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Giuseppe Gioachino Belli
Duecento sonetti in dialetto romanesco

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CIII.

Er merito de li ricchi.

 (3 aprile 1836)

Merito dite? O ppoveri merlotti!
Li quadrini, ecco er merito, fratelli.
Li ricchi soli sobboni, sobbelli,
Soggrazziosi, soggioveni e ssoddotti.

 

A l’incontro noantri1 poverelli
Tutti schifenze,2 tutti galeotti,
Tutti deggni de sputi e de cazzotti,
Tutti cucuzze in càmmio de scervelli.3

 

Fa ccomparì un pezzente immezzo ar monno:
Fussi magàra4 una perla orientale,
Presto cacciate via sto vagabbonno.

 

Tristo chi sse5 presenta a li cristiani
Scarzo6 e ccencioso. Inzìno pe’ le scale
Lo vanno a mmozzicà ppuro7 li cani.

 

 

 

 




1 Noi altri. —

2 Sozzi, gente da letamaio, spregevoli ecc. —

3 In cambio di cervelli. —

4 Fosse magari. —

5 Si. —

6 Scalzo. —

7 Pure.




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