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Bernardo Dovizi detto Bibbiena
La Calandria

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SCENA DICIASSETTESIMA

 

Lidio Femina, Fannio servo, Ruffo negromante.

 

LIDIO FEMINAHai tu udito, Fannio?

FANNIO ; e notato quel «come suoli». Certo, per altro sei colto in iscambio.

LIDIO FEMINACosí è, vero.

FANNIO Sarà bene avvertirne Ruffo: che a punto a noi torna.

RUFFO Or be', che vuoi fare?

LIDIO FEMINATi par cosa da lassare?

RUFFO Eh! eh! eh! L'amico si risente; e ne hai bene ragione, Lidio, ché per certo l'è un sole.

LIDIO FEMINALa conosco e so dove sta a punto.

FANNIO Se ne trarrà piacere.

RUFFO E utile.

FANNIO Se io, Ruffo, ben le tuo parole notai, tu dicesti dianzi che, altro mezzo non giovandoli, ella al tuo ricorre: da che comprendo che ha tentato piú la pratica. A noi di ciò non fu mai parlato. Però è da creder che Lidio qui sie colto in iscambio per un altro, come oggi ha fatto la sua serva: per il che è necessario che tu, a cautela, dica a Fulvia, per parte dello spirito, che di cosa passata non parli mai piú; perché il fatto potria scoprirsi e gran scandalo riuscirne. Avvertisci bene.

RUFFO Ben notasti; saviamente ricordi. Cosí farò. Orsú! Qui non è da dire altro. A' fatti. Io a lei me ne vo; voi in ordin vi mettete.

LIDIO FEMINAVa' e torna, ché in punto ci troverrai.

FANNIO Lidio, aviati: io or ora drieto a te ne vengo. Ruffo, duo parole.

RUFFO Che c'è?

FANNIO Io ti dirò un secreto tanto a proposito di questa cosa quanto tu mai immaginar non potresti. Ma guarda che tu non lo dica, poi.

RUFFO Non mi lassi avere Dio cosa che io brami, se io ne parlerò già mai.

FANNIO Vedi, Ruffo, tu rovineresti me e leveresti a te l'utile che trarrai di questa pratica.

RUFFO Non temer. Di', .

FANNIO Sappi che Lidio mio patrone è ermafrodito.

RUFFO E che importa questo merdafiorito?

FANNIO Ermafrodito, dico io. Diavol! tu se' grosso!

RUFFO Be', che vuol dire?

FANNIO Tu non sai?

RUFFO Per ciò il dimando.

FANNIO Ermafroditi sono quelli che hanno l'uno e l'altro sesso.

RUFFO Et è Lidio uno di quelli?

FANNIO dico.

RUFFO E ha il sesso da donna e la radice d'uomo?

FANNIO Messer .

RUFFO Te giuro, alle guagnele, che mi è sempre parso che Lidio tuo abbia, nella voce e anco ne' modi, un poco del feminile.

FANNIO E per quello sappi che, questa volta, userà con Fulvia solo il sesso feminile per ciò che, avendolo ella domandato in forma di donna, e donna trovandolo, darà tanta fede allo spirito che poi la te adorerà.

RUFFO Questa è una delle piú belle trame che io sentissi mai. E ti so dire che e' denari verranno a staia.

FANNIO Fatt'è. Come è, liberale?

RUFFO Liberale, dimandi? Gli amanti serran la borsa con la fronde del porro; perché i ducati, e' panni, il bestiame, li offizii, le possessioni e la vita darieno coloro che aman come costei.

FANNIO Tutto mi consoli.

RUFFO Consolato hai tu me con quel barbafiorito.

FANNIO Piacemi che tu nol sappi nominare perché, volendo, nol saprai poi ridire.

RUFFO Or vattene a Lidio; e vestitevi. Io me ne vo a Fulvia e dirò che arà lo attento suo.

FANNIO Adunque, io sarò la serva.

RUFFO Ben sai. Siate in ordine quando a voi tornerò.

FANNIO In un tratto.

Ben feci a trovare i panni ancor per me.

 

 

 




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