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Bernardo Dovizi detto Bibbiena
La Calandria

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
'l-dirte | dirti-monst | monta-scorn | scoss-zuppa

     Atto,  Scena
1 | 'l 2 1, 4 | come la stava.~FESSENIO Aaah, come la stava, vuoi saper 3 1, 7 | mangerò.~FESSENIO Mangiare? Aah, Calandro, pietà di lei. 4 2, 8 | ché forse e' cieli non te abbandoneranno. A me par che si segua el 5 1, 7 | baci.~FESSENIO Calandro, abbivi avvertenza; perché, se una 6 5, 3 | FESSENIO Che voglion dire tanti abbracciamenti? Oh! oh! oh! Trama c'è sotto.~ 7 1, 2 | amore di costei, tu cerchi abracciar l'ombra, e pigliar il vento 8 4, 2 | vede. Costei è per amor accecata ch'ella s'avvisa che 9 3, 14| esser con Lidio in modo mi accecò che piú oltre non pensai. 10 1, 1 | Della quale fieramente accesosi, con Calandro suo marito 11 1, 2 | laudabili.~FESSENIO Laudabile è accommodarsi al tempo.~POLINICO Laudabile 12 1, 2 | a quel piace a Lidio te accomoda.~POLINICO Egli è ben vero 13 3, 5 | imponesti.~FULVIA Era forse accompagnato.~SAMIA Lo tirai da parte.~ 14 2, 9 | capello, pur che bene vi ti acconci drento.~CALANDRO Meglio 15 2, 6 | mercanzie a suolo a suolo, si acconciano che tengano poco loco.~ 16 5, 5 | visto, dicendomi: - Tutto è acconcio benissimo; sta' contento. - 17 3, 13| potria mai monstrare quelli accorgimenti, quelle astuzie che fai 18 5, 3 | sia, perdonami, ché or m'accorgo che per il patron mio ti 19 3, 5 | Certo farò, ché ben mi accorsi che Ruffo interamente non 20 3, 20| Non la conosco. Lassami accostar piú a lei.~ ~ ~ ~ 21 3, 15| fanno al gitto. Bisogna accozzare stelle, parole, acque, erbe, 22 Pro | almeno di non vituperarlo accusandolo al bargello; ma vada a dirlo 23 2, 9 | fin che Fulvia non se ne acorga. Con lei fingendo andare 24 3, 15| accozzare stelle, parole, acque, erbe, pietre e tante bazzicature 25 1, 2 | non è maggior dolcezza che acquistare quel che si desidera in 26 3, 1 | gli apicchi gentilezza, acume, accorgimento queste veste 27 2, 8 | moglie verso me mi sono acutissimi strali per non poter fare 28 Arg | lassando molti esempli che adducere vi si potriano, bastar vi 29 5, 12| Or son contento, or ho adempiuto il desiderio mio, or piú 30 3, 11| sola; e forse in modo se ne adirerà che a' parenti di lei il 31 2, 4 | ella in forma di donna te adomanda. Da lei anderai: al provar 32 4, 6 | maschio ridiventi; e poi adorare questo negromante, se cosí 33 3, 17| allo spirito che poi la te adorerà.~RUFFO Questa è una delle 34 1, 2 | vizio in un servo che l'adulazione. E tu lui ascolti? Lidio 35 Pers | Polinico precettore~Lidio adulescentulo~Calandro~Samia serva~Ruffo 36 5, 4 | Santilla, mostrarotti quanto ad affar hai.~FANNIO In che travaglio 37 2, 1 | sia, e fidelissimo nelli affari suoi avendomi trovato sempre, 38 | affatto 39 5, 2 | ricorderesti. D'altro no, in modo affatturata sei!~ ~ ~ ~ 40 2, 1 | taci; a fin che costei, che afflitta verso noi viene, non attinga 41 1, 2 | parlo teco. Ogni mal fresco agevolmente si leva; ma poi, invecchiato, 42 Arg | diventata che, come vedete, agiatamente cape nella città vostra. 43 5, 2 | abito lassare?...~FESSENIO Aimè! Trama fia. E la voce sua 44 2, 6 | cosí: Ambracullàc.~CALANDRO Alabracúc.~FESSENIO Peggio! Ambracullàc.~ 45 | alcun 46 | alcune 47 5, 4 | che il fine non vedo, né allegrar né attristar mi posso; né 48 3, 1 | donna vestito aspetta con allegrezza questo vezzoso amante, che, 49 2, 9 | Vedilo che ne viene tutto allegro.~Contentiti el ciel, patrone.~ 50 4, 4 | conclusione.~LIDIO FEMINALo allungare non leva via la cosa. A 51 | almen 52 | almeno 53 1, 2 | LIDIO E postovi incenso, aloè e ambra, fa pure odore da 54 1, 4 | Fulvia che esce di casa. Alterata parmi: trama c'è, et essa 55 2, 6 | Peggio! Ambracullàc.~CALANDRO Alucambràc.~FESSENIO Oimè! oimè! Or 56 2, 9 | FESSENIO Col viso tutto alzato al cielo si sputa in ; 57 3, 10| Perché non apri?~SAMIA Io mi alzo per metter la chiave nella 58 3, 5 | Ahi, trista me! che troppo amai. Lassa! che ad altri tanto 59 3, 17| vita darieno coloro che aman come costei.~FANNIO Tutto 60 1, 2 | che «bel fin fa chi bene amando more»?~POLINICO Orsú! Fa' 61 4, 1 | sono disposta: perché manco amara è una voluntaria morte che 62 1, 2 | questa dolcezza leverén l'amaritudine che ci ha lassata Polinico.