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Giuseppe Gioachino Belli
Sonetti romaneschi

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539. Li sparagni1

 

Vivenno papa Pio messe uguarmente
a Rroma un Presidente2 per Urione.3
Come fu mmorto lui, papa Leone
ristrinze ogni duUrioni un Presidente.

 

Ma a li sette scartati puramente4
je seguitò a ffà ddà la su’ penzione.
Poi venne un antro Pio d’antra oppiggnone5
c’arimesse cuer ch’era anticamente.

 

Però li sette Presidenti novi,
lui nu li ripijjò da li levati,
e pperò stantri musi oggi sce trovi,

 

Nun c’è mmejjo che cquanno se sparagna!
E accusí da cuattordisci pagati
ssò vventuno, e oggnun de cuesti magna.

 

Roma, 3 dicembre 1832 - Der medemo

 




1 Risparmi.

2 Presidenti di Polizia, che equivalgono anche in certo modo a’ giudici di pace ne’ minimi affari civili.

3 Rione. Sono in Roma xiv.

4 Altresì.

5 Opinione.

 

 






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