- Vol. 1°
- 973. La prima cummuggnone
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973. La prima cummuggnone1
Terminata
che ffu ll’urtima scena,2
Cristo diede de piccio3 a una paggnotta,
la conzagrò, la róppe,4 e, appena rotta,
cummunicò un e ll’antro5 a ppanza piena.6
E
ss’ha da dí cche ppropio stassi7 in vena,
pe ddà la su’ fettina a cquer marmotta
de Ggiuda (vojjo dí Ggiuda Scariotta),
che annò a ffa cquer tantin de cannofiena.8
Poi
lui puro,9 viscino a la passione,
pe mmorí cco li santi sagramenti,
se maggnò da sestesso in cummuggnone.
S’intenne10
ggià cco ttutti l’ingredienti;
ciovè11 ddoppo una bbona confessione,
pe rregola dell’antri12 pinitenti.
Terni, 27 maggio 1833
1 Comunione.
2 Cena.
3 Diede di piglio.
4 Colla o chiusa: «ruppe».
5 Uno
e l’altro, tutti.
6 Come sono cambiati i
costumi! Andate ora dopo mangiato a prendere l’Eucaristia! Vi beete la condanna
del qui manducat et bibit indignè. Ma in quel cenacolo, l’ultimo
boccone sarà disceso nello stomaco all’ultimo minuto avanti la mezza-notte, e
la comunione sacramentale al primo minuto seguente, ciò che forma una intiera
giornata, e val meglio che non una digestione già perfetta in sei o sette ore
seguite in una giornata medesima. Ecco il vero spirito del digiuno naturale,
prescritto ad uno stomaco destinato per albergo al Signore.
7 Stasse.
8 Altalena.
9 Egli pure, anch’egli.
10
S’intende.
11 Cioè.
12 Degli
altri.
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