~ ~ ~ ~ 63 2, 2 | mia ti prega che tu voglia amarla come lei fa te, e, quando 64 3, 16| sani delle reni voi altri amatori quanto voi dite mai il vero. 65 4, 2 | cosí fare un maschio. Oooh, amatoria credulità! Oh! oh! Ecco 66 1, 1 | simili, cosí parimente l'uno amava l'altro piú che se stesso. 67 2, 6 | perché questo braccio m'amazza.~FESSENIO Cosí farò in un 68 5, 2 | Con man lo toccherò, se me amazzassi.~LIDIO FEMINAAh, prosuntuoso! 69 3, 5 | risposto anghibuo.~FULVIA Ambiguo, vuoi dir tu.~SAMIA A quel 70 1, 2 | postovi incenso, aloè e ambra, fa pure odore da resuscitar 71 Pro | suo moglie, lui essere lo Amen, diventare donna, dio, pesce 72 4, 6 | converso in femina e che non ameràconoscerà se non Fulvia? 73 5, 1 | a punto . Guarda se l'amica tua, o Lidio, fa il dovere. 74 1, 3 | facil ci fia in questo suo amorazzo condurlo a quel che noi 75 1, 2 | zolfo o altra trista cosa, amorba l'omo.~LIDIO E postovi incenso, 76 2, 8 | giova solo a me nuoce. Le amorevolezze di Perillo e della moglie 77 1, 1 | servo per condurre a fine lo amoroso suo disio, come subito condussi, 78 Arg | quale già esser soleva ampia, spaziosa, grande 79 2, 6 | cosí: Ambracullàc.~CALANDRO Anculabràc.~FESSENIO Tu hai fallito. 80 3, 5 | fatto? quando arò io tempo andarlo a trovare, come al presente, 81 5, 4 | bassa?~SAMIA Potria per lí andarsene a posta sua.~FESSENIO Non 82 2, 6 | che, se tu palesemente vi andasse, saresti visto. E però sono 83 5, 1 | rinvengo. Ditemi: con che abito andaste da lei?~LIDIO MASCHIODa 84 3, 23| Infin, l'è quella che è andata per la strada. Meglio 85 3, 14| Calandro ti vidi, a lui me ne andavo per disporlo a venire da 86 2, 4 | donna te adomanda. Da lei anderai: al provar quel che cerca, 87 5, 4 | con buon modo, leva de l'andito se alcuno per sorte vi fusse.~ 88 3, 5 | dice che gli ha risposto anghibuo.~FULVIA Ambiguo, vuoi dir 89 4, 5 | Dovunche io mi volto, dalle angoscie tanto circundata mi trovo 90 4, 1 | voluntaria morte che una angosciosa vita. Ma ecco Ruffo. Presto 91 3, 3 | bestia sotto la soma! Sciocco animalaccio! Intanto che io menerò, 92 1, 2 | morbi perniziosi nelli animi de' mortali? Fuggi amor, 93 3, 3 | poltron Fessenio! Mi volevi annegare, eh?~FESSENIO Eimè! Eh, 94 3, 2 | CALANDRO Ohu! ehu! ohu! Ad annegarmi, eh? Io non so' morto, no, 95 1, 2 | che è buono e onesto. Te annunzio: ci capiterai male.~FESSENIO 96 Pro | sempre e piacciono piú che le antique e le vecchie, le quale, 97 Arg | nobilissimi fratelli romani Antonio e Valerio Porcari, consimili 98 1, 4 | teneva gli occhi e la bocca aperta, con un poco di quella sua 99 3, 9 | non importa. Ben mi fia aperto: ché, or che Calandro è 100 3, 1 | amorose. Chi cerca che se gli apicchi gentilezza, acume, accorgimento 101 3, 6 | Forse ch'ella non è bene appagata? che ha dato a costui la 102 3, 5 | della donna! e come è male appagato lo amore di molte nelli 103 3, 8 | che altri ne vuole, sieno apparecchiati. Luuusco!~ ~ ~ ~ 104 3, 23| fuor de l'uscio che vedo apparire il mio galante sole e verso 105 1, 1 | Polinico, suo precettore. Apparso è il delfino: tempesta fia. 106 3, 15| parla a Lidio, mi starò qui appartato.~ ~ ~ ~ 107 4, 2 | ricucire la bocca da basso e appiccare un bischero, e cosí fare 108 Arg | vestire, il vivere e la lingua apprende. Essendo di anni diciassette 109 3, 12| passate, non mi ti sei mai appressato: come quello che, avendo 110 | appresso 111 2, 9 | una scossa, cosí; poi s'apre gli occhi, si parla, e si 112 3, 10| stare coll'uscio serrato e aprire quando la viene. Vatti con 113 3, 10| sordi? Oh! oh! Tic, toc. Aprite. Oh! oh! Tic, toc. Non udite?~ 114 5, 12| stato sarei.~SANTILLA Ora aranno fine li suspiri e li pianti 115 Pro | diventare donna, dio, pesce e arbore a posta sua), maraviglia 116 4, 6 | verrà. E piú dice che egli arde di te quanto piú che prima; 117 Arg | patre. Li Turchi prendeno e ardeno Modone, uccidendo quanti 118 5, 8 | svergognata! Ancor hai ardir di parlare? Come se noi 119 3, 3 | cestoni.~FESSENIO Ooh! grande ardire costui ha. Orsú! Piglia. 120 3, 11| e dubiosa, che a far non ardisca chi ferventemente ama: come 121 Pro | pure alcuno ostinato ciò ardisse, sia pregato almeno di non 122 3, 3 | avessi lassato portare; e arestilo veduto.~CALANDRO Che domin 123 2, 1 | cui eravamo schiavi, ce aria venduti, né forse Perillo 124 1, 3 | quelle fusse in Salamone, in Aristotele o in Seneca, averebben forza 125 3, 21| intendere poi a che fine se arreca la cosa. Oh! oh! oh! Ella 126 2, 3 | LIDIO FEMINAE chi prima arriva l'altro aspetti.