superò l'emulazione di 3392 1, IV | esser una vòlta sopra una viottola che adito da mano sinistra 3393 1, II | ignobili, tanta è del sesso virile la riverenza e l'autoritá. 3394 1, II | lasciando il mezzo in cui ogni virtú consiste, molte fiate a 3395 1, VI | prencipe era venuto per visitare e confessar il Porcellio, 3396 1, III | villa, aveva voluto venir a visitarla e a starsi un pezzo a ragionar 3397 1, III | Eleonora, ch'è venuta a visitarti. – Egli con debolissima 3398 1, VI | Porcellio, io verrò domane a visitarvi, e se altro vi ricordarete 3399 1, V | che una femina mi debbia vituperare. che voi l'intendete. – 3400 1, V | serbasse, voi di abominevol vituperio e me di sempiterna vergogna 3401 1, IV | ma dicendogli molte altre vituperose parole. Egli, che mal volentieri 3402 1, IV | ragionasse, ne diceva tutti quei vituperosi mali che d'una femina di 3403 1, VI | le sue, che dimostrano la vivacitá del suo ingegno. In lui 3404 1, V | visto aveva era Niceno. Vivendo adunque Angravalle in dubio 3405 1, V | scorno, che egli fin che viverá si ricorderá mai sempre 3406 1, II | con li parenti ed amici vivevano in grandissimo cordoglio, 3407 | vogliano 3408 | vogliate 3409 1, IV | ella de le sue sfrenate voglie. E chi bramasse di veder 3410 1, II | seguendo a sciolta briglia la volante non che corrente fiera, 3411 1, II | falconi cominciò a farli volar dietro a varii augelli. 3412 1, II | querele or quinci or quindi volate, ed il tuo continuo rammarico, 3413 1, II | d'un anno maggior di etá. Volava la fama de la lor beltá 3414 | voleano 3415 | volersi 3416 | volervi 3417 | volessi 3418 | volevi 3419 1, IV | esser vero il proverbio che volgarmente fra noi si dice, che chi 3420 1, I | pigliava, e soggiunse quella volgata sentenza: «Cosa fatta capo 3421 1, V | straziasse e mi facesse donna di volgo divenire, di modo che tutto 3422 1, II | timido aerone, ma con rapido volo verso l'aquila si rivolse 3423 1, V | a la casa del suocero ne volò con frettoloso passo. Come 3424 1, II | sará da te negato, anzi volontariamente il confesserai ogni volta 3425 1, IVPre | essendo ella fanciulletta, e volontarosa, come le fanciulle sono, 3426 1, V | giorno di santo Ermo quasi mi volse sforzare. – A pena l'animosa 3427 1, II | quale con maturo essamine volsero intender perché egli la 3428 1, V | modo se n'andava via, se si voltava a dietro e che atti faceva. 3429 1, II | esser quinci e quindi dal volubil vento donnesco agitata. 3430 1, Int | ciò che elle, restino in volumi piú piccioli che sará possibile. 3431 1, VIPre | concubina e morendo non l'aveva voluta lasciare, il magnifico messer 3432 1, Int | consacrate; quelle poi, che da la vorace fiamma si son sapute schermire, 3433 | vorrai 3434 | vorrebbero 3435 | vorrò 3436 1, I | le vostre contentezze e vosco mi congratulo che abbiate 3437 1, V | d'andar al necessario e votare il ventre. Ora Niceno, secondo 3438 1, Int | darle fuori. Molte ne ho a Vulcano consacrate; quelle poi, 3439 1, III | ereditá che le era da una sua zia stata lasciata, da la quale 3440 1, IPre | arcivescovo Sanseverino, zio del conte Roberto, teneva 3441 1, VI | sommo suo diletto d'andar in zoccoli per l'asciutto. Tuttavia, 3442 1, V | buoni siroppi di mele e di zucchero ed una medicina di manna 3443 1, V | innanzi disse, che quasi la zuffa s'attaccò tra Angravalle


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