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Bernardo Dovizi detto Bibbiena La Calandria IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA DICIOTTESIMA
Ruffo negromante, Samia serva.
RUFFO Sin qui la cosa va in modo che li cieli non me l'ariano potuto ordinar meglio. Se Samia è per di là arrivata a casa, Fulvia deve espettarmi. Mosterrolle lo spirito aver fatto tutto, e che le bisogna, con questa immaginetta, dire alcune parole e far certe cose che li parranno tutte a proposito d'incantesimi. E ricorderolle che di cosa successa e seguita in questo amore suo e ch'io seco faccia, fuor che alla serva sua, con altri non ne parli. Farò tutto subito e fuor me ne tornerò. E vedi in su l'uscio comparsa Samia.
SAMIA Entra presto, Ruffo, e va' da Fulvia là in quella camera terrena; perché, su di sopra, è Calandro pecora.