~RUFFO Ben 127 3, 18| meglio. Se Samia è per di arrivata a casa, Fulvia deve espettarmi. 128 2, 6 | CALANDRO E poi?~FESSENIO Poi, arrivati in porto, chi vuol si piglia 129 3, 1 | da morto nel forziero che arrivato fusse. Ah! ah! Oh! Lidio 130 2, 8 | FANNIO Rimanemo che chi prima arrivava l'altro espettassi.~LIDIO 131 5, 4 | lei si trovino e a casa arrivino, che il negromante lo faccia 132 5, 2 | FEMINAMaraviglia non è che tu arrogantemente parli, se anche prosuntuosamente 133 1, 2 | E sai che gli è grande arroganzia sprezzare i consigli de' 134 2, 1 | che Modon nostra patria fu arsa da' Turchi, avendo sempre 135 1, 4 | parlando io di te, intenta ascoltandomi, teneva gli occhi e la bocca 136 1, 2 | che io né narrare né tu ascoltar potremo certa bella cosa 137 1, 2 | che l'adulazione. E tu lui ascolti? Lidio mio, attendi a me.~ 138 3, 12| E forse che non pensavi ascosamente farmi questo inganno? Ma, 139 5, 8 | palese quel che io ho sempre ascoso, cioè la pazienzia mia e 140 5, 4 | e periculo eschino. Io, aspettando quel che avvenir di questo 141 5, 12| parta. Chi 'l disagio dell'aspettare fuggir cerca, a sua posta 142 5, 8 | malvagia femina? e hai animo di aspettarmici, sappiendo che m'hai fatte 143 5, 1 | hanno il demonio adosso. Ma aspettate, or la rinvengo. Ditemi: 144 3, 15| SAMIA Mi si monstrò piú aspro che un tribulo.~RUFFO Va' 145 4, 2 | E come può non bere chi assetato si trova al fonte?~FULVIA 146 3, 12| la quintadecima, et è piú astuta che la fata Morgana: 147 3, 1 | vago Calandro sono, tanto astuto che, d'un giovane innamorato, 148 4, 4 | udii mai cosa con maggior astuzia pensata.~FANNIO Adunque, 149 3, 13| quelli accorgimenti, quelle astuzie che fai tu a chi séguita 150 5, 12| ciò a bell'agio parleremo. Attendasi oggi a quel che piú importa. 151 2, 3 | piacevole, se alla cosa attender vorremo.~LIDIO FEMINACosí 152 1, 2 | lui ascolti? Lidio mio, attendi a me.~FESSENIO , che gli 153 1, 2 | che tentare quello non può attenersi.~POLINICO Egli è meglio 154 2, 1 | afflitta verso noi viene, non attinga quel che parliamo.~ ~ ~ ~ 155 5, 4 | non vedo, né allegrar né attristar mi posso; né timor certo 156 5, 2 | vuol cercarmi.~FANNIO Che audacia a far ciò ti muove?~FESSENIO 157 | avea 158 | avendolo 159 | avendomi 160 | averci 161 1, 3 | Aristotele o in Seneca, averebben forza di guastare ogni lor 162 4, 1 | corpo. E pur Lidio doverria avergliene cavato)~FULVIA Oh, fraudolenti 163 3, 13| Qual altra, sanza Amore, averia avuto tale accorgimento 164 | avermi 165 | Aveva 166 Pro | commedia; ché a parlare aviamo noi, voi a tacere. De' quali 167 3, 17| troverrai.~FANNIO Lidio, aviati: io or ora drieto a te ne 168 1, 3 | e piacevole che e' s'avisa che, quante lo vedeno, subito 169 1, 2 | mai altro mal non te ne avvenga, ne arai sempre tu rimordimento 170 4, 6 | non fare, ché forse te ne avverria qualche male.~FESSENIO S' 171 4, 2 | se vuole. Statti dunque avvertente in su l'uscio.~FULVIA Non 172 1, 7 | FESSENIO Calandro, abbivi avvertenza; perché, se una ti bevesse 173 3, 17| vero.~FANNIO Sarà bene avvertirne Ruffo: che a punto a noi 174 3, 17| gran scandalo riuscirne. Avvertisci bene.~RUFFO Ben notasti; 175 Arg | dall'altro: però che io ve avvertisco che amendua d'una statura 176 2, 9 | montare a cavallo. Voglio avviarmi inanzi e dire a quella vezzosa 177 2, 5 | Italia cercar di lei; e, se avvien che si ritrovi, da mo, Fessenio 178 4, 2 | amor accecata ch'ella s'avvisa che uno spirito possa fare 179 2, 3 | spirito col quale elle s'avvisano che io faccia e disfaccia 180 4, 2 | drieto Samia perché tu me avvisi quel che te ne dice lo spirito.~ 181 1, 7 | che entra in egregio babuasso. Ma il fa perché costui 182 5, 8 | camera e come questo fiero bacarozzo l'ucciderà. Su, venite!~ ~ ~ ~ 183 1, 7 | savio. ~CALANDRO Nissuna mi bacerà già mai, ch'i' lei non baci.~ 184 3, 12| piú carezze e meglio mi bacia che tu non fai. Ella mi 185 1, 7 | certo cosí è: ché io non baciai mai lei che ella non baciassi 186 1, 7 | Bel secreto! Le spagnuole bacian le mane, non per amore che 187 1, 7 | FESSENIO Be', allora che, baciando, succi una donna, tu te 188 5, 12| in camera, teneramente baciandomi, disse cosí a me: - Chi 189 3, 3 | pure che Lidio si lassi baciar da costui. Ma, se gli baci 190 1, 7 | baciai mai lei che ella non baciassi me.