Precedente - Successivo
Clicca qui per attivare i link alle concordanze
1352. La Causa Scesarini
Naturale
ch’er Prencipe Turlonia
ha d’aristà1 affilato e ttasciturno:
se2 tratta mó cche in ner ziconno turno
la Sagra Rota ha da portallo ar quonia.3
Dunque
machinerà cquarche ffandonia
e cquarc’antro bber trafico nutturno,4
come li primi imbrojji che cce furno
pe mmannà la raggione in Babbilonia.
Vedi
quante sentenze e cquanta ggente
pe abbassà l’arbaggía a sti bboni mobbili,
che nun vonno un espurio pe pparente!
E
jje s’hanno d’avé ttanti ariguardi
quanno, per Cristo, er ceto de li nobbili
è ttutto un spedalone de bbastardi!5
18 novembre 1834
Per
la quarta proposizione rotale
che
accaderà il...
nella
causa di filiazione e adizione alla paterna eredità
fra
il duca Lorenzo Sforza Cesarini e i coniugi Torlonia pel loro figlio Giulio
Sotto
gli auspici di cotal1 che adorna,
bestemmiando,
l’umano col divino,
nell’arena
rotal Giulio Sforzino2
la
quarta volta a battagliar ritorna.
Creda
il mondo però, seppur non torna
lo
inchiostro in latte e l’acqua fresca in vino,
che
don Giulio, e donn’Anna e don Marino3
saran
disfatti e n’avran mazza e corna.
E
tempo è ben che cessi il vitupero
di
madri e di sorelle snaturate
che
infaman sé per offuscare il vero.
Oh
Giudici di Dio, voi le salvate,
ributtando
il rossor dell’adultero
sull’avarizia
e sul mentir d’un frate.4
1 Da ristare.
2 Si.
3 Allo sviluppo, agli estremi.
4 Alludesi alla nefanda opera della viziatura di un libro
parrocchiale onde farvi comparire morto fin da bambino l’odierno pretendente
della paterna eredità Sforza-Cesarini.
5 Il nostro buon
romanesco parlava cosí all’epoca della terza proposizione rotale, la prima cioè
del secondo turno del tribunale della Rota, già essendosi dal pretendente Don
Lorenzo ottenute due decisioni favorevoli ed un expediatar dal primo
turno. Il 22 giugno però del 1835 dovendosi riprodurre la causa per l’ultima e
finale decisione, comparve il seguente sonetto di autore a noi cognitissimo.
Noi lo riportiamo qui siccome un complemento alle notizie di questo turpe
litigio.
1
Il conte Monaldo Leopardi di Recanati, autore del famoso opuscolo intitolato Appendice
alla Causa celebre, dove paragona in certo modo la veracità della duchessa
Gertrude Sforza a quella della Beata Vergine sul fatto del loro concepimento.
2 Don Giulio Torlonia, nipote, pel lato materno,
dell’ultimo duca Salvatore Sforza, il quale lo istituí erede in pregiudizio del
proprio fratello Lorenzo, dichiarato bastardo. I commensali de’ Torlonia si
dilettano di chiamarlo lusinghevolmente il piccolo Sforza, di che viene Sforzino.
3 Anna Sforza e Marino Torlonia, genitori dello Sforzino.
4 Il molto reverendo padre Pier Luigi dell’Angiolo
Custode, carmelitano scalzo (fratello di Enrico Giuliani odierno drudo o marito
di coscienza della vecchia duchessa Gertrude), il quale rivelò un’antica
confessione della buona dama, onde col consenso di lei fondare la miglior prova
del concepimento adulterino del di lei figlio Lorenzo.
Precedente - Successivo
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License