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624. Una casata
Cristoggesummaria,
cc’antro accidente!1
Sete
una gran famijja de bbruttoni.
E nnun méttete in pena ch’io cojjoni,2
perché pparleno tutti istessamente.
Dar
grugno de tu’ padre a li meloni,
cuelli mosini,3 nun ce curre ggnente:
e ar vedé mmamma tua, strilla la ggente:
«Monaccallà, ssò ffatti li bbottoni?».4
Tu,
senza naso, pari er Babbuino:5
tu’ fratello è er ritratto de Marforio,6
e cquell’antro è un po’ ppeggio de Pasquino.7
Tu
e Mmadama Lugrezzia,7a a sti prodiggi,
v’amanca de fà cchirico Grigorio,
pe mmette ar mucchio8 l’Abbate Luiggi.
Roma, 17 dicembre 1832
1 Che altra brutta
figura!
2 Burli.
3 Melone mosino
è detto in Roma il popone di sua razza bernoccoluto e di color verde e giallo.
4 Parole con le quali si burlano le ebree rattoppatrici di
robe vecchie.
5 Statua di satiro giacente, la quale, dal
nome che oggi gli si dà a cagione della deformità contratta dal tempo, fa
egualmente chiamare via del Babuino la vecchia Strada Paolina, aperta già da
Paolo iii nella quale si trova
sopra una fontana.
6 Statua colossale dell’Oceano,
esistente in oggi nel cortile del Museo Capitolino, e situata anticamente
presso il Foro di Marte (o di Augusto), e però detta volgarmente Marforio, come
via di Marforio si chiama la brutta contrada che corre tra le falde del Monte
Capitolino e il sito del detto Foro di Marte. Il popolo tiene Marforio per un
soggetto ridicolo, e lo si fa interlocutore nelle così dette «pasquinate» o
satire pubbliche, per le quali un tempo i Romani avevano spirito e rinomanza.
7 Frammento di statua o di gruppo rappresentante Menelao
che sostiene il cadavere di Patroclo. Fu trovata lì presso (piazza Pasquino)
al principiare del secolo xvi,
vicino alla bottega di un sarto, morto poco innanzi, il quale era di spirito
molto satirico e aveva nome Pasquino. Esposta appena la dissotterrata statua
alla vista del popolo, fu tosto da lui chiamata Pasquino e divenne il luogo
d’affissione delle satire pubbliche, dette perciò fin d’allora «pasquinate».
7a Frammento di colosso dalla cinta in su, ma privo di
braccia e di naso. Dal costume egiziano del pallio aggruppato in un sol nodo
sul petto, argomenta il Winckelmann poter questo simulacro avere rappresentato
una Iside.
8 Per unire alla massa, agli altri.
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