~FESSENIO Oh! vedi tu 191 1, 7 | beuto Fulvia mia: e pure baciata l'ho mille volte.~FESSENIO 192 1, 7 | beuta perché ancora essa ha baciato te, e tanto di te ha succiato 193 1, 7 | spagnuola, che sempre mi baciava le mane, perché se le voleva 194 3, 2 | Altrimenti non aresti un baghero.~MERETRICE Tutto farò benissimo. 195 5, 1 | LIDIO FEMINAChe, «piglia»? Balorda! Son io, non lui.~SAMIA 196 4, 4 | camera: ove essa, sanza barba trovandomi, al buio non 197 3, 23| del corpo mio»? detto da barbieri. «Viso de angioletta»? par 198 2, 6 | volendo mettere in una piccol barca le centinara delle persone, 199 Pro | vituperarlo accusandolo al bargello; ma vada a dirlo secretamente 200 5, 4 | ha, drieto, la finestra bassa?~SAMIA Potria per lí andarsene 201 Arg | adducere vi si potriano, bastar vi deve quel degli due di 202 3, 23| fallito. E ben ho fatto a bastemiar quella: perché questa qua 203 3, 12| arrivare fresco cavalieri in battaglia. In fede mia, non so come 204 3, 3 | patron, perché mi vuo' battere?~CALANDRO Domandi perché, 205 1, 2 | savio te intituli, matto ti battezzi: perché tu pur sai che non 206 1, 4 | concio male.~FESSENIO T'ha battuto? ~CALANDRO Oh! oh! oh! Tu 207 3, 15| acque, erbe, pietre e tante bazzicature che è forza che ci vada 208 2, 8 | ventura mia. Oh, sanza fin beato, fratello dulcissimo, se, 209 2, 4 | tu puttana, spesso da lei beccherai danari per pagarti il silenzio 210 5, 1 | torneremo a Fulvia e forse ci beccheremo su quei denari: benché al 211 1, 3 | posticcio, che castrone è e tu becco fai, mentre che tu, li 212 3, 16| forma di donna.~LIDIO FEMINABee' ... come l'altre volte.~ 213 5, 12| che seguiti son oggi tanti begli scambiamenti.~SANTILLA Vero 214 3, 17| RUFFO Questa è una delle piú belle trame che io sentissi mai. 215 5, 12| doppo gran pioggia viene bellissimo sereno. Staremo meglio che 216 2, 1 | figliuola sua e di tutti li beni suoi farla erede. E, dicendomi 217 1, 7 | che le ti portino, né per bersi le mane, no: ma per succiarsi 218 4, 4 | burlare, ?~LIDIO FEMINASu le berte sei tu. Io parlo da maladetto 219 3, 17| perché i ducati, e' panni, il bestiame, li offizii, le possessioni 220 1, 2 | inetti, duri e simili alle bestie.~FESSENIO Che bisogna dir 221 1, 7 | FESSENIO Oooh! Tu non l'hai beuta perché ancora essa ha baciato 222 1, 7 | CALANDRO Due anelli mi bevè quella spagnuola. Or io 223 1, 7 | avvertenza; perché, se una ti bevesse il naso, una gota o un occhio, 224 3, 23| Spirito divino»? Non è bevitrice. «Occhi ladri»? mal vocabulo. 225 3, 8 | darsi piacere; e, dove io la biasimava, or la scuso e laudo: perché 226 1, 2 | resta l'omo ingannato; in biasmarlo, non mai.~FESSENIO Tu stesso 227 4, 2 | da basso e appiccare un bischero, e cosí fare un maschio. 228 4, 2 | come se altro fare non bisognasse che tagliare la radice de 229 3, 3 | drieto, quella scanfarda, bisognerà pure che Lidio si lassi 230 1, 1 | allor che noi pensavamo a Bologna quietarci, intese Lidio 231 1, 1 | morto. Se vero è che un bon servo non deve mai avere 232 2, 6 | che su l'uscio vego borbottare da sé.~ ~ ~ ~ 233 2, 6 | pensi tu ch'ella sia di bordello? Andarvi ti bisogna con 234 2, 4 | vestirci. E me troverrai nella bottega di Franzino, e risolveremo 235 3, 1 | il vero, è piú schifo che Bramante. Io son corso inanzi perché 236 2, 3 | che ce di' tu?~RUFFO Dirò brevemente. Udite. Una donna, di te, 237 3, 2 | il vero, per ingannare la brigata.~SBIRRI Oh, perché?~FESSENIO 238 1, 7 | occhio, tu resteresti il piú brutto omo del mondo. ~CALANDRO 239 2, 9 | FESSENIO Madesí, patron buaccio.~CALANDRO E tutto farò benissimo.~ 240 1, 4 | No. Oh! oh! Che febbre? Bufalo! Dico che Santilla m'ha 241 1, 7 | hanno, come li mortali, del buffone. Ecco: Amore, che suole 242 1, 2 | vero che vincere con le bugie.~FESSENIO El vero dico io 243 4, 4 | sanza barba trovandomi, al buio non discernerà chi se sia, 244 1, 6 | SAMIA Egli è ancor buon'ora che Ruffo non sarà ancor 245 4, 4 | amante prepara di dare di buoni denari, come la intende 246 2, 3 | mia mi richiede è perché, buttando io figure di punti e avendo 247 5, 4 | secondo che la cosa se butterà. Ben fece il cielo l'uno 248 3, 2 | cosí, il forziero e lui butteremo in un fiume.~CALANDRO Ohu! 249 3, 5 | udirà e' mie preghi. Or butteròmegli ai piedi, or fingerò morire, 250 2, 10| non si consumi drieto alle caccie.