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Giuseppe Gioachino Belli
Sonetti romaneschi

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1563. Fra Ffreghino

 

Er Papa scià ppippato der gajjardo,1


e vvonno j’abbi fatto ggiú ppellossa
una caterinaria2 bbuggiarossa3
dannoje4 la patente de bbusciardo.5

 

Disce: «Zittete llí, ffrate bbastardo:
co’ li piedi sull’orlo de la fossa,
arifanne6 oggni ggiorno una ppiú ggrossa,
senza ar meno un tantino d’ariguardo!

 

Quanno avevi ste bbuggere de vojje,
faccia de bbajoccone7 arruzzonito,8
potevi restà ar monno e pijjà mojje».

 

Ma er Zanto Padre cqua ssera ammattito.
Chi è ccapasce a ttradí le sagre spojje
saría9 stato, dich’io, peggio marito.

 

28 maggio 1835

 




1 Ci ha sbuffato gagliardamente.

2 Catilinaria.

3 Buggerona, tremenda.

4 Dandogli.

5 Bugiardo.

6 Rifarne.

7 Faccia dura, imperterrita.

8 Irruginito.

9 Sarebbe.

 

 






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