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Giuseppe Gioachino Belli
Sonetti romaneschi

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34. Er gioco der marroncino1

 

E CCE GGIUCHENO: ROSCIO, NINO, VA’ -A-MMETE, ER PAINO E ER GIACCHETTO

 

Roscio

, ttrattanto che ssappara1a er prete
volemo ddubotte a mmarruncino?

Giacchetto

A ppagà.

Nino

A ggode.1b

Giacchetto

Come se’ attacchino!1c

Nino

Tirate er fiato a voi.2

Giacchetto

Che ddichi? Hai sete?3

 

 

Roscio

Eh zitti, buggiaravve a quanti sete!

Su, aló, fammo la conta: pe dda Nino.4
Venti. Una, dua, tre… tocca ar paíno.
Po’ Nino, po’ viengh’io, po’ tu e Vva’ -a-mmete

 

 

Paino

Er boccio a (v. nota 4) – De cqui.5 – Senza giuchetti.

Nino

Senza strucchietti,

Roscio

E ttiro pe llevà

Giacchetto

No ppe strucchià6

Va’ -a-mmete

, , dove te metti?

 

 

Giacchetto

San guercino.7

Va’ -a-mmete

Va’ ar zegno.

Giacchetto

E nnun sta cqua?

Va’ -a-mmete

Accidentacci a tutti li ggiacchetti!

Quanto se’ fesso!7a er zegno eccolo llà.

 

 

Giacchetto

Ma cciài7b da capità

un giorno o llantro ggiú ppe borgo-novo

Va’ -a-mmete

Mo sta a mmene. – Accusí mme l’aritrovo.8

 

 

Nino

Fermete.8a

Va’ -a-mmete

Nun me movo.

Nino

pprimo.

Roscio

ssiconno.

Va’-a-mmete

Io terzo.

Giacchetto

Io cuarto.

Paino

Io cuinto.9

Nino

Eh nnun er mucchio tant’in arto.

 

 

Paino

Che, ttienete l’apparto

de queli siti che vve pare a vvoi?

Nino

Be’, schiaffelo9a peccristo indove vòi

 

 

Giacchetto

Batte.10

Roscio

Dégheta!11 A noi:

vedemmo un po’ ssi11a cce11b so cojje11c io12

Giacchetto

Tu nnun hai smosso er mezzo-bboécco mio.13

 

 

Roscio

Pòzzi13a morí ttuzio,

chi arifiata?14 E ttu arza:15 sce tanto?

Giochetto

Arma.

Va’-a-mmete

Santo.

Paino

Io vojjo arma.

Roscio

Arma.

Nino

E nnoi santo.16

 

 

Roscio

Mezzo e cche ssí.17

Paino

De cuanto?

Giacchetto

Arzo, tiengo da Roscio, e ffo dde dua.18

Paino

Frulla,19 madetta19a l’animaccia tua.

 

…Ah pporcaccio de ua!

Cor carcio farzo?20 Gargantacci21 neri.

Va’ -a-mmete

Tu vo curre li carubbigneri?22

 

 

Paino

Vôi rubbà come gglieri?23

Giacchetto

Mommó ll’hai da sentí si che cconnessa24

Roscio

! er chirico24a sona: annamo24b a mmessa.

 

22 agosto 1830 - De Peppe er tosto

 

 




1 Gioco che si eseguisce da due o più persone con un ciottoletto o altro pezzo di pietra, il più che si può rotonda, gettandola ad una certa distanza, e procurando di lanciarvi vicini de’ baiocchi.

1a Si para.

1b A godere.

1c Sei cavilloso.

2 Sorbite a voi l’insulto.

3 Equivoco di sete (volontà di bere) e siete.

4 Chi ha il punto al conto, getta il ciottolo, detto bòccio o marrone, e poi vi manda appresso il suo baiocco. – Pe dda Nino, cioè: «S’incomincia a contare da Nino».

5 Destina il posto onde ciascuno scaglierà la sua moneta vicino al ciottolo.

6 Quattro specie di proteste concomitanti certe esecuzioni, le quali senza quelle formule sarebbero nulle.

7 Sei cieco?

7a Spiacevole.

7b Ci hai.

8 Altra formula come alla nota 6.

8a Fermati.

9 È fatto l’ordine di successione al tirare. L’Ultimo, cioè colui che mandò la sua moneta più distante dal marrone, raccoglie le monete, e fattone un cumulo, le situa dove vuole, affinché il Primo vi batta col suo marrone, lanciandovelo sopra in modo sì netto e vibrato, che mova tutte le sottoposte monete. Se il colpo esce vano, passa il diritto a colpire al Secondo e poi etc.

9a Ficcalo.

10 L’Ultimo ha situato il cumulo di monete e comanda al Primo di battere.

11 Quasi «Fiasco!». Il Secondo, contento che il Primo abbia fallito il colpo, fa quella esclamazione e si accinge egli a battere.

11a Se

11b Ci.

11c Cogliere.

12 Batte.

13 Ecco il caso del non movimento di tutte le monete.

13a Possa.

14 Chi si oppone?

15 La moneta non mossa è lanciata in aria dal signore di essa.

16 Mentre la moneta sta per lanciarsi, sino al punto in che ritocca il suolo, ciascuno fa le sue scommesse sulla faccia che mostrerà dopo la caduta cioè arma o santo (lettere); e qui giova avvertire che le vittorie di tutto il giuoco consistono in quest’alternativa.

17 Scommette mezzo baiocco, che verrà ciò che ha detto chi scagliò la moneta: qui è arma.

18 Lo scagliatore scommette anch’egli, confermando la scommessa di Roscio, e scommette di moneta doppia.

19 La moneta nell’aria deve brillare, frullare, onde si tolga il sospetto di arte nella caduta favorevole a chi la lanciò.

19a Maledetta.

20 Coll’inganno?

21 Fraudolente.

22 Carabinieri.

23 Ieri.

24 Percossa.

24a Chierico.

24b Andiamo.

 

 






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