~FULVIA Ben fai. Quando 251 1, 1 | saria, e tutta la ruina caderia sopra me: per che mi bisogna 252 1, 2 | certo, non mi saria mai caduto ne l'animo, Lidio, che tu 253 2, 9 | muore, . Perché?~CALANDRO Cagna! L'è mala cosa.~FESSENIO 254 3, 22| è nuova da altro che da calze! e certo ben ti ristorerò. 255 3, 3 | un pezzo, nel viso se' cambiato che non fia chi ti conosca. 256 1, 4 | Santilla sia quella veste, la camicia che l'ha indosso, el grembiule, 257 5, 1 | no. Te cerco io; va' al camin tuo.~LIDIO MASCHIOSei fuor 258 2, 9 | sta desto, nelle strade si camina, alla tavola si mangia, 259 5, 3 | Fulvia, va', mercatante di campagna: ché darai olio e piglierai 260 3, 23| vis... spi... occh...~Cancher ti venga! Oh, castron che 261 3, 12| come tu sei degno, sozzo cane, per svergognarti e perché 262 2, 9 | millanta, che tutta notte canta.~CALANDRO È gran pena?~FESSENIO 263 2, 9 | drento sanza snodarti pure un capello, pur che bene vi ti acconci 264 3, 20| della coda e porle sopra il cappel mio. S'ella se lasserà prendere, 265 2, 6 | quale quando tu intero non cappia, dico che, come quelli che 266 3, 3 | bestia starà, tanto piú, carica.~ ~ ~ ~ 267 3, 6 | costui la robba, l'onore e le carne; et esso tanto la stima 268 4, 6 | male.~FESSENIO S'io dovesse cascar morto, vedere la voglio.~ 269 1, 7 | bone mane? Ma la piuma è cascata nella pania. ~CALANDRO O 270 5, 2 | maschio tenuto?~FESSENIO Cascato è ne l'orcio il topo!~LIDIO 271 3, 3 | Piglia. Alto! Oh diavol! tu caschi. Sta' forte. Ha'lo bene?~ 272 4, 1 | le panche, le sedie, le casse, le finestre stimo che abbino 273 1, 3 | vedessi mai. Potrei mille sua castronarie raccontarti; ma, acciò che 274 1, 3 | patrone mio posticcio, che castrone è e tu becco fai, mentre 275 2, 9 | Se io non mi inganno, la castroneria si congiungerà oggi con 276 2, 6 | Con che grazia l'amico catta grazia!)~CALANDRO Or andianne 277 3, 17| che è necessario che tu, a cautela, dica a Fulvia, per parte 278 3, 12| volevi arrivare fresco cavalieri in battaglia. In fede mia, 279 2, 9 | Ma non sai tu che in su' cavalli si sta desto, nelle strade 280 5, 8 | poi, con le mie mani, a te cavar gli occhi della testa.~FULVIA 281 3, 12| io mi tengo che io non ti cavi gli occhi. E forse che non 282 1, 2 | potresti tu mai farmi, in cent'anni?~POLINICO El vederesti: 283 2, 6 | mettere in una piccol barca le centinara delle persone, non vi enterriano 284 | cento 285 1, 2 | solevi piú trattabile che cera, or piú ruvido mi pari che 286 4, 1 | Misera me, che ho quel che cercai e trovato quel che non volea! 287 2, 5 | io farò per tutta Italia cercar di lei; e, se avvien che 288 2, 5 | fantasia di partirsi per cercare Santilla sua sorella.~FULVIA 289 5, 2 | femina, e a mio dispetto vuol cercarmi.~FANNIO Che audacia a far 290 2, 8 | per ordine di Perillo me cercasse: se ben de' sua non mi pare.~ ~ ~ ~ 291 3, 2 | FESSENIO Che fate? Olà! che cercate?~SBIRRI Il facchino ci disse 292 5, 12| rimase; quella che tanto hai cercato.~LIDIO Chi?~FESSENIO Santilla 293 | certe 294 3, 5 | FULVIA Sia col mal anno, cervel d'oca.~SAMIA Oooh! Io me 295 3, 3 | Per amor suo porterei e' cestoni.~FESSENIO Ooh! grande ardire 296 3, 2 | facchino?~FESSENIO Oimè! Salda, cheta! Ascolta.~SBIRRI Di', su! 297 1, 1 | vestito da donna, Santilla chiamandosi. Ma pure esso, temendo che 298 2, 8 | Santilla? ché cosí omai chiamar mi posso, e non piú Lidio. 299 3, 2 | tu ti ricordi, nota, di chiamarti Santilla, e di' tutte l' 300 2, 1 | vestito da maschio e Lidio chiamatomi (che cosí nome avea el mio 301 1, 3 | donna vestito, Santilla chiamatoti, andato da Fulvia e tornato 302 5, 2 | Santilla, e non piú Lidio, mi chiamerò.~FESSENIO Misero me, che 303 5, 2 | non Fulvia sua?! Bestia chiami me, eh? Come se tu non mi 304 4, 2 | volto verso te, ti dico chiaramente che lo amante tuo tornerà 305 5, 2 | Male il sai.~FESSENIO Però chiarir me ne voglio.~LIDIO FEMINA 306 5, 2 | FESSENIO Sin che non mi chiarisco se vero è che femina fatto 307 3, 2 | FACCHINO Madesíne.~SBIRRI È chiavato?~FACCHINO E' crezo de no, 308 3, 10| Fulvia ha voluto che oggi si chiavi l'uscio.~FESSENIO Perché?~ 309 3, 5 | fugge? Ahi, crudel! che chiedo io? Disamar e fuggir Lidio 310 2, 3 | punti e avendo pure ben la chiromanzia, tra le donne, che credule 311 2, 9 | ! Di', .~FESSENIO Si chiude gli occhi; si tiene le mani 312 2, 9 | al far quella novella, chiuse le finestre, una scanfarda 313 4, 2 | ragione Amor si dipinge cieco, perché chi ama mai il ver 314 2, 9 | tutto allegro.