Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giuseppe Gioachino Belli
Sonetti romaneschi

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

537. La penale

 

Li preti, ggià sse sa, ffanno la caccia
a ’ggni sorte de spesce de cuadrini.
Mo er mi’ curato ha mmesso ducarlini1


de murta a cchi vvò ddína parolaccia.

 

Toccò a mmé llantra sera a la Pilaccia:2
che ggiucanno co ccerti vitturini,
come me vedde vince un Lammertini,3
disse pe ffoja4 «Eh bbuggiarà Ssantaccia!».

 

Er giorn’appresso er prete ggià informato
mannò a ffamme chiamà ddar Chiricone,
e mmintimò la pena der peccato.

 

Sur primo io vorze5 le mi’ raggione;
ma ppoi me la sbrigai: «Padre Curato,
bbuggiaravve a vvoi puro: ecco un testone».6

 

Roma, 3 dicembre 1832 - Der medemo

 




1 Il carlino è oggi moneta di convenzione. Equivale a baiocchi sette e mezzo.

2 Insegna e nome di bettola.

3 Moneta di argento di paoli due, che si può dire essere la lira romana. Coniata da Papa Prospero Lambertini (Benedetto xiv) chiamasi dal volgo un lambertini, un prospero, un prospero lambertini, ed avendo l’effige del Papa, è detta comunemente papetto.

4 Ira.

5 Volli.

6 Moneta d’argento del valore di paoli tre, che corrispondono appunto a due volte la detta multa de’ due carlini.

 

 






Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License