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Giuseppe Gioachino Belli
Sonetti romaneschi

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1391. Un carcolo prossimativo

 

Una vaccina dell’Agro Romano,
senza la pelle, l’interiori, l’ossa,
er zangue e ’r grasso, ppesà, Gghitano,1


un quaranta descine2 a ddílla grossa.

 

Valutanno er grano a la riscossa
da la mola e ffrullone, io dico er grano
d’oggni rubbio, un pellantro, se ne possa
un cinquanta decine pe lo spiano.

 

Incircar vino poi, tu adesso mette3
c’una bbotte da sedisci4 a la fine
ddu’ mila e cquarant’otto fujjette.

 

Dunque, l’Eminentissimo s’iggnotte5
drent’a ddiescianni trentasei vaccine,
quinisci rubbia, e cquarantotto bbotte.

 

12 dicembre 1834

 




1 Gaetano.

2 Il rubbio da grano pesa 64 decine di libbre.

3 Metti.

4 Le botti da vino sono comunemente di 8 o di 16 barili. Il barile porta 32 boccali, il boccale 4 fogliette.

5 S’inghiotte.

 

 






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