~Contentiti el ciel, patrone.~CALANDRO E, te 315 | cioè 316 | circa 317 4, 5 | volto, dalle angoscie tanto circundata mi trovo che loco non vedo 318 3, 5 | or al collo le braccia li circunderò: e come sarà mai crudele 319 Arg | Argumento~ ~ARGUMENTO Demetrio, cittadino di Modon, ebbe uno figliolo 320 1, 2 | teco, ché saria uno gridare co' tuoni.~FESSENIO El fai 321 3, 6 | ora, di costui accesa, non cognosce cosa che si faccia. Non 322 1, 8 | un Lidio greco, amico e cognoscente mio per essere d'un medesimo 323 2, 8 | io sposo costei, subito cognoscerà che io femina, e non maschio, 324 2, 9 | cosa che io gli faccia; e cognoscerello a questo. Zas! Bene. Zas! 325 3, 5 | In fin, e' par che non te cognoscessi mai.~FULVIA Che mi di' tu?~ 326 1, 2 | il buono? Come se noi non cognoscessimo questo ipocrito poltrone! 327 2, 3 | RUFFO Benché novellamente vi cognoschi, pur molto vi amo, sendo 328 3, 3 | FESSENIO Chi era, ah? non la cognosci?~CALANDRO No.~FESSENIO È 329 3, 5 | io, a l'uscire di casa, cognosciuta non fusse: ché tutto farò 330 | coll' 331 | collo 332 1, 2 | anco la mosca ha la sua collora; e non è picciol pelo 333 | coloro 334 3, 3 | come l'altre cose che son colte in frodo.~CALANDRO Maaa... 335 4, 2 | cosa: che se li renda il coltel della guaina mia; intendi?~ 336 3, 22| piacere mi fa! Ogni cosa comincia andarmi prospera. Lassami 337 2, 9 | FESSENIO Perché?~CALANDRO Cominciavo a vedere l'altro mondo di 338 1, 2 | conscienzia delli errori commessi. E però lassa costei, Lidio.~ 339 2, 5 | FESSENIO Farò quanto mi commetti; e per servirti vo a trovarlo 340 3, 4 | obedire a quanto madonna mi commisse dianzi.~SAMIA È egli in 341 3, 22| meco non te veda. Oh, che commodità! oh, che piacere mi fa! 342 3, 5 | tocca; non eleggono il tempo commodo; non mostrano lo effetto 343 1, 2 | POLINICO Oimè! Non sai tu che i compagni d'amore sono ira, odii, 344 3, 7 | constringa. Io, che già sanza compagnia a gran pena di camera uscita 345 Arg | Roma, e amendua or ora qui comparir li vedrete. Né crediate 346 2, 5 | andare un poco da Fulvia, ché comparita su l'uscio la vedo, e monstrarle 347 4, 2 | che lo spirito, per piú compiutamente servirti, e nel sesso e 348 3, 1 | risuscita a posta sua. Chi comprar le vuole dinari porga; ché 349 4, 2 | queste lacrime e per te comprender puoi quel che io da te vorrei.~ 350 3, 3 | abbi il forziero. Santilla comprenderà subito come il fatto sta, 351 3, 5 | sta mo.~FULVIA A che il comprendesti?~SAMIA Mi rispose in modo 352 3, 1 | accorgimento queste veste compri e alquanto indosso le porti: 353 2, 8 | parentado mio come di cosa conclusa si parla in casa?~FANNIO 354 5, 12| monstrò oltra modo contenta, e conclusemi al tutto volere che sia 355 5, 1 | una trama diabolica, cosí condotta da quello spirito maladetto. 356 Arg | prigioni in Constantinopoli condotti. Perillo mercante fiorentino 357 3, 9 | è con la vaga scanfarda, condotto da me per la via di , 358 1, 3 | gli ho dato speranza di condurla, ancor oggi, alle voglie 359 1, 3 | fia in questo suo amorazzo condurlo a quel che noi piú vorremo.~ 360 1, 1 | amoroso suo disio, come subito condussi, con satisfazione di lei: 361 3, 5 | Ruffo interamente non si confidava disporre lo spirito per 362 2, 4 | cieli ci porgono occasione conforme al pensier tuo di non te 363 1, 2 | del male, e di nuovo ti conforto che tu voglia, per tuo bene, 364 2, 9 | inganno, la castroneria si congiungerà oggi con la lordezza. E 365 3, 1 | dunque, spettatori. Andrò a congiungere il castron con la troia. 366 4, 6 | piú non stima, piú non conosce, piú non ha in memoria. 367 5, 2 | te riconoscessi, me ancor conosceresti.~LIDIO FEMINAIo ben mi conosco. 368 5, 2 | me, eh? Come se tu non mi conoscessi!~LIDIO FEMINANon ti conobbi 369 1, 2 | poi che laudavi chi non conoscevi. So io bene, che, in parlare 370 5, 2 | FEMINAOr sarò io per femina conosciuto, e non piú maschio tenuto?~ 371 1, 1 | quando Samia sua serva, conscia di tutto, manda a lui con 372 1, 2 | supplizio piú grave che la conscienzia delli errori commessi. E 373 2, 3 | voglio. Il che io volentieri consento per ciò che spesso grandissimo 374 Pro | allo autore usare il verso, considerato che e' si parla in prosa, 375 1, 2 | non sei però Salamone; né consideri che una cosa al vecchio, 376 1, 2 | FESSENIO Piú saviamente l'ho consigliato io sempre che tu fatto non 377 1, 2 | mondo che manco riceva il consiglio o la operazione in contrario 378 Arg | Antonio e Valerio Porcari, consimili che ogn'ora da tutta Roma 379 4, 2 | può rifarlo.