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Giuseppe Gioachino Belli
Sonetti romaneschi

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1151. Er canonicato bbuffo

 

Azzecca1 un po’ Ssanta Maria Maggiore
a chi oggnisempre un canonicato?
Ar re de Spaggna, cazzo!, omo ammojjato,
cosa che ttanto dispiasce ar Ziggnore!

 

E ar passà dde la bbanca2 averà ccore
sto sor canonichetto incoronato,
senz’esse3 stat’in coro e avé ccantato,
de scibbasse4 la paga de cantore?

 

Io je diría:5 vienite in de la stalla6
com’e llantri voi puro,7 a ddí l’uffizio
co la bbarretta e la pelliccia in spalla.

 

Che! cciamancheno8 preti, a sto paese,
da pijjasse9 qualunque bbonifizzio
per la raggione de quer tant’-ar-mese?

 

4 aprile 1834

 




1 Indovina.

2 Il passar de la banca significa il «pagare gli emolumenti».

3 Senza essere.

4 Di cibarsi.

5 Gli direi.

6 Stallo canonicale.

7 Come gli altri voi pure.

8 Ci mancano.

9 Pigliarsi.

 

 






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