- SONETTI CONSERVATI DALLA TRADIZIONE POPOLARE
- LIX. Er regazzino de bottega.
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LIX.
Er regazzino de
bottega.1
—
— Sor padrone! tenetevelo a mmente:
Io nun me vojjo2 scorticà li piedi.3
Voi ve sbajjate4 assai!… cuanno ciaggnédi,5
Sonava mezzoggiomo a ssan Cremente.6
Bbè, quanto stiedi7 a ttornà?
cquanto stiedi? —
Un’ora! — Un ca..o! nun è vvero ggnente.
Vorìa che mme pijjàsse ’n accidente
Si cce cùrze8 nèmmanco un par de crêdi!9 —
De che?!10 dar Culiseo
a Ssan Giuvanni11
Ce se va e cce se viè12 cor un minuto. —
Ce se va cco’ la fr…a che vve scanni!
Eppoi, senza sto scànnalo13
futtuto,
Si sséte stufo,14 a mme me sa mmill’anni
D’annàmmene15 e vvedé chi è ppiù ccocciuto!16 —
1 Questo e gli altri
sonetti non politici che seguono, sono dipinture inarrivabili per verità e
naturalezza. La forma vi è un po’ più oscena che negli altri, poichè lo
richiedeva il soggetto. Intorno a questa licenza di forma abbiamo già detto il
nostro parere nella Prefazione. Chi ci conosce, sa che noi siamo gelosi
quant’altri mai della pubblica moralità, e sa che ci studiamo d’insegnarla
coll’esempio, meglio che colle vane declamazioni. Ma se ci offendono quelle
ladre industrie librarie, in cui tutto un romanzo o una novella sono maestri di
corruzione; non potremmo in verità offenderci di quattro frasi un po’ lubriche,
che sono affatto incapaci di recare il minimo danno al buon costume; perchè
coloro i quali si trovano in grado d’intenderle a traversa il velame della
metafora, o di rifarle sopra i puntini, devono già conoscerne tutto il
significato. Certi sepolcri imbiancati che tengono spaccio di
morale a un tanto al metro, non si persuaderanno facilmente di queste nostre
ragioni, e ci vorrà pazienza. —
2 Voglio. —
3 Sottintendi: per
la troppa fretta, quando mi mandate a far qualche servizio. —
4 Vi sbagliate assai, rimproverandomi che ho tardato. —
5 Ci andiedi, ci andai, in quei luogo dove mi mandaste. —
6
Alla chiesa di San Clemente. —
7 Stetti, tardai. —
8 Corse.
—
9 Il tempo che ci vuole per recitar due volte il Credo. —
10 E che? —
11 Dal Colosseo a San Giovanni in Laterano. —
12 Ci si va e si ritorna. —
13 Scandalo, baccano, strepito.
—
14 Di tenermi al vostro servizio. —
15 Andarmene. —
16 Più vivace la variante popolare: De mannàvve a ffa’ fótte’, sor
cornuto!
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