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Giuseppe Gioachino Belli
Sonetti romaneschi

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302. E ssettimo madrimonio

 

Saria bbuscía de che cquasi tutto
quello che ss’è inventato er padreterno
nun zii1 cor zu’ perché. L’istate è assciutto
perché vvòrze creà zzuppo l’inverno.

 

Perché ha ccreato er porco? per presciutto.
Perché la carnumana? per governo.
Perché li turchi? pe ccavà un costrutto
dell’antro Monno e nun spregà l’inferno.

 

Ma cquanno fesce er zanto madrimonio,
pe nnun fajje2 sto torto che ddormissi3
bisogna cche lo tentò er demonio.

 

Certo chi ppijja mojje è un gran cazzaccio:
e ha rraggione er francese che ssentissi4
ch’er madrimonio lo chiamò marraccio.5

 

9 dicembre 1831 – D’er medemo

 

 




1 Sia.

2 Fargli.

3 Dormisse.

4 Sentisti per «udisti».

5 Mariage. Il marraccio è «un gran coltello da colpire di taglio: specie di piccola mannaia».

 

 






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