Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giuseppe Gioachino Belli
Sonetti romaneschi

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

1366. La serva de casa

 

Ha ttutte le vertú cch’è nescessario
pe bben zerví la nobbirtà rromana.
È mmatta, è strega, è spia, è lladra, è cciana,1


e ppe bbuscíe2 nun ce la er lunario.

 

Si3 ppoi volemo seguità er rosario,
er padrone lo serve da puttana,
la padrona la serve da ruffiana,
e ccusí ssaritrippica4 er zalario.

 

Inortre sce saría5 n’antra6 catasta
de difettucci e ttutti a bbommercato;
ma vve sbrigo: è una serva, e ttantabbasta.

 

E nno ppe ggnente7 da tant’anni addietro,
le serve in ner pretorio de Pilato
state mmaledette da San Pietro.

 

2 dicembre 1834

 




1 Vanitosa nel vestire.

2 Bugie.

3 Se.

4 Si ritriplica: per semplicemente si triplica.

5 Ci sarebbe.

6 Un’altra.

7 E non per niente.

 

 






Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License