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Bernardo Dovizi detto Bibbiena La Calandria IntraText CT - Lettura del testo |
ATTO QUARTO
SCENA PRIMA
Fulvia, Samia serva.
SAMIA Madoonna!
SAMIA Io veengo.
FULVIA Muoviti, trista ti faccia Dio! Muoviti!
SAMIA Eccomi: che vuoi?
FULVIA Va' via or ora, truova Ruffo dello spirito, e digli che venga a me subito subito.
FULVIA Che velo? Bestia! Tira via cosí; vola.
SAMIA (Che diavol vuol dir tanta rabbia? E' mi par che l'abbia il dimonio in corpo. E pur Lidio doverria avergliene cavato)
FULVIA Oh, fraudolenti spiriti! oh, sciocche umane menti! oh, ingannata e infelice Fulvia, che, non pur te sola offeso hai, ma ancora chi piú che te stessa ami! Misera me, che ho quel che cercai e trovato quel che non volea! onde, se lo spirito remedio non ci pone, de uccidermi sono disposta: perché manco amara è una voluntaria morte che una angosciosa vita. Ma ecco Ruffo. Presto saperrò se sperar o disperar mi debbo. Nessun appare. Meglio è parlarli qui: perché, in casa, le panche, le sedie, le casse, le finestre stimo che abbino li orecchi.