- SONETTI CONSERVATI DALLA TRADIZIONE POPOLARE
- II. Er deposito de papa leone. (1829)
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II.
Er deposito de
papa leone.
(1829)
—
In ner vedè1 cquer
zasso bbuggiarone
Lì avanti2 a la Madonna de l’Archetto,3
Che lo pòrteno a un studio d’architetto,4
Pe’ ffa’ er deposito a ppapa Leone
Un villano che stava sur cantone
A ccavallo ar zomaro: —Eppuro, (ha detto)
Ce scommetto sta bbestia, ce scommetto,
Si nun vale ppiù llui5 che sto pietrone. —
No (jj’ha risposto allora un omo
grasso6);
Frater caro, scommetti quanto vôi,7
Ma pper adesso, no, vvale ppiù er zasso
Lassa che ssia finito, frater caro;
Lassa che ssia finito, e allora poi
Valerà d’avantaggio er tu’ somaro. —
1 Nel vedere. —
2 Variante: Accanto. —
3 Chiesa
di Roma. —
4 Architetto e scultore sono
una stessa cosa pel popolano di Roma, che non la guarda tanto nel sottile, e sa
che chi fece la Cupola fece anche il Mosè. —
5 Il somaro:
sarebbe stato innaturale il dir lei, riferendolo a bestia. Su questa
preziosa sgrammaticatura così mi scriveva l’egregio amico prof. Santini: «Per
rispetto alla grammatica, dovrebbe dir lei, perchè questo relativo
riferisce a bestia. Ma quel lei, più grammaticale, sarebbe
meno estetico e men logico. Perocchè il lettore tiene già piantata in capo
l’idea mascolina di somaro; nè gli si è tolta via per la parola bestia,
sotto la quale è pur sempre chiusa l’idea del prode animale; e però
pensando tuttavia al somaro, quel lei verrebbe come una stonatura in
orchestra, e forse il lettore non saprebbe a chi riferirlo, almeno a prima
giunta. Questa è la ragione del bellissimo fatale monstrum, quæ di
Orazio, riferito a Cleopatra. E il popolo ch’è più logico dei puri gramatici
sempre, dice sempre così in simili casi.» —
6 Variante:
No, (jj’ha risposto un omo grasso grasso.) —
7 Vuoi.
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