~FULVIA Tutta consolar mi sento, parendomi che 380 3, 17| Tutto mi consoli.~RUFFO Consolato hai tu me con quel barbafiorito.~ 381 3, 17| costei.~FANNIO Tutto mi consoli.~RUFFO Consolato hai tu 382 Arg | son presi, e prigioni in Constantinopoli condotti. Perillo mercante 383 5, 1 | del continuo lo strugge e consuma. Non prima lesse Fulvia 384 1, 2 | piú tosto per se stesso consumarsi può che per gli altrui ricordi 385 3, 15| cerchi, Samia?~SAMIA Fulvia consumasi di sapere quello che hai 386 2, 10| ché Flaminio nostro non si consumi drieto alle caccie.~FULVIA 387 3, 21| In ogni modo . Andate a contentar quella scontenta.~FANNIO 388 5, 5 | mi trovo in grandissima contentezza. Fessenio, cosí dalla finestra, 389 5, 1 | sopra il ghiaccio: che del continuo lo strugge e consuma. Non 390 | contro 391 1, 2 | Amore; le grave cose si convengano a' piú maturi. Io non posso 392 2, 1 | miserabil servitú sempre ci conveniva stare. E io or vi dico che, 393 2, 3 | se la pensa lo spirito lo converta in donna?~RUFFO Penso volessi 394 2, 8 | piú Lidio. Femina sono, e conviemmi esser marito! Se io sposo 395 1, 2 | pericoli e una nel riposo, si conviene. Tu, che vecchio sei, la 396 5, 9 | morirò. Amante non sia chi coraggioso non è.~ ~ ~ ~ 397 1, 2 | ventura e a' vecchi tirar coregge.~LIDIO Ah! ah! ah!~POLINICO 398 1, 7 | che suole inviscare solo i cori gentil, s'è in Calandro 399 3, 14| trovato Lidio mio?~FESSENIO Corre il sangue ov'è la percossa. 400 5, 2 | ritruovo già.~FESSENIO Di' piú correttamente, che tu hai trovato altri, 401 5, 2 | Fannio! A tempo arrivi: corri qua!~FANNIO Che cosa è questa?~ 402 5, 4 | Quasi nissuno. Tutti son corsi, al rumore, all'uscio della 403 3, 1 | schifo che Bramante. Io son corso inanzi perché qua mi trovi 404 2, 6 | bisogna, o una gamba piú corta della sua, onde ne diventa 405 2, 9 | occhi; si tiene le mani cortese; si torce le braccia; stassi 406 Pro | che Natura omo sciocco creasse già mai. Ma, se viste o 407 1, 2 | tutto do causa a quella bona creatura di Fessenio.~FESSENIO (Per 408 Pro | non vi fia che Calandro creda e faccia le scioccheze che 409 2, 8 | faccende.~LIDIO FEMINAE credeno che io ne sia contenta?~ 410 4, 2 | facessi, a gran pena ti crederrei. Ma, stimando che vero sia, 411 5, 10| Tu non mi pari in te. Mo crederrestú mai che io ne avessi fatto 412 Pro | Martino da Amelia (el quale credeva la stella Diana essere suo 413 5, 11| FESSENIO Oooh, bella cosa! Credevon mo, sotto abito di donna, 414 Arg | comparir li vedrete. Né crediate però che per negromanzia 415 2, 9 | farò benissimo.~FESSENIO Credolo.~CALANDRO Vuo' tu, per veder 416 2, 3 | chiromanzia, tra le donne, che credule sono, ho fama d'essere un 417 4, 2 | maschio. Oooh, amatoria credulità! Oh! oh! Ecco Lidio e Fannio 418 Arg | chiamata e per maschio sempre creduta. Lidio, il maschio, con 419 5, 2 | sentito non l'avessi, mai creduto non l'arei. Lassameli parlare. 420 2, 4 | Oltr'a questo, è cosa da crepar delle risa. Tu donna sei; 421 1, 5 | uno che lo farà amare, se crepasse.~FESSENIO Chi è costui?~ 422 2, 2 | Va' pur . (Ci starai se crepassi, greco taccagno, ché la 423 3, 9 | fatto a Fulvia che so ne creperà delle risa. E invero la 424 3, 2 | È chiavato?~FACCHINO E' crezo de no, mi.~SBIRRI Le son 425 3, 5 | come esso me fugge? Ahi, crudel! che chiedo io? Disamar 426 | cuius 427 2, 8 | tenebre, per vita morte e per cuna sepultura allor che io del 428 1, 2 | virtuoso non si muove per cupidità.~FESSENIO Né si leva per 429 1, 7 | si parte; che ben monstra Cupido aver poca faccenda, poi 430 4, 2 | spesso.~FULVIA Oh! oh! Non curare, ché arà denari e gioie 431 3, 19| sapesse quel ch'io so, non se cureria di spirti; perché Lidio 432 Pro | senza una chiave e senza una custodia al mondo; ma lo autore giura, 433 | dalla 434 2, 6 | che la salute ti porto. Dammi la mano.~CALANDRO La mano, 435 2, 4 | spesso da lei beccherai danari per pagarti il silenzio 436 3, 20| che anche io mi saperrò dar buon tempo, e verrò del 437 5, 3 | mercatante di campagna: ché darai olio e piglierai denari.~ 438 Pro | mi è cara che non la darei per quante lingue oggi si 439 5, 1 | tu, bestia? Par che vogli dargli a lui, e sai che son nostri.