Precedente - Successivo
Clicca qui per nascondere i link alle concordanze
1586. Er zole novo
Lo
disceveno a ppranzo, è vvero Nina?,
che mmó, ppe alluminà strade e ppalazzi
s’abbruscia un fil de carcia1 fra ddu’ cazzi2
e la sera3 diventa una matina.
Disce
che sta scuperta chimichina4
se pò ppuro5 addoprà da li regazzi;
e in Inghirterra trall’antri6 rimpiazzi
l’hanno appricata ar Farro de Missina.7
Disce
che cco sta carcia, pe le scòle,
quanno arimane nuvolo, arimane,
ce fanno inzino er negroscopio a ssole.8
Dunque
mó cco sta lusce nun fa un corno9
si10 ppiove, e cce pòi fà le mediriane11
pe rrimette12 l’orloggi a mmezzoggiorno.
22 agosto 1835
1 Si brucia un
pezzolin di calce.
2 Fra due gaz.
3 Si
avverta che per sera intendesi in Roma, propriamente, le prime ore della
notte.
4 Chimica.
5 Si può pure.
6 Fra gli altri.
7 Al Faro di
Messina.
8 Sino il microscopio a sole. Comprendesi di
leggieri che la portentosa scoperta della quale il nostro buon romanesco intese
parlare servendo a tavola il suo padrone, è quella del calciossidrogeno,
accaduta recentemente in Londra. Di questo nuova fonte di sfolgorantissima
luce è celebre l’applicazione fatta in Inghilterra al sistema de’ microscopi
solari, e la sostituzione alle lampade d’Angand, con meraviglioso successo
tentata da Drummond nel Faro di Purfleet.
9 Non nuoce.
10 Se.
11 Ci puoi fare le meridiane.
12 Per rimettere.
Precedente - Successivo
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License