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1068. Er 28 Settembre1
Bbe’,
mmettémo2 che ssia; dimo,3 Vincenza,
che li Francesi avessino4 raggione.
Fàmo caso,5 si vvòi, che Nnapujjone
cqua cce potessi addomminà6 in cusscenza.
Che
ccosa ne viería7 pe cconzeguenza?
C’oggi nun ze faría8 Papa Leone,
e a li sordati pe sparà er cannone,
nun je daría9 ggnisuno l’indurgenza.
Poi,
che disse a l’apostolo er Messia?
«Voi sete Pietro, e ssu sta pietra sola
ce vojjo dificà10 la Cchiesa mia».11
E
nnun ce vò che ’na testa de leggno
pe nnun capí cche ssotto la parola
de quella Cchiesa s’ha da intenne12 er Reggno.
26 gennaio 1834
1 1823.
2
Mettiamo.
3 Diciamo.
4 Avessero.
5 Facciamo caso: supponiamo.
6
Dominare.
7 Verrebbe.
8 Farebbe.
9 Darebbe.
10 Edificare.
11
Queste memorabili parole, scritte nell’interno della cupola di S. Pietro sono
rivocate in dubbio da qualche incredulo, sul nudo e solo motivo che nella
lingua ebraica, o altra (fuori della latina o italiana) che avesse parlato Gesù
Cristo, manca il fondamento anfibologico della omofonia tra Petrus e petra.
Ma forse Gesù Cristo parlò a San Pietro in latino, poiché intendeva fondare
una Chiesa latina. In questo caso però la Chiesa greca non fu fondata da
Cristo.
12
Intendere.
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