- Vol. 2°
- 1248. La Messa de San Lorenzo
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1248. La Messa de San Lorenzo1
Sonetti 2
1°
Un
giorno, a Ssan Lorenzo, entrò un ziggnore
e aggnéde2 in zagristia co un colonnato,3
acciò un prete sciavessi4 scelebbrato
una messa d’un scudo de valore.
Er
prete in ner momento fu ttrovato:
la messa se5 cantò a l’artar-maggiore;
e un’anima purgante ebbe l’onore
de volà in paradiso a bbommercato.
Ma
appena er prete se cacciò la vesta,
accortose la piastra ch’era farza,6
attaccò un Cristo,7 e ffesce una protesta.
E
ll’anima sarvata ebbe er martorio,
stante la messa che nnun j’era varza,8
de tornassene9 addietro in purgatorio.
26 aprile 1834
1 La basilica di S.
Lorenzo fuori delle mura, la chiesa di S. Gregorio al Monte Celio, e quella di
S. Maria Liberatrice al Foro Romano, hanno il privilegio di liberare illico
et immediate un’anima dal purgatorio per ogni messa di uno scudo di
elemosina. Alcuni altari però di altre chiese sono privilegiati ad instar.
2 Andò.
3 Intendi la moneta
spagnuola, detta «colonnato» o «pezzoduro».
4 Ci avesse.
5 Si.
6 Costruzione: accortosi che la
piastra era falsa.
7 Cioè «una bestemmia», o, come in Roma
dicesi, «un moccolo».
8 Costruzione. Stanteché la messa
non gli aveva valuto.
9 Tornarsene.
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