Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giuseppe Gioachino Belli
Sonetti romaneschi

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

1880. Er Carnovale der 37

 

Che? ha inibbito le mmaschere, bbuffoni,
pe vvia che1 in sti tempacci incollerati
l’ommini nun ze fussino ammalati?
, ddàtelo a d’intenne2 a sti cojjoni.

 

Dunque come se spiega che da Prati3
se vedeva de drento a li bbastioni
’na càccola4 de sedisci cannoni5
caricati, attaccati e ppreparati?

 

Co ste pírole6 cqui, ccrape7 futtute,
co sti bbelli ssciroppi de scerase
se conzerva li popoli in zalute?

 

Tiè cquer zervo de Ddiona coratella8
che cce faría spianà ppuro le case
quanno je se toccassi9 una pianella.

 

23 gennaio 1837

 




1 Acciocché.

2 Ad intendere.

3 I prati che circondano le fosse del Castello S. Angiolo.

4 Una bagattella.

5 Quanti il Governo ne ha in traino.

6 Pillole.

7 Capre: gente da poco.

8 Certe viscere.

9 Gli si toccasse.

 

 






Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License