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1047. Li du’ senatori
4°
C’è
un’antra nova. Doppo la quarella1
der
bastardo de casa Scesarini,2
che sse vò ffà3 ppe fforza una sorella
pe llevajje er casato4 e li quadrini,
mó
a l’improviso scappa fora quella
piú strepitosa tra Ccorzini5 e Orzini,6
pe vvede7 a cchi ha d’annà8 la tabbanella9
de ganzo e ’r peruccone10 a ppennolini.
Pe
mmé nnun ce farebbe11 indifferenza12
tra st’Orzini e Ccorzini. In concrusione
uno tiè un C de ppiú, ll’antro13 n’è ssenza.
Defatti
er liticasse14 un peruccone,
che nnun ha ppiú ggnisuna incompitenza,15
propio è una lite da C, o, co, ccojjone.
18 gennaio 1834
1 Dopo la querela.
2 Lorenzo Cesarini, che disputa ad Anna Cesarini, e al
figlio di lei Torlonia, il patrimonio de’ Duchi Sforza Cesarini. Attualmente si
agita la causa avanti il Tribunale della Rota Romana, che favorisce il
pretendente.
3 Si vuol fare.
4 Per
levarle il cognome.
5 Vedi la nota 5 del Son…
6 Vedi la nota 2 del Son… e il sonetto precedente a
questo.
7 Per vedere.
8 Andare.
9 Vedi la nota 12 del sonetto precedente.
10 Vedi la nota 11 del sonetto medesimo.
11 Per me non ci farei.
12 Differenza.
13 L’altro.
14 Il litigarsi.
15 Nessuna
competenza.
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