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Giuseppe Gioachino Belli
Duecento sonetti in dialetto romanesco

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LIX.

Er regazzino de bottega.1

Sor padrone! tenetevelo a mmente:
Io nun me vojjo2 scorticà li piedi.3
Voi ve sbajjate4 assai!… cuanno ciaggnédi,5
Sonava mezzoggiomo a ssan Cremente.6

 

Bbè, quanto stiedi7 a ttornà? cquanto stiedi? —
Un’ora! — Un ca..o! nun è vvero ggnente.
Vorìa che mme pijjàsse ’n accidente
Si cce cùrze8 nèmmanco un par de crêdi!9

 

De che?!10 dar Culiseo a Ssan Giuvanni11
Ce se va e cce se viè12 cor un minuto. —
Ce se va cco’ la fr…a che vve scanni!

 

Eppoi, senza sto scànnalo13 futtuto,
Si sséte stufo,14 a mme me sa mmillanni
D’annàmmene15 e vvedé chi è ppiù ccocciuto!16

 

 

 




1 Questo e gli altri sonetti non politici che seguono, sono dipinture inarrivabili per verità e naturalezza. La forma vi è un po’ più oscena che negli altri, poichè lo richiedeva il soggetto. Intorno a questa licenza di forma abbiamo già detto il nostro parere nella Prefazione. Chi ci conosce, sa che noi siamo gelosi quant’altri mai della pubblica moralità, e sa che ci studiamo d’insegnarla coll’esempio, meglio che colle vane declamazioni. Ma se ci offendono quelle ladre industrie librarie, in cui tutto un romanzo o una novella sono maestri di corruzione; non potremmo in verità offenderci di quattro frasi un po’ lubriche, che sono affatto incapaci di recare il minimo danno al buon costume; perchè coloro i quali si trovano in grado d’intenderle a traversa il velame della metafora, o di rifarle sopra i puntini, devono già conoscerne tutto il significato. Certi sepolcri imbiancati che tengono spaccio di morale a un tanto al metro, non si persuaderanno facilmente di queste nostre ragioni, e ci vorrà pazienza. —

2 Voglio. —

3 Sottintendi: per la troppa fretta, quando mi mandate a far qualche servizio.

4 Vi sbagliate assai, rimproverandomi che ho tardato. —

5 Ci andiedi, ci andai, in quei luogo dove mi mandaste. —

6 Alla chiesa di San Clemente. —

7 Stetti, tardai. —

8 Corse. —

9 Il tempo che ci vuole per recitar due volte il Credo.

10 E che? —

11 Dal Colosseo a San Giovanni in Laterano. —

12 Ci si va e si ritorna. —

13 Scandalo, baccano, strepito. —

14 Di tenermi al vostro servizio. —

15 Andarmene. —

16 Più vivace la variante popolare: De mannàvve a ffafótte’, sor cornuto!






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