~ 440 3, 17| le possessioni e la vita darieno coloro che aman come costei.~ 441 2, 3 | assai.~RUFFO Be', volete darli effetto?~LIDIO FEMINADa 442 5, 1 | Io non so a chi di voi darmegli; Fulvia ben conoscerà il 443 2, 1 | sempre, me ama tanto che vuol darmi per moglie Verginia unica 444 3, 8 | sola.~ ~SAMIA Ella va a darsi piacere; e, dove io la biasimava, 445 1, 2 | Altra risposta non voglio darvi.~FESSENIO Altro in contrario 446 4, 5 | possa. Deh, misera me! Che debb'io fare? Dovunche io mi 447 2, 9 | oggi con la lordezza. E debbe or montare a cavallo. Voglio 448 4, 2 | l'inganno vostro doler mi debbia.~RUFFO Ah, madonna! Che 449 3, 2 | poltron!~FACCHINO El me fu deccio che 'l gh'era sede e panni.~ 450 Pro | non sia dispiacer non vi dee, se di sano gusto vi trovate: 451 5, 12| meglio, quanto Italia è piú degna della Grecia, quanto Roma 452 1, 2 | noi che le donne sono degne che oggi non è alcuno che 453 3, 12| cosí ti meno, come tu sei degno, sozzo cane, per svergognarti 454 Pro | che le cose moderne e nove delettano sempre e piacciono piú che 455 1, 1 | precettore. Apparso è il delfino: tempesta fia. Voglio un 456 2, 3 | ne discosterò allora che delibererò di farlo. Ci penseremo Fannio 457 1, 2 | FESSENIO , che gli è delicata robba!~POLINICO Amore è 458 4, 6 | che fai. Le son cose da demoni.~FESSENIO Non mi noia. 459 | dentro 460 1, 2 | vedere la vita de' savi dependere dal parlare de' matti.~FESSENIO 461 5, 12| sorella cara, da me tanto desiderata e cerca! Or son contento, 462 1, 6 | non sarà ancor tornato a desinare. Meglio è guardare se in 463 5, 12| ancor con li panni che tu li desti. Andiamo a lui. Lidio, conosci 464 2, 10| Guarda che vezzoso marito mi detteno li fratelli miei! che mi 465 3, 22| potria veder Lidio, che omai dev'arrivare.~ ~ ~ ~ 466 5, 1 | Certo, questa è una trama diabolica, cosí condotta da quello 467 5, 7 | pesta, menatela a casa il diavolo, perché non voglio in casa 468 3, 4 | fa mi mandò.~FESSENIO Che dic'egli?~SAMIA Che presto verrà 469 1, 6 | spirito che molte sciocche dicano? Non posso errare ad intendere 470 1, 2 | POLINICO Egli è meglio perdere dicendo il vero che vincere con 471 3, 17| le tuo parole notai, tu dicesti dianzi che, altro mezzo 472 Arg | apprende. Essendo di anni diciassette in diciotto, a Roma viene, 473 Arg | Essendo di anni diciassette in diciotto, a Roma viene, di Fulvia 474 3, 5 | Lassa! che ad altri tanto mi diedi che non sono piú mia. Deh, 475 5, 1 | Fulvia me ne ritorni, e díegli poi essa a chi piú gli piace; 476 5, 9 | ch'i' salterò drento, e difenderò lei o per lei morirò. Amante 477 Pro | troverrete sciocco che forse difficil vi fia a credere che Natura 478 4, 1 | truova Ruffo dello spirito, e digli che venga a me subito subito.~ 479 1, 2 | POLINICO Perché, chi non dileggia e non odia li vani e li 480 Pro | intesa, parimenti a ciascuno diletti. Oltre che, la lingua che 481 Pro | la polissimo con quella diligente cura che li Greci et etiam 482 2, 2 | dirò bene! ~LIDIO FEMINADilli ciò che tu vuoi, pur che 483 3, 2 | visto overto, mi.~SBIRRI Dillo, poltron!~FACCHINO El me 484 3, 17| liberale?~RUFFO Liberale, dimandi? Gli amanti serran la borsa 485 3, 17| non sai?~RUFFO Per ciò il dimando.~FANNIO Ermafroditi sono 486 4, 1 | E' mi par che l'abbia il dimonio in corpo. E pur Lidio doverria 487 5, 3 | mio!~FANNIO Non far qui dimonstrazion, per buon rispetto. Fermo 488 Arg | in casa sua li tiene: ove dimorando lungo tempo, ottimamente 489 3, 1 | sua. Chi comprar le vuole dinari porga; ché io, come cose 490 4, 2 | Con gran ragione Amor si dipinge cieco, perché chi ama mai 491 2, 6 | fa con un poco d'incanto. Dirai come dico io: ma in voce 492 2, 9 | sia certo che ad altri nol direi già mai; ma a te son contento 493 1, 5 | parole. Basta, che ben saprò dirgli che venga a madonna. Fatti 494 3, 7 | alquanto discosto sia, me ne dirizzo, ché ben so dove sta. E 495 3, 3 | mangi. E anco, se tu vuoi dirmi il vero, or che tu vivi, 496 2, 5 | Et eccolo che già torna. Dirògli avere ultimato il fatto 497 3, 3 | Non ha visto Calandro. Dirolli due parole. E la bestia 498 1, 7 | Deh, insegnami.~FESSENIO Dirotti. Quando la baci, non la 499 3, 10| FESSENIO Perché?~SAMIA A te può dirsi tutto. Vestita da omo, è 500 3, 5 | volendo servirti, verrà a dirtelo subito.~FULVIA Misera a


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