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Giuseppe Gioachino Belli
Sonetti romaneschi

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1181. Le catture

 

M’arrivò inzino a ddí1 un cherubbiggnere2
che mmó lloro3 li ladri, anche a ttrovalli4
magaraddio sull’atto der mestiere,
nun ze5 danno ppiú ppena d’acchiappalli,

 

perch’er Governo se pijja er piascere,
carcerati che ssò,6 ddarilassalli;7
e un ladro er giorn’appresso è un cavajjere,
che ffischia bbrigadieri e mmaresscialli.

 

Dimola8 fra de noi, for de passione,
ner rissciojje9 li ladri e llassassini
me pare ch’er Governo abbi raggione.

 

Li locali 10 ppochi e ppiccinini,
e ssenzariservà cquarche ppriggione
dov’ha da mette11 poi li ggiacubbini?

 

9 aprile 1834

 




1 Sino a dire.

2 Carabiniere: milizia di polizia corrispondente ai Gendarmi.

3 Che ora eglino.

4 Trovarli.

5 Non si.

6 Sono.

7 Rilasciarli.

8 Diciamola.

9 Risciogliere.

10 Sono.

11 Mettere.

 

 






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