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- 1303. Le connotture de Roma
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1303. Le connotture de Roma
Naturale
c’arfine se sò1 rrotti
li connotti de tutti li bbottini:
subbito che sse2 fa ttutto a ccazzotti3
pe schiaffasse4 in zaccoccia li quadrini.
Si5
er Governo ordinanno li connotti,
nu li fascessi6 mette7 accusí ffini,8
nun vederessi9 mó sti pissciabbotti10
schizzà ffora cqua e llà ddove cammini.
Ecco
cosa succede a li paesi
dove er vino dà in testa a cchi ccommanna:
le funtane nun butteno du’ mesi.
Piú
de li funtanoni de San Pietro?
Da che er Papa sta llà, tte pare, Nanna,
c’abbino l’acqua de quarc’anno addietro?11
16 gugno 1834
1 Si sono.
2 Si.
3 Alla peggio.
4
Schiaffarsi: ficcarsi.
5 Se.
6 Facesse.
7 Mettere.
8
Fini, per «sottili, fragili».
9 Vedresti.
10 Il pisciabotte è propriamente «un innaffiatoio
da strade»; qui si prende questo vocabolo per significare «quegli zampilli
d’acqua che spicciano fuori dalla terra o dai muri per dove corrono condotture
guaste».
11 Dacché Leone xii,
imitato da’ successori, tornò ad abitare il Vaticano, quelle due maravigliose
fontane cominciarono a scemare il volume dell’acqua che le rende tanto imponenti.
Se ne attribuì la cagione all’abbassamento del Lago di Bracciano o Sabatino, da
cui ne deriva l’acquidotto.
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