- Vol. 1°
- 723. Le curze d’una vorta
Precedente - Successivo
Clicca qui per nascondere i link alle concordanze
723. Le curze d’una vorta
Antro
che rrobbi-vecchi!, antro c’aéo!1
Don
Diego c’ha studiato l’animali
der Muratore,2 e ha lletto co l’occhiali
cuanti libbri stracciati3 abbi ar museo,
disce
ch’er Ghetto adesso dà li palj4
pe vvia c’anticamente era l’ebbreo
er barbero de cuelli carnovali
a Testaccio5 e ar piazzon der culiseo.6
Pe
ffalli curre, er popolo romano
je sporverava7 intanto er giustacore
tutti co un nerbo o una bbattecca8 in mano.
E
sta curza, abbellita da sto pisto,
l’inventò un Papa in memoria e in onore
della fraggellazzion de Ggesucristo.
Roma, 10 gennaio 1833
1 Robbi-vecchi (colla
o stretta) ed aéo (vedi…) sono le voci con le quali gridano per
le vie di Roma gli ebrei ricattieri di straccerie.
2 Gli Annali
del Muratori.
3 Libri vecchi, e più accreditati presso il
volgo illuminato.
4 Il popolo crede, anzi quasi tutti i
Romani sono di questo persuasi, che tutti gli otto palj, ai quali si corre dai
cavalli in carnovale, siano tributati dagli Ebrei, per riscatto stipulato
anticamente col magistrato civico di Roma dal correre essi stessi a trastullo
dei Romani. Ecco la vera provenienza della prestazione dei palj.
5
Di Testaccio vedi la nota… del Sonetto…
6 Colosseo:
Anfiteatro Flavio.
7 Gli spolverava: spolverava
loro: batteva.
8 Bacchetta.
Precedente - Successivo
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License