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Giuseppe Gioachino Belli
Lettere a Cencia

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Alla Nobile e Gentil Donna

Sig.ra Vincenza Perozzi N.a M.sa Roberti

Macerata

per Morrovalle

Di Roma, 19 ottobre 1837

A.[mica] C.[arissima],

Fra i tanti avvenimenti me n’è accaduto uno del quale non vi debbo tenere al buio. Ho dovuto cambiar casa, mentre intanto debbo pagare un altro anno e mezzo di pigione al palazzo Poli e farci ballare i sorci. Si divertiranno, con due dozzine di camere. Ditemi come state, voi e i vostri. Io sto sempre male in qualunque senso vogliate guardar la parola. Sono ridotto uno scheletro, e spero di andar presto a far compagnia a’ miei originali. Ho pensato alla tutela di Ciro, e ciò basta per chiuder gli occhi in pace.

Persuaso che non ci vedremo più vi saluto di cuore e vi prego fare questi miei uficii con Pirro e tutti gli altri di vostra famiglia.

Il vostro affezionatissimo amico e servitore

 

G.G. Belli

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